A distanza di pochi giorni ci troviamo a scrivere nuovamente un comunicato di solidarietà verso due realtà di Lotta.
La scure della repressione questa volta si è abbattuta sui vertici nazionali dei sindacati di base SI COBAS e USB, l’accusa è la stessa mossa alle compagne ed ai compagni di Askatasuna e Neruda, ovvero Associazione a Delinquere.
Ancora una volta l’ipertrofica macchina repressiva statale ha mosso i suoi ingranaggi locali, anch’essi smisuratamente allenati, per attaccare un’esperienza di Lotta e Autogestione cittadina.
Da una serie di telefonate ricevute da dentro il Cpr, apprendiamo che tutte le 35 persone detenute in una delle aree del centro sono entrate in sciopero della famea partire da questo lunedì. Hanno rifiutato pranzo e cena e intendono continuare:
“Qua è un disastro. Qua succede un macello perché la gente non mangia e beve e continuerà così finché non ci sarà una soluzione.”
➡️ Ci troviamo di fronte alla più grande crisi idrica degli ultimi settant’anni: gli incendi si moltiplicano ogni giorno e le temperature si alzano esponenzialmente, provocando danni irreparabili ed irreversibili al pianeta. Nonostante ciò la preoccupazione maggiore sembra essere quella di silenziare gli spazi che si occupano di consapevolizzare e lottare per ciò che sta accadendo. Continua la lettura di BASTA SGOMBERI! Solidarietà all3 compagn3 che resistono!→
Ieri, 29 Giugno, abbiamo partecipato all’assemblea cittadina su Acqua e siccità lanciata dal Laboratorio Culturale Autogestito Manituana, tenutasi sulle rive del Po.
Un’assemblea viva e carica di energie, che strideva fortemente con lo scenario circostante, segnato dal più grande fiume cittadino ridotto di quasi la metà della sua portata. Continua la lettura di Cambiamo il sistema non il clima→
La guerra di invasione di Putin continua: in Ucraina questo significa in primo luogo morte e distruzione. Nel resto d’Europa le sue conseguenze, economiche ed ambientali, si vanno a sommare alle disastrose condizioni in cui il sistema economico-politico neoliberale ci obbliga a vivere.
È di qualche giorno fa la notizia delle misure cautelari applicate nei confronti di alcuni poliziotti e funzionari della questura di corso Verona. All’interno dell’ufficio immigrazione della questura venivano chiesti favori in cambio di permessi di soggiorno o dell’accelerazione di pratiche. La maggior parte delle volte venivano chiesti soldi, ma è stato riportato almeno un caso in cui sono state richieste prestazioni sessuali.
Domenica 19 Giugno ci siamo trovatx contante realtà torinesi sotto le mura del cpr di Corso Brunelleschi, prima di partire in corteo per le strade del quartiere San Paolo e Cenisia, per ribadire che questi Lager vanno chiusi e per ricordare con rabbia tutte le morti di cui quei luoghi e chi li legittima sono colpevoli.