Archivi categoria: Comunicati

La contestazione immaginaria al Salone del libro

 

Dopo gli attacchi messi a segno ieri all’interno e all’esterno dei padiglioni del Salone del Libro di Torino, la Rete dei Redattori Precari, protetti da san Precario, santo protettore dei diversamente occupati, tornano all’attacco e lo fanno, come al solito, con il sorriso.

Come di consueto, partiamo dai fatti. Dopo il clamore delle iniziative di ieri la Rete dirama un comunicato, annunciando per oggi una grossa contestazione diretta contro la presentazione del volume Perché la precarietà ci salverà di Thomas Murphy, edito dalla sedicente casa editrice Narioca PresS, prevista per questo pomeriggio al Salone.

E’ appena passata l’ora di pranzo, la presentazione inizia con l’autore, Thomas Murphy, supportato da una relatrice sconosciuta. Immediatamente partono i fischi. «Il popolo dei centri sociali si sta per scatenare», avranno forse pensato gli ignari spettatori, richiamati sul posto dal trambusto. E forse anche la polizia avrà pensato più o meno la stessa cosa.

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Voglia di Sciopero Precario

Durante lo sciopericchio del 6 maggio 2011 a Torino ha iniziato a mettere fuori la testa, il primo gruppo di precar@ che sente una grande voglia di uno sciopero diverso. Uno sciopero che torni a far male, che sia in grado di colpire i profitti dei padroni. Uno sciopero che sia praticabile da tutt@.

Da questo 6 maggio a Torino c’è chi ha una gran voglia di Sciopero Precario.

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Sab 9 aprile: proiezione del film documentario VIVA MEXICO!

SABATO 9 APRILE
Proiezione del film con la presenza del regista Nicolas Défossé
e del coordinatore della mostra d’Adolfo Lopez Magaña
Inizio ore 21

Città di Los Angeles, USA. Nel cuore della città, immigrati messicani privi di documenti sono cacciati dalla polizia e lottano per guadagnarsi da vivere senza perdere la propria identità. Dall’altra parte del confine, sulle montagne del sud-est messicano, l’alba arriva, nascosta nella nebbia. È il primo gennaio 2006, migliaia di indigeni zapatisti si preparano a dire addio al loro portavoce Subcomandante Marcos. La sua missione: viaggiare attraverso il paese per i prossimi sei mesi per imparare dalla resistenza degli uomini e delle donne messicane che lottano per un Messico migliore. Un viaggio che ha lo scopo di raggiungere l’altra parte del paese inizia… Continua la lettura di Sab 9 aprile: proiezione del film documentario VIVA MEXICO!

Sab 2 Aprile: Save the last dance…for revolution Tour!!

Sabato 2 Aprile 2011:

dalle 22:

Save the last dance…for revolution tour approda al CSOA Gabrio

DJ VAGA – South Italy /Berlin
(Mestizo, Turbofolk, Elektro swing, Russian, Skobalkan)

+

DJ PONY
(Torino – Uk – Feel Good productionx – Global Beat Sounds)

Via Revello 3 – Zona San Paolo Antirazzista

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Save The Last Dance…for the Revolution!” vuole trasmettere festa ed essere allo stesso Continua la lettura di Sab 2 Aprile: Save the last dance…for revolution Tour!!

La dignita’ di Peppe sta nell’occupazione in via Revello 34 bis

Scriviamo dopo una giornata convulsa, stanchi e acciaccati. Dalle 6 del mattino con i nostri corpi abbiamo deciso di stare ancora una volta dalla parte del giusto. Affianco ai piu’ deboli, affianco a Peppe. Abbiamo cercato di resistere allo sfratto con un picchetto davanti al portone di via capriolo 53 siamo stati caricati piu’ volte. Abbiamo visto le vie del nostro quartiere militarizzate. Abbiamo cercato di inseguire le presunte soluzioni dei servizi sociali, del comune, della questura accompagnando peppe dall’assistente sociale vedendole naufragare di fronte a promesse e vane parole. Il dormitorio null’altro.

