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Uniamoci per un diritto all’abitare che sia accessibile a tuttə!

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Sabato mattina siamo statə nei pressi del mercato di Porta Palazzo, davanti a due delle tante strutture simbolo della studentificazione e della turistificazione della nostra città, per denunciare quelle politiche di trasformazione del tessuto urbano che a Torino, come in molte altre città, contribuiscono a rendere impossibile trovare degli affitti ad un costo accessibile per la maggior parte della popolazione.

👉 Organizziamoci per lottare insieme per il diritto all’abitare

👉 Resta aggiorntatə sulle prossime iniziative e segui le pagine di Prendocasa Torino, Potere al Popolo Torino, Csoa Gabrio, Manituana – laboratorio culturale autogestito

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ILLEGAL VERNISSAGE VOL III

🔴 VENERDì 3 DICEMBRE
⏰dalle ore 16

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ILLEGAL VERNISSAGE VOLUME III

VI aspetta un allestimento anticonformista in un contesto di lotta, resistenza, autoproduzione, autogestione, condivisione dei saperi & partecipazione.

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La Bataille de la Plaine – Proiezione e dibattito con il Collettivo video Primitivi di Marsiglia e Francesco Migliaccio

Il Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio è felice di invitarvi alla proiezione di “La Bataille de la plaine” (FRA – 2020 – 70′) per la regia di Sandra Ach, Nicolas Burlaud e Thomas Hakenholz

La violenza delle riqualificazioni urbane.

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1 maggio 2021 – SUL PNRR DECIDIAMO NOI! Reddito Salute Documenti Transizione ecologica

Potrebbe essere un'immagine raffigurante in piedi

Alla fine sapevamo tuttə che il 1 maggio sarebbe finito così: CGIL-CISL-UIL chiusi in un palazzo con la Sindaca e il Presidente di Regione a tener discorsi di circostanza proiettati da un maxischermo nel centro città, davanti a cui burocrati e funzionari sindacali prezzolati fanno le comparse di una democrazia sindacale da anni morta e sepolta sotto tonnellate di concertazioni, di contratti nazionali e di accordi sottoscritti a ribasso sulla pelle di lavoratrici e lavoratori.
D’altronde era stato lo stesso leader di CGIL, Maurizio Landini, a definire di “alto profilo” il discorso di insediamento del Presidente del Consiglio Mario Draghi e a dichiarare in un’intervista al quotidiano ‘la Repubblica’ che “con Draghi possiamo far uscire l’Italia dalla precarietà del lavoro”. I sindacati confederali lontani anni luce dai bisogni di chi lavora (o non lavora) e complici assertivi di questo o quel governo non sono certo una novità di oggi.
La misura è però veramente colma. Il Governa Draghi è la massima espressione politica della difesa di privilegi, del favoreggiamento di grandi imprenditori e dell’ingiustizia sociale su cui si basa la supposta democrazia nel nostro Paese. Un governo che mette insieme tutti, dalla Lega al Partito Democratico a Forza Italia passando per il Movimento 5Stelle, tutti alla corte del banchiere Draghi, con una spartizione certosina dei fondi (290 miliardi di euro) del Piano Nazionale di Ricostruzione e Resilienza e dei ministeri: i tecnici dove si spende, i politici dove si chiacchiera.
Un governo della crisi, un governo prodotto perfetto della fase in cui viviamo. La fase della ‘sindemia’, dove la nostra salute e le nostre vite non sono attaccate solo da un virus, ma sono messe a rischio da un intreccio di fattori biologici e sociali sfavorevoli, dati da decenni di politiche classiste che penalizzano la vita dei settori popolari della società. Da solo questo virus non sarebbe stato in grado di produrre tanti danni alla salute umana se non avesse attaccato popolazioni alle prese con un ambiente inquinato e nocivo, cattiva alimentazione, elevata incidenza di malattie croniche e condizioni sociali di povertà generalizzata e diffusa.

Ecco perché anche quest’anno, ancora una volta e una volta in più il nostro 1 maggio non può che essere nelle strade, lontano e contro i palazzi del potere, per prenderci reddito, diritto alla salute, dignità, per prenderci quanto è nostro di diritto e che ci viene sottratto sempre più.

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