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❗️Nasce MICROPSY – Lo spazio di Ascolto Autogestito ❗️

Lo sportello Micropsy sarà attivo tutti i martedì dalle 18:30 alle 20:30 negli spazi della Microclinica Fatih!

Lo sportello é rivolto a coloro che attraversano un periodo di difficoltà ma non hanno la possibilità, o l’intenzione, di rivolgersi alle istituzioni sanitarie.

Per un accesso universale e libero alla salute e al sostegno psicologico!

???? La salute o é di tuttə o non é ????

Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito
Csoa Gabrio

 

PER INFO :https://www.facebook.com/microclinicafatih.ambulatoriopopolareautogestito

 

Ieri il quartiere San Paolo si è colorato di fuxia!

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Nuove sagome hanno invaso i muri per denunciare la violenza patriarcale che solo quest’anno ha già prodotto tantissime vittime!

Basta femminicidi

Basta violenza sulle donne

Basta violenza di genere

Lottiamo insieme per abbattere il sistema partrarcale che ci opprime.

Zona San Poalo Antisessista

per le altre foto ⤵️

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Venerdì in Piazza Castello contro i Femminicidi

Ci vediamo in piazza !

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e il seguente testo "S MENO SCUSATE IL DISAGIO: CI STANNO UCCIDENDO"

????BASTA FEMMINICIDI!????
OGGI IN PIAZZA CASTELLO ORE 18.00
Oggi saremo in piazza per lanciare lo sciopero dell’8 marzo e contro la spirale di femminicidi che continua a moltiplicarsi. Solo negli ultimi giorni tre uomini hanno ucciso tre nostre sorelle, portando ad 11 la quota dei femminicidi da inizio anno. La scorsa domenica nel quartiere San Salvario una ragazza di 20 anni è stata accoltellata dal suo ex partner ed è tutt’ora in lotta in prognosi riservata. Anche a lei andrà il nostro grido di oggi!

????????Ci vediamo in piazza castello alle 18.00 con vestiti, panni, oggetti domestici, pentole, pannolini, assorbenti e ciò che volete… gli oggetti saranno usati per un flash mob collettivo che renderà visibile la nostra rabbia! ????????????????????????

LUNA PARK TORINO – La Torino che Vogliamo

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "LUNAPARK TORINO NE PARLIAMO CON LARIA AGOSTINI AUTRICE DIMISERIE SPLENDORI DELLURBANISTICA LARGO VITALE 113/A 27 FEBBRAIO H 16"

Sono anni che sentiamo parlare di città come parchi giochi, come Disneyland.

Abbiamo sentito parlare di Gentrification, Foodfication, Turistificazione, Studentificazione e infine Riqualificazione.
Abbiamo visto imporre questi modelli in città come Bologna, Firenze, Venezia, Roma, Milano, Napoli, Bari e in una miriade di piccoli e medi centri urbani che popolano lo stivale dalle Alpi agli Appennini.
E a Torino?
Cosa accadrà? Come potranno evolversi queste spinte speculative?
Cosa possiamo fare per opporci?
Ne parliamo con Ilaria Agostini urbanista e attivista del Laboratorio Politico per Unaltracittà Firenze, ricercatrice dell’Università di Bologna e autrice di “Miserie e splendori dell’urbanistica”.
La Torino Che Vogliamo propone un secondo incontro di autoformazione pubblica sulle trasformazioni urbane.
Dopo il primo incontro sul PRG ci rivediamo sabato 27 febbraio alle ore 16, in presenza presso Manituana, Largo Vitale 113/A, e a distanza tramite la diretta Facebook.
Ci stiamo organizzando per garantire la partecipazione di chi vorrà collegarsi online.

Porta la mascherina e rispetta il distanziamento. ????

