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Corso Bunelleschi: un pomeriggio di lucida e ordinaria follia… sbirresca!
Questo pomeriggio ci siamo trovati in un centinaio di persone sotto le mura del CIE di corso Brunelleschi. L’intento era quello di portare la nostra solidarietà a tutt* quell* che si trovano ingiustamente detenuti dentro quell’infernale macchina da espulsioni.
Un presidio molto partecipato dagli antirazzisti e dalle antirazziste e da alcuni gruppi di migranti. Un presidio che protestava contro l’ideologia razzista ed assassina che fa funzionare i CIE e che regola le politiche sull’immigrazione in questo Paese.
Come due settimane fa sugli striscioni della protesta le parole d’ordine erano chiare: basta espulsioni, chiusura dei CIE, e solidarietà con il nostro amico Ysmael e con tutti i reclusi in corso Brunelleschi. Per più di un ora il presidio è stato animato da musica dall’amplificazione e con i tamburi, dagli interventi in diverse lingue e dagli slogan “Tutti Liberi” gridati a gran voce per tentare di superare quell’odioso muro, indice sempre più della violenza e della barbarie che insidia le nostre città, i nostri quartieri, le nostre vite.
Da subito l’atteggiamento delle forze dell’ordine è stato provocatoriamente intimidatorio. Uomini in assetto antisommossa e difesa del muro, camionette schierate a chiudere il viale di corso Brunelleschi attiguo al CIE, funzionari tricolorati impettiti e nervosi. quanto fanno paura musica, cori e slogan che parlano di libertà davanti a un posto che della libertà rappresenta la più totale negazione!
Il presidio, per contro, era determinato nei contenuti e sereno nella pratica: nessuno era a volto coperto, nessuno ha lanciato oggetti (e lo chiariamo non certo per condannare queste sane e legittime pratiche di resistenza, ma perchè sappiamo che domani le forze dell’ordine racconteranno bugie per giustificare di avere brutalmente caricato il presidio di oggi pomeriggio).
Perchè a un certo punto è bastato che un cucciolo sfuggito al controllo si avvicinasse al muro del cie e che due o tre compagne/i si muovessero verso la strada con l’intento di recuperarlo per scatenare una serie di pesanti cariche, farcite da aggressioni individuali (alcune anche a danno di ragazzini presenti al presidio con la propria famiglia) fino ad arrivare a una ingiustificata caccia all’uomo giù per via Monginevro, nonostante i/le manifestanti indietreggiassero senza reagire.
La violenza della polizia la conosciamo bene e piangerci addosso non fa per noi. È però vero che da diverso tempo non si registrava un’aggressione ai danni dei movimenti antirazzisti come quella di oggi pomeriggio. Crediamo che con questa aggressione si sia manifestata la volontà di far arrivare un messaggio chiaro agli antirazzisti e alle antirazziste, e anche a quei/quelle migranti coraggiosi/e che già due settimane fa avevano protestato in corso Brunelleschi, esponendosi nel chiedere la chiusura di questi lager e la liberazione di tutte/i.
I luoghi di detenzione per migranti sono in crisi un po’ ovunque. Fughe e rivolte hanno costellato le cronache degli ultimi mesi, e oggi la Questura di Torino si è assunta la responsabilità politica di lanciare il messaggio che le proteste sotto quelle mura non devono avere agibilità.
Il bilancio della giornata è di diversi contusi e feriti, amplificazione danneggiata, tanta, tanta rabbia e consapevolezza: quando si punta il dito contro le contraddizioni più crudeli della nostra società, quando la solidarietà si diffonde, il potere reagisce con violenza, e mostra così tutta la sua paura.
tutti liberi – tutte libere
CSOA Gabrio
Domenica 2 Ottobre: Porte aperte nelle nuova occupazione di Via Muriaglio 11!
Domenica 2 ottobre passa a trovarci durante tutto il giorno
per conoscerci e visitare la casa.
