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Venerdì 15 ottobre con Lucio Villani e SupportoLegale

Con il collettivo SupportoLegale e il fumettista Lucio Villani

📚dalle ore 18:30 presentazione di
Nessun Rimorso
Vent’anni dopo il G8 di Genova: un’antologia di storie a fumetti, scritti e illustrazioni.

Un’antologia di storie a fumetti, di scritti e di illustrazioni ripercorre gli eventi di quei giorni drammatici, attraverso le testimonianze di chi c’era e le riflessioni di chi ne ha saputo in seguito.

🎞Dalle 21:00 proiezione di
In Campo Nemico

A distanza di 3 anni dai giorni del G8 di Genova Indymedia, network di informazione indipendente internazionale, riceve una drammatica richiesta di aiuto: 25 manifestanti sono accusati di devastazione e saccheggio e rischiano molti anni di carcere.
Nasce così SupportoLegale che in poche settimane diventerà uno dei principali attori nella complicata storia dei processi relativi al G8.

Di Tutti i colori. Un bambino di nome Carlo Giuliani

👉16 ottobre 2021
@CSOA Gabrio
🕠ore 17 e 30

Gianluca Staderini presenta il libro
“Di tutti i colori. Un bambino di nome Carlo Giuliani” insieme ad Elena Giuliani.
Modera Cristiano Armati.

IL LIBRO: Di tutti i colori. È quello che fa un bambino, sempre e comunque. Anche quando qualcuno, credendosi il padrone del mondo, pretende di condannare al silenzio chi, invece, ha mille avventure da vivere e mille storie da raccontare. Cose belle e divertenti che, a poco a poco, finiscono per rimpiazzare il bianco del silenzio con le voci di tanti amici: gli animali, i compagni di gioco e una sorellina a cui il protagonista di questo libro vuole tanto bene. Lui è un bambino speciale ed è nel cuore di chiunque sia capace di sognare un mondo più bello. Il suo nome è Carlo Giuliani.

La Bataille de la Plaine – Proiezione e dibattito con il Collettivo video Primitivi di Marsiglia e Francesco Migliaccio

Il Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio è felice di invitarvi alla proiezione di “La Bataille de la plaine” (FRA – 2020 – 70′) per la regia di Sandra Ach, Nicolas Burlaud e Thomas Hakenholz

La violenza delle riqualificazioni urbane.

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Intessere Rivoluzioni Fest

Intessere rivoluzioni è una tre giorni di dibattiti, presentazioni, workshop, musica e teatro.

“Intessere rivoluzioni“ perché crediamo che il nostro ruolo sia quello di rappresentare la parte attiva e critica nei confronti del sistema produttivo, riproduttivo e repressivo capitalista. Per questo crediamo che le diverse Resistenze non possano rimanere isolate, ma debbano unirsi e contaminarsi, così da diventare motrici di un radicale cambiamento della società.

Il ruolo di guida politica non ci compete, né ci piace. A questo preferiamo intrecciare le molteplici istanze resistenti affinché siano comprensibili all’esterno e possano essere fatte proprie da tutt*. L’obiettivo che ci poniamo con questo festival è quello di essere contenitore, una narrazione intersezionale e trasversale che unisce i temi delle frontiere, della cura e salute, dell’economia ed ecologia.

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ASSEMBLEA INDETTA DAL COLLETTIVO DI FABBRICA DEI LAVORATORI GKN

#insorgiamo

Invitiamo tutti e tutte a partecipare alla chiamata dei lavoratori e delle lavoratrici della GKN di Firenze per costruire assieme percorsi comuni di lotta contro licenziamenti e repressione.
Per rafforzare ed estendere anche a Torino la resistenza contro il nemico di classe, appoggiando la chiamata all’insorgenza.

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FEMME – UNA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA A CURA DI CSOA GABRIO E DEL COLLETTIVO ARTISTICO STASIS ❖

► 8 Luglio, 15 Luglio e 22 Luglio @ CSOA GABRIO & STASIS LAB

Il problema della riproduzione è stato tradizionalmente slegato dalla produzione capitalista per essere, più recentemente, posto al centro di un ripensamento complessivo del lavoro che parta dal riconoscimento del suo ruolo economico e sociale per sottolinearne l’importanza e pretenderne la dignità.

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11° Compleanno PPDDN

la Palestra Popolare Dante Di Nanni è finalmente pronta (e super felice) di invitarvi a festeggiare insieme i suoi 10anni+1!

Non avendo potuto festeggiare l’anno scorso come avremmo voluto (e per ovvi motivi), abbiamo deciso di farlo quest’anno e di farlo in grande.

Il party avrà inizio giovedì 24 giugno con un CENEFIT special edition che partirà dal tardo pomeriggio, ore 17.30, con ben 3 workshop: graffiti, serigrafia e twerking (outfit consigliato: pantaloncino corto)!