MENZOGNE SU MENZOGNE INGIUSTIZIE SU INGIUSTIZIE

Denuncia di quanto accaduto mercoledì 17/2 al Cpr di Corso Brunelleschi

Dopo le svariate testimonianze sul freddo che attanaglia i reclusi del Cpr e sull’insufficiente fornitura di abiti adeguati alle temperature invernali , abbiamo organizzato una raccolta vestiti e coperte da destinare alle persone rinchiuse in corso nella struttura detentiva di Brunelleschi.
Ci vediamo però costretti e costrette a denunciare l’ennesima ingiustizia inflitta ai reclusi , infatti mercoledì 17, quando abbiamo provato a consegnare il risultato della solidarietà di molte e molti ,abbiamo ricevuto un rifiuto giustificato da molteplici ragioni assolutamente incongruenti con la realtà dei fatti , dimostrando ancora una volta la totale discrezionalità del regolamento con cui Gepsa e forze dell’ordine gestiscono quel luogo di detenzione.
La prima motivazione fornitaci riguardava l’esigenza di consegnare i pacchi ad una precisa persona di cui avremmo dovuto dare il nominativo; già in passato abbiamo consegnato dei pacchi contenenti generi alimentari e mai ci è stato chiesto di indirizzarli ad una precisa persona.
In secondo luogo ci è stato detto che il gestore non si voleva assumere la responsabilità della consegna e che le
persone trattenute “hanno fin troppi vestiti”.
L’ultima scusa riguarda il Covid: i vestiti devono essere sterilizzati con certificato. In uno spazio in cui non vengono attuate le norme di protezione dall’epidemia, all’improvviso il Covid diventa un problema.
Nonostante tutto noi non ci perdiamo d’animo. Riproveremo ancora a portare dentro l’infame centro la nostra solidarietà.
Ci vediamo sabato, tutte e tutti insieme, sotto le mura del lager di Corso Brunelleschi per protestare , urlare il nostro dissenso e ritentare la consegna della raccolta solidale.
Mai più lager!mai più Cpr!
Csoa Gabrio
Manituana – Laboratorio Culturale Autogestito

Collettivo Mai più lager – Mai più Cpr

IL MERCATINO CLANDESTINO – Giovedì 18 febbraio

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "-ΤΟ- 5門 LO SPACCIO POPOLARE AUTOGESTITO DEL GABRIO presenta MERCATINO CLANDESTINO CIBO LOCALE, NATURALE E CONTADINO ...E NON SOLO lt il primo e il terzo giovedì del mese DA CHI PRODUCE A CHI CONSUMA SENZA INTERMEDIARI E SFRUTTAMENTO CSOA GABRIO ZONA SAN PAOLO ANTI- RAZZISTA, RIAPPROPRIAMOCI DELLA DISTRIBUZIONE PRODUZIONE E DEL SISTEMA DI CONTRO MULTINAZIONALI E GDO. saranno adettate le sicurezza per la ridyzlone del contagio covid19. mascherina igatoria, sanifica mani mantieni a distanza y almeno I. Gabrio w"

Lo sappiamo..

San Valentino è passato…

Carnevale è finito…

La primavera è lontana…

e allora, cosa c’è di meglio del Mercatino per tirarvi un po’ su e portarvi a casa tante autoproduzioni sane, senza sfruttamento e soprattutto buonissime??
Giovedì 18/02
Dalle 16 alle 18
CSOA Gabrio
Via Millio 42, lato cortile
Vi aspettiamo!

ps: anche se carnevale è finito, indossate la mascherina!

PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR – 20 febbraio ore 15

Ancora una volta ci troviamo a parlare di celle affollate, di cure mediche non fornite ai detenuti, di reclusi maltrattati e abbandonati al freddo.

I problemi legati al freddo sono una costante nei lunghi inverni del Deportation Camp di corso Brunelleschi.

Chi viene recluso ha con se pochi indumenti, perlopiù inadatti alle temperature invernali e Gepsa, l’ente che si occupa di “fornire i servivi” alle persone recluse nel CPR di Torino, si guarda bene dal fornire sufficienti ricambi.

D’altronde, Gepsa è sempre rimasta coerente con il suo obiettivo, fare cassa sulla vita delle persone detenute.

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LA LOTTA CONTRO LA BUROCRAZIA

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "SABATO6FEBBRAIO 6 FEBBRAIO H.16 VIA MILLIO 42 mdm"

Cosa accade nelle segrete stanze delle istituzioni?

Il linguaggio burocratico e la frammentarietà dei siti web del Comune di Torino non favoriscono certo né la comprensione né la partecipazione alle decisioni sul futuro assetto dei quartieri in cui viviamo.

È proprio nel PRG (Piano Regolatore Generale) infatti che vengono decise le linee guida delle trasformazioni che porteranno poi cementificazione, gentrificazione e cancellazione dei servizi pubblici che abbattono la vivibilità delle città.
Vogliamo creare un’occasione per condividere e comprendere come e perché un PUR (Piano Unitario di Riqualificazione) e una VAS (Valutazione Ambientale Strategica), possono cambiare il volto di interi quartieri e quali siamo gli strumenti, anche amministrativi, per opporvisi.
La Torino Che Vogliamo propone quindi un primo incontro di formazione e alfabetizzazione sugli aspetti amministrativi del Piano Regolatore Generale.
????L’appuntamento è per questo sabato 6 febbraio dalle ore 16 in presenza presso il CSOA Gabrio, via Millio 42, e a distanza tramite la diretta Facebook.
????Ci stiamo inoltre organizzando per garantire anche la partecipazione di chiunque vorrà collegarsi online.

