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#NoTAV: Un giorno di ordinaria repressione, un giorno di ordinaria lotta

In questi giorni stiamo aggiornando il facebook e il twitter del gabrio regolarmente. Potete trovarci anche delle foto dai blocchi. di seguito invece il racconto di uno dei nostri della giornata di lunedì:

Sveglia presto, colazione abbondante, macchina carica, direzione piste da sci.

La giornata si prospetta delle migliori mentre prendo la tangenziale di Torino, il cielo è terso, c’è poco vento e già mi immagino a scendere per i pendii innevati.

Domani (oggi), ci sarà una prova di forza e di coraggio per i NOTAV, è preannunciato lo sgombero della Baita in Val Clarea, ultimo baluardo di democrazia in quella piccola valle devastata dal fascismo e dall’oppressione.

Questa giornata di relax mi farà affrontare i gas lacrimogeni con il sorriso.

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Sab 25 Febbraio 2012: Manifestazione Nazionale NO TAV (ore 13 Bussoleno)

DA BUSSOLENO A SUSA – SABATO 25 FEBBRAIO 2012

RITROVO DALLE ORE 13 IN PIAZZA DELLA STAZIONE A BUSSOLENO

Informazioni logistiche http://www.notav.info/post/informazioni-logistiche-sulla-manifestazione-del-25-febbraio/

Il popolo NO TAV scenderà ancora una volta in strada per ribadire il proprio rifiuto al progetto inutile e devastante della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Comunità Montana e l’assemblea dei sindaci della val Susa e val Sangone per ribadire l’unità del territorio nel respingere quest’opera.

Sarà un’ occasione per rilanciare la mobilitazione e sancire la legittimità della resistenza in corso da mesi contro il cantiere di Chiomonte, area militarizzata.

Esprimeremo anche in questa giornata la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti delle persone arrestate e inquisite per aver lottato al nostro fianco e invitiamo tutte le loro famiglie a partecipare con noi a quella che sarà una grande giornata di testimonianza e gratitudine.

Saranno bene accetti anche questa volta tutti coloro che giungeranno in valle per supportare le istanze del movimento NO TAV che sempre più sta diventando simbolo di riscossa per chi lotta contro i poteri forti e riferimento per le idee di un altro mondo possibile.

Vi aspettiamo numerosi e determinati.

IL MOVIMENTO NOTAV

Dom 12 Febbraio 2012: La solidarietà è un’arma. Ovunque e comunque. Presidio ad Alessandria


ORE 14 c/o Casa di Reclusione “San Michele” – Strada Statale 31, Alessandria

Dopo poco più di due settimane dal 26 Gennaio, giorno che ha segnato l’attacco repressivo dello Stato verso il movimento NO TAV e il conseguente arresto di molti compagni e compagne in merito alle giornate di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio, non accenna a placarsi la scure vendicativa di quel nemico, che continuiamo a pensarlo e ribadirlo, appare sempre di più notevolmente impaurito.

Impaurito dalla forza di volontà di chi imprigionato/a dietro delle sbarre ha continuato a non abbassare la testa, impaurito dalla solidarietà e dalla complicità arrivata da ogni dove, dall’unione dei NO TAV che ancora una volta al gioco dei buoni e dei cattivi non ci stanno e si stringono attorno ai propri fratelli e sorelle sequestrati/e dallo Stato.

La settimana appena trascorsa è stata quella del primo tribunale del riesame: nessuno dei compagni è stato liberato. A Federico e Zeno sono stati concessi i domiciliari, mentre per Giorgio e Luca la domanda di scarcerazione è stata respinta.

Poche ore dopo veniva messa in atto l’ennesima azione repressiva. A seguito delle numerose proteste che durante queste settimane si sono succedute all’interno del carcere delle Vallette rispetto alle condizioni di detenzione disumane, degradanti e indegne, iniziavano i trasferimenti della maggior parte dei compagni verso altri carceri piemontesi. Mambo ad Alessandria, Giorgio a Saluzzo, Tobia a Cuneo, Luca ad Ivrea, Jacopo ad Alba.

Divisi ed isolati, allontanatati dal carcere delle Vallette, luogo che nelle ultime settimane aveva segnato diversi momenti di solidarietà tutti estremamente partecipati e che evidentemente hanno fatto tremare le gambe ha chi ha visto nelle urla, nella musica proveniente da fuori le mura, un pericolo enorme rispetto all’ordine e all’alienazione tipica del sistema carcerario.

Questi nostri compagni e compagne fanno paura. Fa paura il movimento NO TAV che in qualsiasi contesto, anche da dietro le sbarre, è sinonimo di ribellione, di conflitto, di resistenza. 

