
SABATO 23 MAGGIO 09 – CORTEO NAZIONALE MIGRANTI tutte e tutti a Milano!

Articolo pubblicato sulla rivista “Polvere” di marzo 09
La crisi c’è, e si sente, e pesa soprattutto sulle persone più deboli e ricattabili. Non è un caso se in questo periodo si senta parlare di migranti come “criminali”, “stupratori”, con un atteggiamento complice di media e politica che danno maggiore risalto ai crimini commessi da persone non italiane, come nel caso delle violenze sessuali, dove l’atto stesso di violenza e le sue vittime scivolano in secondo piano rispetto alla nazionalità. In coerenza con questa campagna allarmistica, le nuove norme in fatto di “sicurezza” tendono a trasformare il conflitto sociale in conflitto etnico, spostando l’attenzione dall’insicurezza economica e di vita che colpisce tutti e tutte in maniera trasversale. In questa operazione, le migranti subiscono una duplice violenza, in quanto donne e in quanto migranti allo stesso tempo, in una lettura solo maschile e distorta. Continua la lettura di LA CRISI C’E’ E SI SENTE
Ormai non si parla d’altro: c’è crisi dappertutto, le cassa integrazioni sono aumentate di più del 500% la disoccupazione in Italia è all’ 8,2%.
Ogni giorno dai tg e dai giornali sentiamo annunciare dal governo: “abbiamo stanziato 80 miliardi contro la crisi” ecc ecc..
Ciò che non si evidenzia è che la crisi nel mondo del lavoro, la crisi dei diritti non è iniziata ora. Arrivare alla fine del mese è un problema già noto a chi è precariao. Precarietà non è sinonimo di flessibilità, non significa che il lavoro, gli orari e le sue modalità si adattano ai tempi di vita, ma esattamente l’opposto. Precarietà che avvolge non solo la vita lavorativa: contratti a termine di una settimana, un mese, un anno se sei fortunata! Contratti a chiamata di un giorno!Ma chi ti affitta una casa se non hai un contratto a tempo indeterminato?! Continua la lettura di NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO! NON VOGLIAMO BRICIOLE! NON VOGLIAMO MIMOSE!
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Ormai da alcuni mesi assistiamo ad un uso inflazionato della parola crisi. Si tratta di una crisi nuova rispetto alle precedenti. Il fatto che la crisi abbia una profondità e un’intensità tali da investire il sistema economico nel suo insieme è ormai ampiamente riconosciuto. Chi si era illuso che la crisi potesse essere circoscritta ai mercati finanziari ha dovuto ricredersi. La distinzione tra finanza ed “economia reale” è ormai insostenibile, considerato che i processi di finanziarizzazione sono assolutamente pervasivi nel capitalismo contemporaneo, ridisegnano completamente i rapporti tra profitti, rendita e salari, esercitano il comando sull’economia nel suo complesso. Il che significa lo esercitano sulla vita delle donne e degli uomini che abitano il pianeta. Continua la lettura di GENERALITÀ DELLA CRISI E PARADIGMA DELLA CONDIZIONE MIGRANTE
da il-legale.noblogs.org
Mentre la CGIL dopo aver lanciato lo sciopero decide che per
equilbrismo politico è megliodisimpegnare e si presenta in piazza a
ranghi ridotti..
continua (con foto)
L’analogia con le morti sul lavoro è anche giuridicamente corretta e come per i morti sul lavoro non si tratta di “morti bianche”, ma di morti punto e basta e, come sta tentando di dimostrare la Procura di Torino nella vicenda Thyssen, molto spesso causate volontariamente. (Continua)
Contro la crisi CASA PER TUTTE/I
Immagini occupazione ex clinica san paolo
Il volantino degli occupanti e del comitato di solidarietà:
Oggi, sabato 25 ottobre, la Lega Nord ha organizzato un presidio per chiedere lo sgombero dell’occupazione, inventando fandonie sul fatto che lo stabile sia pieno di clandestini, o che l’occupazione della clinica San Paolo voglia far nascere un nuovo centro sociale: niente di tutto questo! Oggi la clinica San Paolo è diventata una casa per chi non aveva nemmeno un tetto sotto cui stare. La Lega vuole dividere e strumentalizzare, vuole cercare consensi soffiando sul fuoco della paura e della crisi economica: vogliono far finta di essere il partito che sta dalla parte della gente, ma sono alla fine dei conti uno dei tanti partiti che urla e sbraita e poi corre a dividersi soldi e poltrone fregandosene dei bisogni reali delle persone.
La lotta per la casa è una lotta di tutti e tutte e si può vincere solo se ogni occupazione viene difesa da tutti.
Rinnoviamo a tutta la cittadinanza l’invito a portare solidarietà politica e materiale all’occupazione e soprattutto ad opporsi con ogni mezzo a chi, come oggi, cerca di strumentalizzare le lotte in nome di un carrierismo politico basato su valori razzisti e xenofobi.
L’assistenza a tempo determinato per gli immigrati comunitari
Il Servizio Adulti in Difficoltà (S.A.D.) del Comune di Torino a fine maggio ha fatto pervenire alle case di ospitalità notturna una circolare contenente le nuove disposizioni in materia di accoglienza riguardo agli stranieri comunitari, operative, in forma sperimentale, a partire dal 1° giugno 2008.
Gli ospiti, la cui nazionalità è inclusa in un elenco comprendente gli stati membri e quelli equiparati, sono tenuti alla compilazione di un atto sostitutivo di notorietà in cui dichiarano di avvalersi del servizio, per la prima volta dopo la data di entrata in vigore e garantendosi l’accesso al sistema delle liste di attesa per un periodo massimo di 3 mesi. Tale limite verrà notificato dagli operatori in turno apponendo una data di scadenza su tale documento, redatto in duplice copia, una in lingua italiana da inviare al S.A.D., l’altra in lingua rumena da consegnare all’interessato.
Non sono state fornite al momento traduzioni in altre lingue.
Il ridotto periodo di ospitalità è prorogabile o revocabile a discrezione dell’ufficio competente in base alla singola analisi dei casi; studio già parzialmente redatto e dal quale emerge una lista di poco più di una decina di soggetti recanti problematiche sanitarie degne di nota e che pertanto al termine del periodo individuato di tre mesi potranno essere accolti nei soli posti di emergenza riservati alle persone in stato di grave disagio.
Ci siamo stancati di questa miseria
Vi ringraziamo per la vostra attenzione, I nuovi abitanti di Via Pisa 5
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Giovedì 3 luglio 2008
ore 21:00 Bar Estivo
Presentazione “informale” del nuovo prodotto di SLUM conflitti/Metropoli.
“Eravamo impegnati a discutere i contenuti del secondo numero di Slum, dopo una pausa di alcuni mesi. La sconfitta elettorale e la fuoriuscita della sinistra arcobaleno dalle istituzioni rappresentative nazionali, con il dibattito che ne è seguito, ci hanno fatto optare per un ulteriore breve rinvio. Il 13 aprile non ha rappresentato certo una svolta epocale ma certamente ha mutato lo scenario “soggettivo” e contribuito a ri-orientare lo sguardo di tanti attivisti.” […] “Restiamo convinti, anche “après le déluge”, della necessità di un lavoro organizzato di “retrovia” che agisca dentro le reti e i luoghi dell’attivismo per ampliarne sguardo analitico e prospettiva politica.”
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