????Porta la mascherina e rispetta il distanziamento.

Black lives matter | 27 giugno 2020, ore 15

Da un mese sono esplose le proteste negli Stati Uniti in seguito all’ennesimo assassinio per mano poliziesca di un uomo afroamericano, George Floyd. “I can’t breathe” , sono state le parole pronunciate più volte da George prima di morire soffocato da un poliziotto, le stesse che disse Eric Garner nel 2014 a New York mentre un agente lo soffocava con il suo corpo, dopo averlo fermato per la vendita di sigarette di contrabbando. La morte di Garner, assieme a quella del diciottenne Michael Brown, ucciso durante un controllo in auto, e all’assoluzione del poliziotto che nel 2012 sparò al diciassettenne Trayvon Martin diedero vita al movimento Black Lives Matter, che oggi agita gli Stati Uniti, in rivolta contro il razzismo e per chiedere giustizia ed equità sociale.

Le lotte negli Stati Uniti sono cresciute grazie ad un grande accumulo di solidarietà e ottengono molte vittorie su campagne specfiche portate avanti a livello locale. L’eco delle proteste negli USA ha mobilitato e in alcuni casi infiammato moltissime piazze in giro per il mondo. In moltissimi e moltissime ci siamo riconosciut* in quel grido, perchè quotidianamente ci sentiamo soffocat* da questo sistema economico, politico e culturale.

Di questo sistema il razzismo è una pratica, un’operazione di violenza sistematica agita su più livelli, dall’uccisione di George Floyd all’esclusione sistematica della popolazione nera dai diritti, dal welfare, dal servizio sanitario, dal sistema di istruzione, dalle abitazioni dignitose, da certi tipi di lavoro. Non è difficile comprendere come le odierne proteste negli Stati Uniti siano una reazione alla violenza generalizzata subita da secoli e non si può pontificare, non senza apparire ridicoli, su quali siano le modalità più lecite di reazione alla violenza.

Anche da noi l’aria è pesante e la pandemia che sembra oggi in via di ridimensionamento ha evidentemente aumentato le disuguaglianze già profonde nella nostra società dove razzismo e sfruttamento sono elementi strutturali. Il grido di George Floyd e i movimenti sociali che hanno raccolto quel grido perchè non cadesse nel silenzio ci mostrano ancora una volta che auto-organizzazione e lotta sono gli unici strumenti per continuare a respirare.

La solidarietà è l’arma che abbiamo a disposizione e dobbiamo praticarla incrociando e sostenendo le lotte per scardinare razzismo e sfruttamento. Alle nostre frontiere, nel mar Mediterraneo si continua a morire annegati dalle mani dell’Europa, un olocausto taciuto di centinaia di migliaia di uomini e donne che muoiono nell’indifferenza. Nei campi migliaia di braccianti ricevono paghe da fame, costrett* a dormire in baracche di fortuna e la sanatoria di inizio estate del Governo sarà ancora una volta un provvedimento di emergenza e assolutamente insufficiente. Molte persone saranno costrette a continuare a vivere in  condizione di clandestinità: ricattabili all’estremo per lavorare, espellibili se finiscono tra gli ingranaggi infernali dei CPR (i Centri di Permanenza per i Rimpatri). In questi centri le condizioni di vita sono terribili e le proteste di chi è rinchius* praticamente continue, anche se circondate da indifferenza. L’accoglienza continua a essere argomento da campagna elettorale o affare su cui provare a lucrare, tutto ovviamente sulla vita delle persone. Razzismo, sessismo e fascismo godono di ampia legittimazione nel cosiddetto dibattito pubblico, che tra l’altro ha anche decisamente dimostrato (casomai ce ne fosse stato bisogno) come l’Italia abbia qualche ingombrante problema di rimozione del suo neanche troppo lontano passato coloniale.

Razzismo e sfruttamento sono la normalità di questo sistema alla quale non vogliamo tornare. Diciamolo chiaramente organizzandoci nelle lotte e diffondendo la solidarietà!

 

 

Ci vediamo sabato in piazza Castello!  

UNA LUCE PER FAISAL – UNA LUCE PER I DETENUTI E LE DETENUTE DEI CPR

Lunedì 8 luglio 2019 al mattino viene ritrovato all’interno dell’infermeria del CPR di corso Brunelleschi a Torino, il corpo senza vita di Faisal Hossein, 32 anni originario del Bangladesh, morto nella giornata di domenica. Continua la lettura di UNA LUCE PER FAISAL – UNA LUCE PER I DETENUTI E LE DETENUTE DEI CPR