Se hanno pensato di impaurirci con gli arresti del 26 Gennaio hanno sbagliato di grosso. Se pensano  che bastino questi trasferimenti a indebolire la lotta di chi sta dentro, e da chi da fuori la sostiene, l’errore diventa doppio.

La solidarietà è un’arma. Noi continueremo ad usarla. Ovunque e comunque.

Nella giornata di Domenica 12 Febbraio 2012 saremo nuovamente lì, in tutti quei luoghi in cui sono rinchiusi i nostri compagni e compagne ad urlare la nostra solidarietà, esprimere la nostra complicità, a ribadire che non ci fermeranno mai.Noi  dalle ore 14 saremo ad Alessandria fuori dalla Casa di Reclusione “San Michele” – Strada Casale 50/a, per stare vicino a Mambo, perchè i nostri corpi e le nostre idee sono una cosa sola e che nessun carcere di questo Mondo riuscirà mai a dividere.

MAMBO LIBERO…LIBER* TUTT* SUBITO!!

per scrivere e/o partecipare ai presidi

Giorgio Rossetto – Saluzzo – Casa Reclusione – loc.so Cascina Felicina, 12037 SALUZZO (CN)

Luca Centanni – Ivrea – Casa Circondariale, corso Vercelli, 165 – 10015 IVREA (TO)

Matteo Grieco (Mambo) – Alessandria – Casa di Reclusione “San Michele” – Strada Casale, 50/a , 15122 ALESSANDRIA

Tobia Imperato – Cuneo – Casa Circondariale – v. Roncata, 75 12100 CUNEO

Jacopo Bindi – Alba – Casa Circondariale di Alba – Via Toppino Sandro  ALBA (CN)

Martedì 7 Febbraio 2012: O’ ZULU’+ ASSALTI FRONTALI dj set al carcere delle Vallette per i Notav

Le due voci storiche del rap militante O’ ZULU’ dei 99 posse e MILITANT A degliASSALTI FRONTALI animeranno un dj set, alimentato da i djs torinesi di Mado’ che Crew e Dj Sakkodavanti al carcere delle Vallette per far sentire il ritmo e la voce della solidarietà ai notav incarcerati e per chiederne l’immediata liberazione.

La musica che non si arresta e oltrepassa i muri del carcere giungendo oltre le sbarre per far sentire la voce inconfondibile di due gruppi che hanno fatto la storia delle posse, la colonna sonora delle lotte sociali e che martedì dalla 17.30 si esibiranno in un dj set per il movimento notav.

La Valle non si arresta e la musica nemmeno!
LIBERTA’ PER TUTTI I NOTAV

 

Dom 5 Febbraio 2012: La solidarietà è un’arma – Merenda benefit + proiezioni video dal basso

All’alba di giovedì 26 gennaio scattava a Torino, così come in altre città italiane, l’operazione ordinata sotto l’egida del Procuratore Caselli, mirata contro il movimento NO TAV con lo scopo di infangare mediaticamente e non la protesta più che ventennale portata avanti in Val di Susa. Attraverso misure preventive e liberticide molti compagni e compagne vengono svegliati all’aba e condotti in carcere passando attraverso la gogna mediatica di avvoltoi, giornalisti e fotografi, pronti a sbattere il mostro in prima pagina.
A distanza di poco più di una settimana ci rincontriamo lì, nello stesso posto violato dalla violenza poliziesca e dalla repressione di stato, l’occupazione abitativa di Via Muriaglio 11. Quella maledetta mattina gli sbirri sono arrivati con arroganza alla ricerca di Mambo, un compagno del gabrio e militante NO TAV. L’abbiamo visto portato via da quello Stato evidentemente molto spaventato da chi come lui, come noi, come tanti altri porta avanti una lotta con la consapevolezza di essere dalla parte giusta.
Mambo ad oggi si trova ancora rinchiuso insieme ad altri compagni e compagne nel carcere Torinese delle Vallette. Insieme agli/alle occupanti di Via Muriaglio, abbiamo deciso di aprire nuovamente le porte della casa al quartiere, ai solidali, per fare un passo indietro e tornare a quei due giorni, il 27 Giugno (sgombero della libera repubblica della maddalena) e il 3 Luglio (assedio al non-cantiere).
Lo abbiamo già detto: in quei boschi e dietro quelle barricate c’eravamo tutti/e. Abbiamo subito insieme la violenza dello stato accorso con migliaia di uomini per lo sgombero di quella fantastica esperienza che risponde al nome di “Libera repubblica della Maddalena”. Eravamo sulle stesse barricate quando le ruspe ci sfioravano a pochi centimetri…eravamo insieme a respirare, sputare, vomitare sangue a causa del criminoso uso di lacrimogeni…insieme quando siamo stati rincorsi sui sentieri.
Lo stesso il 3 luglio: abbiamo visto con i nostri occhi gli sbirri usare i lacrimogeni come proiettili, lanciare massi, pietre, picchiare e violentare i nostri corpi, le nostre montagne.