Unisciti a noi per un apericena di autofinanziamento per i lavori nella casa.
Sostieni la nuova occupazione – Sostieni il diritto alla casa!
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Abbiamo occupato questo stabile consapevoli delle difficoltà che ci attenderanno nei mesi futuri e che il nostro percorso di lotta e resistenza è solo agli inizi: i lavori da affrontare sono molti, e anche la necessità di resistere quando la proprietà si farà avanti per poter tornare a speculare su un immobile vuoto.
Questo quartiere è stato esempio di solidarietà e partecipazione attiva già con l’occupazione dello stabile di via Revello 34 bis dove ha trovato la propria casa Peppe, sfrattato a fine marzo.
Vieni a trovarci, porta con te tutto quello che può essere utile in una nuova casa o anche solo il tuo tempo per dimostrare che il quartiere borgo San Paolo è vicino e supporta la lotta per il diritto all’abitare e al vivere dignitoso di chi, ad oggi, paga sulla propria pelle il prezzo della crisi.
Per sistemare la casa occupata ci servono:
-materiale per edilizia (stucco, attrezzi, bianco, colori a tempera e smalti -anche le vecchie latte avanzate-); Continua la lettura di Domenica 2 Ottobre: Porte aperte nelle nuova occupazione di Via Muriaglio 11!
Sabaro 1 Ottobre 2011: Reggae Rebel Night with LENGUALERTA (from Mexico) + Guest
Sabato 1 Ottobre 2011:
C.S.O.A. Gabrio proudly presents:
—–>LENGUALERTA<——-
reggae rebel sound from Mexico
ad accompagnarlo
GIGAWAVE
SHANTI
ROOTIKAL DUB FOUNDATION
MIRAFLOWERS
Start ore 23
FREE ENTRY
C.S.O.A. Gabrio – Via revello 3 – Zona San Paolo Antirazzista
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Lengua Alerta nasce nel autunno del 2004,quando nel
tour Europeo con il progetto Tijuana NO!, conosce in un
freestyle gli mc’s Dopzen e Arjuna. Con loro ha trascorso
una stagione in Germania formando un trio multiculturale
che ha unito lo spagnolo, il tedesco e l’ inglese, con ritmi
giamaicani come il reggae roots e il ritmo dancehall. I tre
utilizzavano come base riddims prodotti in Giamaica e in
Germania, ritornando cosi alla cultura del soundsystem, Continua la lettura di Sabaro 1 Ottobre 2011: Reggae Rebel Night with LENGUALERTA (from Mexico) + Guest
L’affitto è una rapina, la casa un diritto: Benvenuti in Via Muriaglio 11!
Questa è la storia di una palazzina, lasciata nel degrado da oltre 30 anni, nel cuore di Borgo San Paolo. Uno stabile chiuso e disabitato che ha ripreso vita soltanto per un breve periodo 7 anni fa, quando venne occupato da un gruppo di ragazzi e ragazze del CSOA Gabrio, sgomberati con la forza dalla polizia. Negli anni però la situazione non è cambiata e fino ad oggi la proprietà ha lasciato vuota e abbandonata la palazzina, senza vita e in condizioni pessime.
Ma questa è anche la nostra storia, quella di numerose persone e famiglie. La crisi e la condizione di precarietà lavorativa (contratti precari, lavoro in nero, qualche stage come unico sostentamento alla “veneranda” soglia dei 50 anni) non hanno consentito a molti di noi di poter continuare a pagare l’affitto e di conseguenza a breve saremmo stati sbattuti in mezzo alla strada.
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Nessuna risposta ai nostri problemi da parte delle istituzioni (Comune, Regione e servizi sociali) che, anzi, ci hanno voltato le spalle negandoci ogni prospettiva futura.
Questa è la storia di persone che hanno deciso di lottare, di prendere in mano il proprio futuro, anche attraverso la redistribuzione di beni e la riappropriazione di uno spazio abbandonato.
