Anche quest’anno l’8 marzo, in tutto il mondo, sarà sciopero femminista e transfemminista per protestare contro tutte le forme di violenza di genere: dalla disparità salariale, alle difficoltà imposte alla libertà riproduttiva, a sessismo, omofobia e razzismo. Viviamo in un paese dove, ancora oggi, la maggior parte dei ginecologi sono obbiettori di coscienza e dove i femminicidi, da inizio 2021, sono già 13; non contando gli abusi e le molestie così come le violenze che spesso vengono taciute.
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NON UNA DI MENO LANCIA LO SCIOPERO DELL’8 MARZO
8 marzo 2021: Sciopero globale femminista e transfemminista. Essenziale è il nostro sciopero, essenziale è la nostra lotta!
Qui l’appello sul nostro blog: https://nonunadimeno.wordpress.com/…/non-una-di-meno…/
Negli ultimi anni abbiamo vissuto lo sciopero femminista e transfemminista globale come una manifestazione di forza, il grido di chi non accetta di essere vittima della violenza maschile e di genere. Abbiamo riempito le piazze e le strade di tutto il mondo con i nostri corpi e il nostro desiderio di essere vive e libere, abbiamo sfidato la difficoltà di scioperare causata dalla precarietà, dall’isolamento, dal razzismo istituzionale, abbiamo dimostrato che non esiste produzione di ricchezza senza il nostro lavoro quotidiano di cura e riproduzione della vita, abbiamo affermato che non siamo più disposte a subirlo in condizioni di sfruttamento e oppressione.
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GEPSA E FORZE DELL’ORDINE RESPINGONO LA SOLIDARIETÀ
Al Cpr ancora menzogne su menzogne e ingiustizie su ingiustizie
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GLI SPAZI LIBERI LI FANNO LE DONNE CHE LI ATTRAVERSANO
Vogliamo esprimerci sulla vicenda riguardante Alessandro Luna, uno degli animatori della rivista studentesca Scomodo, che sul proprio profilo instagram ha stilato una “classifica” di alcuni centri sociali italiani mediante un criterio sessista e prevaricante. In quanto compagne e compagni del Csoa Gabrio ci schieriamo contro ogni tipo di pratica che vada ad intaccare i percorsi che costruiamo con fatica e amore ogni giorno: percorsi di lotta, incluedenti, orizzontali, attraversabili, antisessisti e safe.

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NO BUSINESS SULLA SALUTE!
Questa mattina siamo entrat* al cantiere Lancia per denunciare l’ennesima speculazione sulla salute.
In un momento come questo in cui è evidente la mancanza di strutturare pubbliche, risulta ancora più grave aprire un RSA privata .
Tra le tante criticità nascoste della nostra società che l’emergenza Covid ha Continua la lettura di NO BUSINESS SULLA SALUTE!
LA PANDEMIA VISTA DAI GHETTI DELL’AGROALIMENTARE: STRUMENTALIZZAZIONI, ABBANDONO E RESISTENZE
A Saluzzo la stagione è quasi finita. Rimangono da raccogliere ancora le ultime mele invernali. I lavoratori, così come sono arrivati, se ne sono andati. Da dove fossero venuti, dove siano stati in questi mesi e dove siano andati ora rimane un mistero. Mirtilli, pesche, mele e kiwi sono arrivate dai campi agli scaffali dei supermercati senza alcuna differenza di prezzo rispetto agli anni precedenti, e questo è quanto basta sapere. Proviamo qui invece a dare risposta ad alcune domande, per scoprire chi e come, nonostante una pandemia, abbia raccolto la frutta.
Pandemia e riduzione del diritto salute le responsabilità della politica e delle speculazioni
Siamo in piazza Castello per ribadire che nessuno deve rimanere indietro a causa della pandemia. Per rivendicare reddito, salute e istruzione per tutti e tutte.
Nonostante l’impressionante dispositivo messo in campo dalla questura, manifestare rimane un diritto.
IL LUPO VESTITO DA AGNELLO
L’ipocrisia delle modifiche al Decreto Sicurezza in un’Europa che si fa sempre più fortezza
In questi giorni, quotidiani e telegiornali hanno aperto con alcuni titoloni sull'”abolizione” dell’odioso Decreto Salvini. I leader del centro sinistra si sono lanciati in annunci trionfali, intonando inni al ritorno ad un Italia più accogliente ed umana.
L’ipocirsia o l’ingenuità di chi canta vittoria davanti a così tanta pochezza, fingendo di non essere a conoscenza della linea sempre più dura e disumana che adoterrà l’Unione Europea in tema di gestione dei flussi migratori e di controllo dei confini non ci sorprende e manifesta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto le decisioni istituzionali in materia di migrazioni siano inscindibili da un razzismo dilagante sempre più discriminatorio.
Non siamo mica gli americani, noi sì che possiamo sparare agli africani.
Presidio Piazza Castello – 2 giugno 2020
Oggi siamo andat* in piazza Castello, davanti al palazzo della regione, per lanciare un primo segnale.
Insieme a noi molte delle persone che hanno partecipato alle Assemblee di Quartiere, fin dalle due e mezza in piazza sotto il sole, hanno portato vivacità e determinazione al presidio come poch* altr*.
Gli inviti all’unità solo un insulto quando si scarica il cento per cento dei costi della crisi sempre e solo su lavoratrici e lavoratori, studenti/esse e disoccupati/e, senza toccare e anzi rimpinguando le casse di chi possiede già gran parte della ricchezza.
Non staremo in silenzio. Continua la lettura di Presidio Piazza Castello – 2 giugno 2020