L’abbiamo visto e l’abbiamo documentato attraverso due video.
Per tutto questo vi invitiamo DOMENICA 5 FEBBRAIO 2012 in Via Muriaglio 11:

Ore 16 – Merenda solidale con gli/le arrestat*
a seguire

Proiezione di:

– NO TAV: Cronaca di un assedio Continua la lettura di Dom 5 Febbraio 2012: La solidarietà è un’arma – Merenda benefit + proiezioni video dal basso

Mambo libero…liberi tutti/e!Sempre resistenza No-Tav

Duro risveglio nell’occupazione di via Muriaglio stamane: gli sbirri sono arrivati con arroganza a svegliare gli/le occupanti alla ricerca di un “pericoloso” compagno del Gabrio e militante notav.

Duro risveglio anche al Paso, al Mezcal, al Barrocchio, alla Credenza e in tante case di compagni e compagne,  e subito corre la notizia: è partita la “grande operazione”, il “bliz” per gli scontri in valle, le perquise e gli arresti (a 6 mesi dai fatti!)…

Duro risveglio tra telefonate e corse, per capire quanti sono, quanti siamo, chi si, chi no….. lo sappiamo gli arresti sono arbitrari, e alla fine vanno sempre a colpire dove fa più male, vanno a svegliare quelli/e a cui più vogliamo bene, scelgono tra i/le generosi/e, tra i compagni e le compagne sempre presenti, tra chi non si tira mai indietro, tra chi critica, chi si fa sentire, chi infastidisce…..

E nello stesso tempo potrebbero arrestare chiunque di noi, perchè le idee sono proprio le stesse, le parole, le mani, i piedi che hanno scalato le montagne che amiamo. In valle abbiamo reagito insieme, alla stessa violenza, degli sbirri e della tav, sui corpi e sui territori, e abbiamo respirato gli stessi lacrimogeni, e subito gli stessi manganelli.
Oggi è toccato a Mambo, Luca, Giorgio, Guido, Maya, Tobia… a 25 compagni e compagne, che con coraggio e determinazione insieme a noi han detto NO al tav per dire no alla mercificazione della terra, della salute, delle relazioni, per dire che le persone valgono più dei profitti, per dire che il “progresso” non è certo quello che ammazza una valle e i suoi abitanti.
Loro sono in carcere, noi fuori non possiamo che continuare a lottare, abbiamo un motivo in più, credono di farci paura, non ci fermeranno mai.

Mambo libero-liber* tutt*, sempre resistenza No-Tav

csoa gabrio

NO TAV – Diamoci un taglio (23 Ottobre 2011)

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Piccolo contributo video sulla grande manifestazione del 23 Ottobre; nonostante da una parte la demonizzazione del movimento attraverso il fango dei media, e dall’altra la militarizzazione dell’intera valle con controlli e perquisizioni a tappeto, più di 15mila persone sono entrate nuovamente nel cantiere violando la zona rossa imposta dal prefetto. E questo è solo l’inizio…

A cura dei/delle compagn* del CSOA Gabrio di Torino

Sulla giornata del 3 luglio è stato scritto e detto di tutto

Un dato salta subito all’occhio e cioè l’incapacità del mondo politico e di tutta la stampa mainstream di comprendere le ragioni profonde e consolidate di quella giornata di resistenza. Giornata di resistenza che è figlia diretta dell’esperienza che è (stata) la Libera Repubblica della Maddalena: una comunità che si è consolidata in giorni e notti di presidio, di convivialità, di assemblee aperte a tutti, di incontri informativi. Una comunità viva che è stata parte attiva dell’assedio al cantiere di Chiomonte, che non si è fatta intimidire dalla risposta violenta delle forze dell’ordine ma ha invece manifestato tutta la sua potenza creatrice mostrando che la paura non è parte del popolo NO TAV.

Ed allora viaggiano tra la farsa e la tragedia le dichiarazioni dei vari politicanti, riprese in maniera supina dai soliti giornalisti complici, che addebitano a pochi esaltati (300 prima, 1500 in corso d’opera e poi chissà a quale cifra si arriverà) con tendenze “terroristiche” (?) le azione del 3 luglio.

Accuse suffragata da prove “a posteriori” costruite per legittimare la violenza di polizia, carabinieri, e guardia di finanza (sarebbe interessante sapere quanti sono stati i poliziotti ustionati dal fantomatico acido o perché si siano usati i vestiti abbandonati tra le tende dopo lo sgombero del 26 giugno come prova delle capacità mimetiche degli attivisti; ma non si troverà mai un giornalista capace di avere un briciolo di spirito critico…). Continua la lettura di Sulla giornata del 3 luglio è stato scritto e detto di tutto