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Venerdì 9 marzo – Presentazione del libro “L’ho sempre saputo” di Barbara Balzerani

CSOA GABRIO – VIA MILLIO 42
Presentazione del libro “L’ho sempre saputo” di Barbara Balzerani – Edizioni Deriveapprodi

ore 19 Apericena
ore 21 Presentazione con l’autrice

L’incontro di due donne nella cella di un carcere. Le due sponde del Mediterraneo a distinguerne il destino, e non solo per il diverso colore della pelle. Una sconta un tentativo armato di comunismo, l’altra la fuga impossibile dalla miseria. A legarle il racconto del viaggio di una figlia non ancora nata lungo le tracce del cammino umano che ha portato le due donne a condividere le quattro mura di quella cella. Con squarci di memoria visionaria le due donne ripercorrono gli inganni della «civiltà dei bianchi», imposta come superiore con la spada, la croce e il mercato. Decantato «modello unico» per ogni latitudine e tradizione del globo. Una critica radicale dell’esistente di centinaia di milioni di persone soggiogato dalle regole di un sistema economico sempre più insensato e produttore di una guerra globale permanente.

Sull’articolo della Stampa: di fake news, fango e “giornalismo” di regime

Non siamo soliti calarci sotto i riflettori, non ci piace e un po’ ci infastidiscono le luci negli occhi, blu o gialle che siano e le telecamere troppo invadenti, ma vogliamo provare a entrare nel tritacarne mediatico che si è scatenato in questi giorni intorno alla maestra che ha urlato la sua incazzatura in occasione del corteo antifascista a Torino di 8 giorni fa. Lo facciamo innanzitutto per provare a demistificare e a spazzare via un po’ dell’odore nauseabondo che il livello raggiunto dal dibattito mass mediatico ci obbliga a respirare, e poi perchè il Centro Sociale e la Palestra Popolare vengono qua e là tirati in ballo.

Il dato rilevante di quella serata era che diverse centinaia di persone erano in piazza contro la propaganda razzista e xenofoba di Casa Pound, una mobilitazione che coinvolgeva giovani e meno giovani che in modo auto organizzato si erano riuniti per affermare un concetto semplice: nella nostra città non saranno mai benvenuti i neo-fascisti. Una piazza antifascista che consapevolmente si opponeva all’ennesimo evento in cui si offriva uno spazio di ribalta e una legittimazione a un gruppo di fascisti responsabile nel paese di molte aggressioni (152 negli ultimi tre anni) nei confronti di immigrati, attivisti e attiviste dei movimenti sociali e dei collettivi. In-Utili profeti della guerra tra poveri. Sulla serata tante parole e troppe idiozie sono già state sparse al vento; per quello che ci riguarda si è trattata di una buona e giusta serata antifascista, antirazzista e antisessista, necessaria in un paese dove ci si dichiara sconvolti di fronte allo stragista di Macerata, ma si legittimano i neo-fascisti e si veicola il razzismo come facile arma di distrazione di massa utile al sistema politico meschino e corrotto che ci governa, reale responsabile di precarietà, malessere e disagio sociale.

Capita però che durante il corteo, lontano dalle bombe carta che suggeriamo agli inquirenti contenevano chiodi di garofano, una maestra decida di esternare la sua rabbia Continua la lettura di Sull’articolo della Stampa: di fake news, fango e “giornalismo” di regime

Sugli arresti all’Ex MOI – Comunicato dei solidali

“Altro che bloccato, il progetto prosegue”. Questa è una delle dichiarazioni dell’Assessora Schellino che questa mattina abbiamo letto pubblicata sul quotidiano la Stampa, all’interno dell’ennesimo articolo del solito Federico Genta dedicato al progetto di ‘sgombero soft’ delle palazzine olimpiche ideato da Compagnia San Paolo.
Probabilmente l’Assessora rilasciando ieri queste dichiarazioni era già in qualche modo informata di quanto sarebbe successo nella mattinata di oggi, quando la Questura di Torino ha arrestato 3 occupanti del MOI che insieme a molti altri si erano resi protagonisti delle proteste contro il progetto di sgombero con alcune iniziative all’ufficio del Project Management di Compagnia San Paolo.
Nel dicembre scorso, molti occupanti del MOI avevano simbolicamente sgomberato l’ufficio poco distante dall’occupazione portandone in strada gli arredi, e chiedendo e ottenendo che quella sede fosse spostata altrove.
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Sabato 24 febbraio – Antinazi Carnival Party 2018

Palestra Popolare Dante Di Nanni e Dynamo Dora Rugby presentano:

Antinazi Carnival Party 2018

Dalle 16 alle 19.30 allenamenti in maschera TRAVISTATI E TRAVESTITI: si inizia subito con un bel riscaldamento per far viaggiare le braccia con la Boxe e ad avvinghiarsi con l’MMA. Si continua poi con gesti tecnici sulla parete della Palestra e con una serie di Mischie e Touche direttamente dai campi di Rugby. Per concludere un po’ di defaticamento acrobatico con un sessione di Acroyoga.