Perchè così tante palazzine di privati e pubbliche sono chiuse nonostante l’esigenza concreta di molte persone di avere un tetto sulla testa? Perchè, come è già avvenuto in altre città italiane, il sindaco non requisisce le palazzine di privati chiuse da anni, per restituirle alla collettività?
Perchè molti immobili ATC e comunali sono chiusi da anni e a Torino sono state assegnate solo 200 case in emergenza abitativa, a fronte di oltre 3.500 sfratti eseguiti?
Abbiamo occupato questo stabile consapevoli delle difficoltà che ci attenderanno nei mesi futuri e che il nostro percorso di lotta e resistenza è solo agli albori Continua la lettura di L’affitto è una rapina, la casa un diritto: Benvenuti in Via Muriaglio 11!
Un altro sfratto un’altra barricata
Venerdì 16 settembre 2011, ci siamo trovati in Largo Borgaro, sotto casa di Luana e Daniel, ad aspettare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che avrebbe dovuto effettuare il terzo accesso per rendere esecutivo lo sfratto di questa famiglia con 5 bambini minori. Continua la lettura di Un altro sfratto un’altra barricata
Sabato 24 Settembre 2011: 17 anni di LOTTA e AUTOGESTIONE – Compleanno C.S.O.A. Gabrio
Sabato 24 Settembre 2011:
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1994-2011
17 ANNI DI LOTTA E AUTOGESTIONE
Centro Sociale Occupato Gabrio
No Noise Conspiracy
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Dalle 17:
Mostre Fotografiche
Iniziative
Allenamento collettivo “Palestra Popolare Dante Di Nanni”
Distro
Grigliata (Carnivora e non)
Dalle 23:
JUNGLA BEAT (rap/scratch/beatbox/knowledge from Roma)
+
JUNGLE PRIDE (Drum’n’bass Specialist)
+
BLUTO SELECTER (dubstep/drumstep)
Free entry
Via Revello 3
ZONA SAN PAOLO ANTIRAZZISTA
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JUNGLABEAT
Rap Scratch Beatbox Knowledge Continua la lettura di Sabato 24 Settembre 2011: 17 anni di LOTTA e AUTOGESTIONE – Compleanno C.S.O.A. Gabrio
La calma prima della tempesta
Questa mattina il copione si è ripetuto, ancora più drammatico, a celebrare la guerra tra poveri che il Comune continua ad ignorare. Questa mattina l’ennesimo sfratto è stato eseguito. Uno sfratto che è lo specchio della tempesta in cui ci troviamo coinvolti. Le inquiline e gli inquilini, Rachida e i suoi 2 due figli di 4 e 7 anni, hanno liberato la loro casa di fronte al proprietario, costretto a vivere in macchina con la famiglia perché anche loro senza reddito. Il quartiere portando la solidarietà ad entrambe le famiglie, che si trovano sulla stessa barca, ha deciso di rinunciare alla resistenza e ha trovato una soluzione abitativa per Rachida.
Quante volte bisognerà vivere questo tragico copione?
A marzo Peppe è stato sfrattato dal suo alloggio dalla violenza delle forze dell’ordine, che hanno caricato e picchiato selvaggiamente ed indiscriminatamente chi era andato in via capriolo per portare la propria solidarietà. La violenza militare che ha adoperato il comune per buttare in mezzo ad una strada il più debole, ci aveva una volta per tutte confermato che nessuno si occupa di chi vive veramente la crisi, e che la soluzione è nelle nostre forze e nei nostri corpi. Così è nata in Via Revello 34 la prima occupazione socio-abitativa di Torino, restituzione al quartiere e alle famiglie di una proprietà abbandonata della Regione, esperimento sociale che ha intrecciato e unito i bisogni e le speranze di chi si sentiva abbandonato.
Peppe da marzo non ha più paura di trovarsi in mezzo ad una strada e con la solidarietà di chi non ha nulla da perdere, ma tutto da spartire, di chi ha vissuto gli stessi momenti terribili, ospiterà Rachida e i suoi due figli, riuscendo dove funzionari, uffici, burocrati e politici non sono riusciti.
