Siamo stanch* che la precarietร abitativa venga trattata come un’emergenza. Guardiamola per quello che รจ: il frutto di politiche sociali inesistenti, tagli ai servizi, razzismo, complicitร delle istituzioni con palazzinari e speculatori. La casa รจ un diritto che va garantito sempre, non una concessione fatta per evitare che le persone muoiano congelate sotto i portici del centro e le luci d’artista. Facciamo sapere al Comune di Torino che sappiamo bene di chi sono le colpe, inondiamolo di e-mail!
Il 16, 17, 18 dicembre partecipa al e-mail bombing indirizzato al comune di Torino e ai servizi che si occupano di emergenza abitativa. Se non sei ispirat*, abbiamo preparato un email che puoi copiare e incollare:
Destinatari:ย
sindaco.lorusso@comune.torino.it
assessore.rosatelli@comune.torino.it
direzione.generale@aslcittaditorino.it
adulti@comune.torino.it
Oggetto: USA LA FANTASIA! Se usiamo oggetti diversi la posta ha meno probabilitร di finire nello spam.ย
Testo:ย
Caro sindaco Lo Russo,ย
Caro Assessore Rosatelli,ย
Caro Dott. Picco ,
Car* responsabil*ย del SAD,
Per quanto tempo ancora chi non ha casa dovrร dormire fuori al freddo?ย
A Torino, il numero di persone senza fissa dimora รจ consistente e in aumento, ma il Comune non stanzia misure di accoglienza adeguate, ledendo il loro diritto alla casa. Il freddo peggiora la situazione, ma parlare di โemergenza freddoโ รจ fuorviante. Di emergenziale ci sono solo interventi incapaci di offrire soluzioni a lungo termine.
Tante persone , che incontriamo ogni giorno nei nostri panni di cittadin*, attivist* o operator* del sociale, non hanno casa o ne hanno diverse precarie: una notte da amici, un mese al Sermig, una settimana al parco. La casa รจ un diritto che va garantito sempre, non una concessione fatta per evitare che le persone muoiano congelate sotto i portici del centro e le luci d’artista.ย ย
Inoltre, i l freddo non รจ un’emergenza ma torna ogni anno : l’unica emergenza che esiste รจ quella di un Comune, una Regione e uno Stato complici della speculazione abitativa, di A irbnb, degli sfratti, degli affitti in nero , e responsabilitร dei tagli ai dormitori e a tutti i servizi che tutelano il diritto all’abitare.ย ย ย
Sono troppe le persone che non possono accedere al mercato immobiliare, in bilico tra il finire per strada e i ricatti del mercato nero degli affitti. Costrette a pagare cifre esorbitanti per stanze sovraffollate, da un cognome che non รจ abbastanza italiano per accedere a condizioni contrattuali dignitose.
Sono troppe le persone richiedenti asilo costrette a passare le notti al parco o a vagare da un dormitorio all’altro, perchรฉ per avere un posto in accoglienza devono attendere mesi, se non anni.
Sono troppe anche le persone che non possono accedere alla residenza. L’anagrafe cittadina rifiuta molte del le richieste di iscrizione all’indirizzo fittizio di ” via della casa comunale ” o, se le accetta, prevede mesi di attesa per chi dichiara di non avere una dimora stabile, sospendendo di fatto l’accesso ai propri diritti essenziali.ย ย ย
Sono troppe, infine, le persone in lista di attesa per un alloggio popolare: il numero cresce, insieme a quello degli edifici pubblici che rimangono vuoti. E nel frattempo Comune, Regione e ATC brindano agli sgomberi di chi questi alloggi se li รจ presi da sol*, perchรฉ stanc * di aspettare o perchรฉ esclus * dai criteri classisti e razzisti di questo sistema.
Sono pochi invece, i 1000 posti che avete stanziato per questa “emergenza”, e non basteranno a ripulirvi la coscienza. 1000 posti offerti spesso in condizioni indegne, e nascosti nelle periferie piรน lontane. 1000 posti che in primavera spariranno, sempre ammesso che adesso riusciate ad aprirli: chi si รจ rivolto in Via Traves il 9 dicembre, giorno d’apertura ufficiale del dormitorio per l’emergenza freddo, ha trovato infatti le porte chiuse. Per quanto si dovrร attenderene l’apertura?
Il freddo รจ arrivato da settimane, lo percepiamo tutt * . La veritร , tuttavia, รจ che i diritti di chi vi proponete di accogliere sono congelati da molto piรน tempo. ร anche per conto loro, che lottano ogni giorno, che oggi vi chiediamo: quando arriverร la primavera?