Poi ci siamo stufati e con Peppe abbiamo deciso di non aspettare piu’ scelte e proposte fatte da altri. Insieme a Peppe abbiamo deciso di alzare lo sguardo e lottare per la nostra dignita’. Abbiamo deciso di occupare un piccolo stabile nel nostro quartiere, ancora una volta Zona San Paolo, ancora una volta via Revello la 3* occupazione nei 500 metri che uniscono corso Vittorio con corso Peschiera. Un’occupazione che sara’ una casa per Peppe e uno spazio aperto al quartiere. Diverse sono le idee che stiamo incubando. E’ certo che quello che abbiamo in mente e’ un laboratorio sociale sul territorio che si prenda cura del territorio. Un’occupazione che parte da una esigenza concreta: un tetto sulla testa di Peppe perche’ possa prova a ricostruire la sua vita, ma non solo. Una ludoteca per i bambini del quartiere, uno spazio in cui poter fare del teatro, una nuova sede per continuare l’attivita’ di costruzione di reti sociali conflittuali e solidali dello sportello di autodifesa legale il-legale e dello sportello diritto alla casa zona San Paolo.

Resistere agli sfratti non solo e’ giusto, ma necessario!

Dopo uno sfratto non c’e’ per forza il dormitorio, Peppe ce l’ha insegnato: occupare e’ giusto!

Passa a portare solidarieta’ a Peppe e a vivere il nuovo laboratorio sociale in quartiere, vieni in via Revello 34 bis!

CI SFRUTTANO, CI SFRATTANO, CI DANNO POLIZIA: E’ QUESTA LA LORO DEMOCRAZIA!

Per questa mattina era previsto lo sfratto di Beppe, un inquilino di via Capriolo 53, nel nostro quartiere.
Quello di questa mattina era il quinto accesso. Probabilmente la Questura di Torino iniziava a essere stufa di non poter intervenire a difesa degli ufficiali giudiziari -che in questo anno di intervento politico e sociale sulla questione della casa più e più volte hanno dovuto desistere di fronte alla determinazione dei molti picchetti anti-sfratto che sono stati fatti- e oggi si sono presentati con uno schieramento ingente di celerini e carabinieri all’alba, per effettuare lo sfratto, “per far rispettare la legge”, per buttare Beppe in mezzo ad una strada.
Pensavano, arrivando ancora col favore della notte come sempre fanno i vigliacchi, di poter avere vita facile, non incontrare alcuna resistenza e convincere Beppe con la paura e le minacce a lasciare la sua casa.
Così non è stato. Alle sei venti compagni e compagne dello sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo erano già in via Capriolo. Le forze dell’ordine sono arrivate accompagnate come sempre dagli uomini della Digos, una dozzina di camionette hanno militarizzato la zona mentre via Capriolo veniva chiusa completamente -strada e marcipiedi- per impedire a chiunque di entrare e uscire. Davanti al portone il picchetto anti-sfratto è stato attaccato dai tre lati da polizia e carabinieri: almeno 50 agenti hanno caricato i compagni e le compagne con violenza e li hanno trascinati in strada. Durante le cariche sul portone al compagno che riprendeva è stata rotta e sequestrata la videocamera, forse perchè nella testa dei solerti celerini ancora eccheggiavano le sparate di Agostino Ghiglia e la polemica che era seguita al picchetto antisfratto in via Frejus 83. Continua la lettura di CI SFRUTTANO, CI SFRATTANO, CI DANNO POLIZIA: E’ QUESTA LA LORO DEMOCRAZIA!

Martedì 8: Le donne sanno scegliere da sole! Ore 17:30 Piazza Castello

L’8 MARZO, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, NON È CERTAMENTE UN’OCCASIONE DI FESTA MA UN MOMENTO DI LOTTA E DI RIVENDICAZIONE DI DIRITTI

In questi ultimi anni abbiamo deciso di essere sempre in piazza contro ogni tentativo di limitare la nostra libertà di scelta come donne in tutti gli ambiti della nostra vita, per rivendicare autonomia, indipendenza e per ribadire che siamo in grado di scegliere da sole come gestire i nostri corpi, i nostri desideri, la nostra sessualità, senza ingerenze né dello Stato né del Vaticano.

In Piemonte, a partire dal famigerato Patto per la vita e per la famiglia siglato da Cota nella scorsa campagna elettorale con alcuni dei settori più conservatori della nostra città fino all’approvazione della Delibera Ferrero, ci troviamo di fronte ad un ulteriore attacco al principio di autodeterminazione che si inserisce in un contesto più generale di riscrittura, disciplinamento e imposizione di modelli sociali, economici, culturali che fanno delle donne delle eterne incapaci, delle donne e degli uomini dei precari a vita, di tutte e tutti noi dei consumatori di una sanità privata e a pagamento. Rimandiamo al mittente tutte le politiche che pretendono di far pagare a noi il prezzo del fallimento di un sistema economico e politico in profonda crisi.