Dalle 20.30 Cena Benefit Dynamo Dora, i migliori Chef del panorama Rugbistico Italiano vi delizierano con una cena da sballo.

Il menu fisso a 10€ è in fase di definizione ma sarà dall’ Antipasto al Dolce con opzione Veg. Per la cena è gradita la prenotazione al numero 3299342066.

Dopo cena danze&karaoke fino a tarda notte.

No Nazi in our Town!

Venerdì 23 febbraio – Proiezione di “Binxet – Sotto il confine”

VENERDI 23 FEBBRAIO 2018
CSOA Gabrio – Via Millio 42

Proiezione di

“Binxêt – Sotto il confine”, il film-documentario di Luigi D’Alife con la voce di Elio Germano

Un appuntamento per informarsi rispetto all’aggressione turca contro Afrin e la rivoluzione della Siria del Nord

• Dalle 19 – Apericena BENEFIT in sostegno alla popolazione di Afrin
• Ore 21:00 – Proiezione di Binxêt – Sotto il confine (2017 – 94′)
A seguire

DIBATTITO con il regista Luigi D’Alife ed alcuni ex-combattenti italiani dello YPG

INGRESSO AD OFFERTA LIBERA
Benefit a sostegno della popolazione di Afrin

#DefendAfrin

http://www.binxetsottoilconfine.net/

https://www.facebook.com/binxetsottoilconfine/

Domenica 11 febbraio – Corteo di sostegno alla resistenza di Afrin

Piazza Carlo Felice h 14

Da ormai diversi giorni una città siriana, Afrin, si trova sotto i bombardamenti dell’aviazione turca assieme alle campagne circostanti, con esiti umanitari e sanitari disastrosi. Centinaia tra morti e feriti, case e distrutte, persino i campi profughi e le loro strutture sanitarie bombardati. Quel che è peggio è che l’offensiva portata avanti dalla Turchia utilizza milizie di jihadisti siriani simili a quelli dell’Isis (appartenenti ad Al-Qaeda o a gruppi analoghi), ed è rivolta contro un cantone che aderisce alla Federazione Democratica della Siria del Nord, l’unica esperienza di pace, femminismo e autogoverno uscita dall’orrore siriani di sette anni di guerra civile.

Non solo: la popolazione di Afrin, assieme a quelle di Kobane e di altre zone del Rojava (il Kurdistan siriano) ha lottato duramente contro l’Isis in questi ultimi tre anni, decretandone la sconfitta totale in Siria. Di Afrin era la combattente delle Unità di protezione delle donne – Ypj che nel 2014 si sacrificò per uccidere i miliziani dell’Isis che occupavano la collina Mishtenur, a Kobane. Di Afrin sono migliaia di giovani e meno giovani, donne e uomini, curdi, arabi, ezidi e cristiani che hanno combattuto l’Isis a Gre Spi, Manbij, Tabqa, Raqqa e Deir El Zor, decretandone la sconfitta anche nell’interesse delle popolazioni europee più volte attaccate da quell’organizzazione nelle loro metropoli.

La Turchia agisce contro Afrin perché il suo governo è un governo islamista, e lo stato stesso è presieduto da un islamista, il sanguinario e brutale Tayyp Erdogan. Erdogan non può tollerare di avere un cantone femminista, socialista e democratico a ridosso dei suoi confini: pur essendo un fazzoletto di terra, grande un terzo della provincia di Torino, potrebbe ispirare idee di apertura e cambiamento anche in Turchia! Ciò che aggrava la situazione è che i carri armati e gli aerei turchi, così come i jihadisti che ne costituiscono la fantera, agiscono per conto dell’alleanza Nato di cui fa parte anche l’Italia e con armi molto spesso italiane.

