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Presidio Antirazzista – Le arance fanno bene? Sì ma non a tutti!

Contro il razzismo e contro la schiavitù! Presidio coordinamento antirazzista - Rosarno

Quelli che i politicanti di destra e sinistra e media dei potenti chiamano “clandestini” e designano come causa di tutti i mali sono esseri umani costretti, dalla situazione internazionale, dalle pratiche criminali delle multinazionali e dalle politiche neo coloniali dei paesi ricchi nei sud del mondo, alasciare le proprie terre per cercare una vita migliore.

Quelli che chiamano “clandestini” sono esseri umani costretti dalle leggi, fatte dagli stessi politicanti di destra e sinistra, a rimanere irregolari, “senza documenti” e quindi senza-diritti, per fornire mano d’opera a basso costo, sfruttabile a volontà (ed espellibile al primo cenno di protesta) in una economia intenzionalmente costruita sulla schiavitù, sul non rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza.
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SAB 23 GEN 10 – MANIFESTAZIONE NO TAV NO SONDAGGI

 

Ancora una volta sono
arrivati di notte a militarizzare la valle per piantare una trivella.
Botte a parte, è il copione del 2005.
E la risposta popolare è stata pronta e ferma. Come allora.
In questi giorni la valle di Susa,
Sangone, Area Torinese e il movimento No Tav stanno subendo una serie
di attacchi orchestrati dai promotori del Tav Torino-Lione. Di fronte
al tentativo di piazzare le trivelle per cominciare i sondaggi (ne sono
previsti circa 90 in tutto il territorio che va da SettimoT.se a
Chiomonte) tante persone si sono mobilitate in queste settimane.

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Ennesima sveglia precoce stamattina per i no tav – 20 gennaio 10

Ennesima sveglia precoce stamattina per i no tav

Alle 5 circa inizia a girare
la notizia di una trivella posizionata alla stazione di Condove e scortata,
come al solito da centinaia di agenti. Inizia l’afflusso delle persone e si
creano due postazioni di manifestanti ai due lati della stazione di condove; in
mezzo solo poliziotti che dopo un po’ impediscono anche di andare a prendere il
treno a chiunque.Un tentativo di forzare il blocco viene respinto a spintoni e
qualche manifestante cade a terra.
Per tutta la mattina affluisce gente che va
e che viene, molti devono andare a lavorare e ripassano in pausa pranzo. Continua la lettura di Ennesima sveglia precoce stamattina per i no tav – 20 gennaio 10

Solidarietà al Csoa Zapata e adesioni

 

Per adesioni: zapata@dirittinrete.org
Pubblichiamo l’appello del csoa Zapata sul grave episodio di violenza che li ha visti testimoni.

Domenica sera a Genova è successa una tragedia,
un giovane ragazzo cileno, Stefano Eduardo, è morto accoltellato, probabilmente
da un coetaneo nel quartiere di Sampierdarena. Il contesto in cui è maturata la tragedia è
ancora molto incerto. Continua la lettura di Solidarietà al Csoa Zapata e adesioni

Reclaim Power!


Dopo gli scontri della notte e in attesa del corteo del Blue Block : Reportage 15-12-09.mp3

 



Prosegue la
corrispondenza audio da Copenhagen. Oggi si è svolto un corteo che si è
spinto fino al Bella Center, dentro al quale da giorni i delegati delle
ong, rappresentazione della società civile proveniente di tutto il
mondo, 

 

 

provavano
nell’arduo compito di sensibilizzare i rappresentanti politici dei
governi sugli effetti dei cambiamenti climitaci. Il movimento ha
tentato di costruire uno spazio pubblico di discussione in cui le
istanze degli attivisti che hanno occupato le strade della capitale
danese potessero incontrare le delegazioni che insoddisfatte
dell’andamento della conferenza avevano simbolicamente abbandonato i
banchi delle sale del Bella Center. La polizia ha a lungo tentato con
violenza, utilizzando manganelli e spray al peperoncino di impedire
alla manifestazione di avvicinarsi al centro congressi, ma la
teterminazione del corteo (Blocco Blu) è stata tale per cui l’incontro
è riuscito a tradursi nell’ “assemblea dei popoli”.

Sistem change not climate change

http://www.youtube.com/watch?v=_qOVRITyD6I
Ecco un bel riassunto di cosa facciamo a ventitre ore no-stop di auto dall’italia. 
Oggi andiamo ad assediare un ministero.

Come come? Esatto, andiamo ad assediare un ministero. Copenhagen ci regala un’altra giornata plumbea e senza pioggia, fredda. Il gancio è alle undici in piazza Israel, la stessa piazza dove cominciò nel 2005 la mayday della capitale danese. Arrivando si vedono le camionette della politi, gli agenti con le pettorine hanno già circondato la piazza vuota. Continua la lettura di Sistem change not climate change

Clown Army, Samba Band e pratiche di movimento…

http://www.youtube.com/watch?v=IZsIZa1Oiig

La Clandestine Insurgent Rebel Clown Army (CIRCA), nasce a Londra in occasione
del Forum Sociale Europeo del 2004 dal Laboratory of Insurrectionary
Imagination. La Clown Army intende innestarsi sulle narrazioni quotidiane della
città in occasioni quali manifestazioni politiche ed eventi di
rilevanza internazionale, sviluppando il filone della comunicazione-guerriglia (o guerriglia semiotica o ancora semiotic art). Il gruppo, con le sue azioni, non veicola direttamente significati
politici ma cerca di attaccare i momenti estetici dell’esercizio del
potere attraverso associ-azioni ridicole. Lo stesso nome, esercito dei clown ribelli, è un associazione che ha del ridicolo: un
vero e proprio esercito di clown si muove per la città praticando
azioni dirette di attivismo non violento.

Ascolta l’audio completo: Clown Army.mp3 Continua la lettura di Clown Army, Samba Band e pratiche di movimento…

Quel che si scorda sui centri sociali*

Gentile
Direttore, dopo
aver seguito con attenzione nelle scorse settimane il dibattito sui
centri sociali ospitato sulle pagine del Suo giornale, ritengo
opportuno introdurre alcune riflessioni che mi sembra non siano state
dovutamente approfondite.

Innanzitutto,
voglio chiarire che non mi interessa qui parlare degli scenari che
potrebbero verificarsi in caso gli attori istituzionali oggi in gioco
decidessero di concretizzare i proclami roboanti con i quali stanno
caratterizzando la campagna sui possibili sgomberi degli spazi
sociali; al contrario mi interessa affermare che il fenomeno centri
sociali non è e non può essere ridotto ad una mera questione di
ordine pubblico.
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