AUTODETERMINAZIONE E’…

LOTTARE contro la Delibera Ferrero che permette ai volontari del Movimento per la vita, associazione cattolica antiabortista, di entrare nei consultori pubblici per influenzare le scelte delle donne.

… PRETENDERE e difendere sanità e servizi pubblici contro la privatizzazione e i pesanti tagli voluti dal governo.

DECIDERE se, con chi, quando diventare madre, senza criminalizzazioni, né sensi di colpa e moralismi.

… POTER SCEGLIERE ed esprimere liberamente la propria sessualità Continua la lettura di Martedì 8: Le donne sanno scegliere da sole! Ore 17:30 Piazza Castello

1 marzo 2011: 1500 persone in piazza a Torino contro razzismo e sfruttamento e in solidarietà con tutti quelli che si stanno ribellando in Nord Africa.

Molti immigrati sono scesi in piazza con dignità e orgoglio per pretendere i propri diritti che questo governo nega ogni giorno. Partiti da Porta Nuova abbiamo attraversato le vie del quartiere di San Salvario, dove il corteo è numericamente cresciuto. Tutti uniti e determinati contro il razzismo e il fascismo di chi governa il paese.Lungo il corteo moltissimi interventi hanno denunciato il razzismo istituzionale, la precarietà del lavoro e la negazione dei diritti che quotidianamente avviene per le strade e nei quartieri, senza dimenticare l’orrore dei Centri di Identificazione ed Espulsione. Molti interventi hanno anche denunciato la violenza e l’arroganza delle forze dell’ordine.

Durante il percorso del corteo azioni simboliche hanno colpito alcune agenzie della Banca Unicredit, per denunciare le complicità del sistema economico e politico italiano con il dittatore Gheddafi.

La soddisfazione per aver fatto un corteo giusto e importante per tutta la città, non spegne però la rabbia che portiamo dentro per quello che è successo a Palermo e a Torino. In corteo oggi abbiamo voluto urlare forte che la morte di Noure Eddine a Palermo è stato un omicidio di Stato. A Torino poi la scorsa notte alcuni reclusi nel CIE Continua la lettura di 1 marzo 2011: 1500 persone in piazza a Torino contro razzismo e sfruttamento e in solidarietà con tutti quelli che si stanno ribellando in Nord Africa.

IL COMUNE PER EVITARE LO SFRATTO IN CAMPAGNA ELETTORALE PROMETTE A CINZIA E MASSIMO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA CASA

Oggi per Cinzia e Massimo  è stata la giornata delle promesse:  il Comune, viste le elezioni oramai prossime e il grande clamore mediatico generato dal loro “caso”, ha trovato, solo nella giornata antecedente lo sfratto, una “soluzione” al problema abitativo di questa famiglia… soluzione che però sarà data loro solo tra qualche settimana o mese… in cambio questa famiglia domani dovrà lasciare l’immobile senza rumore per andare a vivere nel monolocale della mamma di lui…una stretta di mano tra le istituzioni e Massimo ha “siglato” questo accordo…  Modalità mafiose quelle che hanno portato a questo accordo, da un lato la paura e le minacce espresse dalla questura che più volte negli ultimi giorni ha contattato gli inquilini di via Frejus 83 dall’altra le belle parole e le promesse campate in aria dell’assessore e della sua cricca di tecnocrati..

Noi rispettiamo e capiamo la decisione di Cinzia e Massimo, ma, allo stesso tempo,  capiamo i rischi che essa comporta: tra qualche mese le elezioni saranno passate,  la stampa avrà dimenticato il caso “Via Frejus 83”, così come le Istituzioni avranno dimenticato questa famiglia… Capiamo Cinzia e Massimo che hanno creduto alle loro promesse e ci auguriamo per loro che queste vengano rispettate, anche perché noi, al contrario della stampa, continueremo ad interessarci a questa famiglia e a supportare la battaglia finchè non verrà loro data una risposta accettabile.

Come sempre, inoltre, continueremo a combattere al fianco di tutte le persone per le quali le istituzioni non trovano  alcuna soluzione, perché, a noi, non bastano le soluzioni adattate al caso singolo! Il Comune  dovrebbe dare delle risposte concrete ad un problema sociale di vaste proporzioni invece di tamponare con vane promesse solo i casi politicamente scomodi.

LA CASA E’ UN DIRITTO, NON UNA SPECULAZIONE ELETTORALE!!!

Ascolta l’intervista su radio Blackout