L’esperienza rivoluzionaria di Afrin è sotto attacco e assedio da parte di tutto e tutti, dagli islamisti jihadisti alla Turchia, dagli Stati Uniti che cinicamente stanno a guardare dopo aver approfittato del valore delle Unità di protezione popolare – Ypg e delle Forze Siriane Democratiche curdo-arabe, che ora difendono Afrin con grande dedizione e valore, per sconfiggere l’Isis, fino alla Russia dell’infido Putin che ha ritirato i suoi militari d’interposizione nella zona per far spazio ai bombardamenti di Erdogan.

Fermiamo il massacro di Afrin!
Scendiamo in piazza per la Siria del Nord e per la sua rivoluzione
Sosteniamo la resistenza delle Ypj-Ypg e delle Forze Siriane Democratiche

 

Lunedì 5 febbraio – Presidio contro la presenza di Erdogan in Italia

Presidio lunedì 5 febbraio 2018, h 16
Piazza Castello, Torino

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sarà ricevuto da Papa Francesco lunedì 5 febbraio. Oggetto della discussione, la questione di Gerusalemme capitale di Israele: ma mentre Turchia e Vaticano intrecciano i loro fumosi giochi diplomatici, le truppe turche proseguono nel loro feroce attacco contro il cantone di Afrin, una piccola enclave nel nord della Siria animata dalla rivoluzione confederale fondata sull’autogoverno popolare e sulla centralità delle donne. I combattenti che hanno strappato Kobane ai jihadisti dell’Isis, insieme a migliaia di civili (non solo curdi ma arabi, cristiani, ezidi, e innumerevoli famiglie di profughi siriani) muoiono sotto i bombardamenti sponsorizzati NATO, con la complicità attiva della Russia e di tutti i paesi occidentali. Questo rivoltante atto di guerra genocida, battezzato “Ramo d’ulivo”, richiede un’immediata presa di coscienza e una reazione da parte di tutte le persone libere in tutto il mondo. Sosteniamo il confederalismo democratico del Rojava. Facciamo sentire la nostra voce.

Contro la presenza di un criminale di guerra in Italia e in Vaticano
Fermiamo il massacro di #Afrin

#DefendAfrin

Sabato 20 gennaio – Spettacolo teatrale “Labbra”

CSOA Gabrio – via Millio 42

dalle 19

Aperitivo benefit Non una di meno Torino con banchetto distro.

A seguire lo spettacolo teatrale

LABBRA

di Irene Lamponi

interpretato e diretto da Valeria Angelozzi e Irene Lamponi
ideazione con il sostegno di Giulia Scudeletti
Scene Rodolfo Bignardi
Foto Sara Ciommei e Federico Pitto

Angelozzi/Lamponi
in collaborazione con Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse
con il patrocinio di ARCIDONNA e Associazione Interculturale LE MAFALDE

“Io non posso essere come voglio. Io non posso essere sempre me.”

LABBRA affronta in maniera divertente, spiazzante e amara i tabù legati al sesso, al corpo e al rapporto con l’altro. Si parte dalle donne ma si ingloba la società tutta. Cosa sono nella nostra contemporaneità il sesso, l’amore, la violenza? Quanto siamo liberi nelle nostre azioni quotidiane? Quanto crediamo di esserlo? Lo spettacolo è diviso in tre parti a se stanti, che raccontano tre situazioni a diverse.
• La prima vede due amiche nel bagno di casa tra depilazioni, mestruazioni, perversioni e paure.
• Nella seconda sono le vagine a parlare, strizzate, sognatrici, agguerrite.
• Nella terza, invece, le due attrici diventano una sola voce che racconta del sesso come violenza e della strumentalizzazione della stampa rispetto a questi eventi.
Non cerchiamo una divisione tra giusto e sbagliato, tra buono e cattivo, tra morale e amorale, cerchiamo solo le sfumature del non detto.

CineSpritz presenta – RED THURSDAY: rassegna cinematografica Horror

CSOA Gabrio – via Millio 42

CineSpritz presenta

RED THURSDAY – Rassegna cinematografica Horror

dalle ore 21.15 – ingresso gratuito

-Giovedì 11 gennaio

Shining – regia di Stanley Kubrick

-Giovedì 18 gennaio

Suspiria – regia di Dario Argento

-Giovedì 25 gennaio

La notte dei morti viventi – regia di George Romero

-Giovedì 1 febbraio

Non aprite quella porta – regia di Tobe Hooper