Ripartiamo dalla pratica per riprenderci i nostri corpi e gli spazi e per rimetterli subito in gioco! 

A seguire cena benefit palestra: cous-cous e tiramisù!

Seguirà il venerdì 25 giugno una giornata di sport popolare al Parco Mennea (borgata polo nord), per riprenderci gli spazi pubblici e denunciare le speculazioni che sono state fatte e continuano a essere proposte nei quartieri in nome di maxi eventi sportivi che non lasciano nulla agli/alle abitanti, che anzi vengono derubati dei loro spazi, e servono solo ad arricchire i soliti noti (lo abbiamo visto con le olimpiadi del 2006, e non vogliamo rivederlo con le universiadi!).

Ci troviamo alle 17.30, con birrette musica e presa bene, per organizzare le squadre e giocare insieme a pallacanestro, volley, ping-pong e per una battaglia di gavettoni (porta l’arma ad acqua che vuoi trovare!).

Infine, concluderemo Sabato 26 giugno con l’immancabile festa in piscina al CSOA Gabrio! dalle 15.30 piscina, mojito, pane e panelle, distro e tanta musica live dalle 18

Saranno con noi i Mefisto Brass, The Blacklava, The Malvos e John Bringwolves.

Palestra Popolare Dante Di Nanni                     

Da oltre 10 anni SEMPRE DALLA STESSA PARTE

PEDALATA ANTIRAZZISTA – 18 GIUGNO 2021

🚴‍♀️PORTA LA BICICLETTA – ODIA IL RAZZISMO🚴‍♂️

📆Venerdì 18 Giugno
⏰Ore 17:30
📍 Partenzada Corso Verona angolo Corso Brescia

✊Attraversiamo le strade di Torino per denunciare le responsabilità di chi ogni giorno agisce discriminazioni.

Le frontiere non sono solo quei limiti immaginari che separano uno stato dall’altro e che vengono percorsi da persone con o senza documenti ogni giorno. Sono soprattutto quei luoghi dove emerge chiaramente il razzismo istituzionale, quei luoghi che diventano brutalmente discriminatori solo per alcun*.
I CPR, gli hotspot, gli uffici della prefettura per il rinnovo dei documenti, le forze dell’ordine, i decreti sicurezza, le sanatorie farsa sono a tutti gli effetti gli ingranaggi di un sistema razzista che mira, in maniera per nulla nascosta, ad ostacolare e mettere in pericolo la vita delle persone migranti e immigrate che con la pandemia stanno subendo un peggioramento evidente alle già pesanti discriminazioni esistenti.

🔴STOP AL RICATTO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO
I tempi di rinnovo e rilascio dei permessi di soggiorno non vengono mai rispettati dall’ufficio delle prefettura per il rinnovo dei documenti. I termini di 30 giorni dichiarati dalla Questura si trasformano in mesi di attesa per i richiedenti che spesso sono da anni all’interno di questo labirinto burocratico.

🔴STOP ALLA DISCRIMINAZIONE DEI GENERE
Le donne migranti si trovano in una posizione di particolare vulnerabilità e ricattabilità dovuta alla mancanza di possibilità lavorative che vada oltre il lavoro di cura e il lavoro sessuale. Lavori in nero, sottopagati, che non consentono di accedere ad alcuna tutela, e spesso espongono queste donne a violenze e forme di sfruttamento continue che non possono denunciare se non rischiando di perdere il lavoro o di finire in un CPR se sprovviste di documenti.

🔴SANATORIA 2020, UN FALLIMENTO ANNUNCIATO.
Sono state evase meno del 10% di tutte le richieste presentate. Le prefetture sembrano bloccate, la documentazione richiesta, tutt’altro che semplificatrice, complica l’accesso a questa procedura e nell’attesa di convocazione tanti lavoratori e lavoratrici continuano a subire il ricatto e lo sfruttamento del lavoro nero.

🔴CHIUDERE TUTTI I CPR, SUBITO.
Nei CPR si continua a morire. Poco più di due settimane fa, Moussa Balde, un ragazzo guineano di 23 anni, è morto mentre era recluso al CPR di Torino. Questa morte si aggiunge alle altre cinque avvenute tra giugno 2019 e dicembre 2020.
Le condizioni di vita nei CPR, già precarie prima della pandemia – sovraffollamento, condizioni igieniche precarie, cibo scadente, violenze e abusi da parte della polizia – hanno subito un ulteriore peggioramento durante il lockdown con un aumento della repressione come “rimedio” al rischio di contagi. I reclusi sono stati trattenuti dentro questi lager nonostante le frontiere fossero chiuse e i rimpatri non potevano essere effettuati.