La crisi finanziaria che sta travolgendo i mercati europei ed in particolare la borsa di Milano, sulle prime pagine dei giornali di oggi, sembra preoccupare tutti per le conseguenze che un default delle casse dello stato potrà produrre sull’economia reale e sul sistema sociale nazionale Il presidente del consiglio S. Berlusconi che ha garantito sulla tenuta del sistema economico dell’azienda Italia e ha cercato di calmare il più possibile il comprensibile nervosismo degli investitori., Pur non convincendo buona parte del ceto politico ha comunque ottenuto una disponibilità di massima per interventi strutturali pensati per garantire l’equilibrio di bilancio. Questo se vogliamo lo stato attuale della discussione Continua la lettura di La calma prima della tempesta
Sulla giornata del 3 luglio è stato scritto e detto di tutto
Un dato salta subito all’occhio e cioè l’incapacità del mondo politico e di tutta la stampa mainstream di comprendere le ragioni profonde e consolidate di quella giornata di resistenza. Giornata di resistenza che è figlia diretta dell’esperienza che è (stata) la Libera Repubblica della Maddalena: una comunità che si è consolidata in giorni e notti di presidio, di convivialità, di assemblee aperte a tutti, di incontri informativi. Una comunità viva che è stata parte attiva dell’assedio al cantiere di Chiomonte, che non si è fatta intimidire dalla risposta violenta delle forze dell’ordine ma ha invece manifestato tutta la sua potenza creatrice mostrando che la paura non è parte del popolo NO TAV.
Ed allora viaggiano tra la farsa e la tragedia le dichiarazioni dei vari politicanti, riprese in maniera supina dai soliti giornalisti complici, che addebitano a pochi esaltati (300 prima, 1500 in corso d’opera e poi chissà a quale cifra si arriverà) con tendenze “terroristiche” (?) le azione del 3 luglio.
Accuse suffragata da prove “a posteriori” costruite per legittimare la violenza di polizia, carabinieri, e guardia di finanza (sarebbe interessante sapere quanti sono stati i poliziotti ustionati dal fantomatico acido o perché si siano usati i vestiti abbandonati tra le tende dopo lo sgombero del 26 giugno come prova delle capacità mimetiche degli attivisti; ma non si troverà mai un giornalista capace di avere un briciolo di spirito critico…). Continua la lettura di Sulla giornata del 3 luglio è stato scritto e detto di tutto
NO TAV – Cronache di un assedio (Rewind 3 Luglio 2011)
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A neanche una settimana dallo sgombero del presidio della Libera Repubblica della Maddalena, riproponiamo il secondo “Instant Video” sulle vicenda, l’agitazione e la lotta popolare che sta coinvolgendo la Val di Susa ed i NO TAV. Poco meno di 5 minuti di video in cui si raccontano le ore dell’assedio alla Maddalena, non più quello attutato delle forze di polizia e dello stato attuato nelle prime ore di Lunedì 26 Giugno, ma quello del popolo NO TAV, della valle che resiste e non si arrende. Immagini in movimento girate tra sentieri, barricate, filo spinato, pietre e lacrimogeni di “stato” in quello scenario di dittatura e militarizzazione messo in scena e mai denunciato dalla cosìddetta “informazione riconosciuta”, main stream, che sulle giornate di lotta a Chiomonte ha dimostrato la faccia più nauseante omettendo volutamente abusi e soprusi delle forze dell’ordine, dirottando al contrario verso l’opinione pubblica una serie di menzogne atte a screditare la grande lotta della popolazione valsusina.
Sempre, ma a maggior ragione in questi momenti, si sente l’esigenza di un informazione reale, indipendente e che racconti i fatti per quello che sono. Un informazione che in questo momento non può inevitabilmente che arrivare dal basso e dalla rete.
A cura del CSOA Gabrio di Torino.