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“EMERGENZA FREDDO” EMAIL BOMBING_16-17-18/12/24

Siamo stanch* che la precarietà abitativa venga trattata come un’emergenza. Guardiamola per quello che è: il frutto di politiche sociali inesistenti, tagli ai servizi, razzismo, complicità delle istituzioni con palazzinari e speculatori. La casa è un diritto che va garantito sempre, non una concessione fatta per evitare che le persone muoiano congelate sotto i portici del centro e le luci d’artista. Facciamo sapere al Comune di Torino che sappiamo bene di chi sono le colpe, inondiamolo di e-mail!

Il 16, 17, 18 dicembre partecipa al e-mail bombing indirizzato al comune di Torino e ai servizi che si occupano di emergenza abitativa. Se non sei ispirat*, abbiamo preparato un email che puoi copiare e incollare:

Destinatari: 
sindaco.lorusso@comune.torino.it
assessore.rosatelli@comune.torino.it
direzione.generale@aslcittaditorino.it
adulti@comune.torino.it
Oggetto: USA LA FANTASIA! Se usiamo oggetti diversi la posta ha meno probabilità di finire nello spam. 
Testo: 
Caro sindaco Lo Russo, 
Caro Assessore Rosatelli, 
Caro Dott. Picco ,
Car* responsabil* del SAD,
Per quanto tempo ancora chi non ha casa dovrà dormire fuori al freddo? 
A Torino, il numero di persone senza fissa dimora è consistente e in aumento, ma il Comune non stanzia misure di accoglienza adeguate, ledendo il loro diritto alla casa. Il freddo peggiora la situazione, ma parlare di “emergenza freddo” è fuorviante. Di emergenziale ci sono solo interventi incapaci di offrire soluzioni a lungo termine.
Non li vediamo questi 1000 posti per l’ accoglienza invernale delle persone senza fissa dimora, contrariamente a quanto dice il sito della città di Torino ( https://www.torinoclick.it/incomune/piano-di-accoglienza-invernale-della- citta-di-torino/ ).      
Tante persone , che incontriamo ogni giorno nei nostri panni di cittadin*, attivist* o operator* del sociale, non hanno casa o ne hanno diverse precarie: una notte da amici, un mese al Sermig, una settimana al parco. La casa è un diritto che va garantito sempre, non una concessione fatta per evitare che le persone muoiano congelate sotto i portici del centro e le luci d’artista.  
Inoltre, i l freddo non è un’emergenza ma torna ogni anno : l’unica emergenza che esiste è quella di un Comune, una Regione e uno Stato complici della speculazione abitativa, di A irbnb, degli sfratti, degli affitti in nero , e responsabilità dei tagli ai dormitori e a tutti i servizi che tutelano il diritto all’abitare.   
Sono troppe le persone che non possono accedere al mercato immobiliare, in bilico tra il finire per strada e i ricatti del mercato nero degli affitti. Costrette a pagare cifre esorbitanti per stanze sovraffollate, spesso penalizzate da un cognome che non è abbastanza italiano per accedere a condizioni contrattuali dignitose.
Sono troppe le persone richiedenti asilo costrette a passare le notti al parco o a vagare da un dormitorio all’altro, perché per avere un posto in accoglienza devono attendere mesi, se non anni.
Sono troppe anche le persone che non possono accedere alla residenza. L’anagrafe cittadina rifiuta molte del le richieste di iscrizione all’indirizzo fittizio di ” via della casa comunale ” o, se le accetta, prevede mesi di attesa per chi dichiara di non avere una dimora stabile, sospendendo di fatto l’accesso ai propri diritti essenziali.   
Sono troppe, infine, le persone in lista di attesa per un alloggio popolare: il numero cresce, insieme a quello degli edifici pubblici che rimangono vuoti. E nel frattempo Comune, Regione e ATC brindano agli sgomberi di chi questi alloggi se li è presi da sol*, perché stanc * di aspettare o perché esclus * dai criteri classisti e razzisti di questo sistema.
Sono pochi invece, i 1000 posti che avete stanziato per questa “emergenza”, e non basteranno a ripulirvi la coscienza. 1000 posti offerti spesso in condizioni indegne, e nascosti nelle periferie più lontane. 1000 posti che in primavera spariranno, sempre ammesso che adesso riusciate ad aprirli: chi si è rivolto in Via Traves il 9 dicembre, giorno d’apertura ufficiale del dormitorio per l’emergenza freddo, ha trovato infatti le porte chiuse. Per quanto si dovrà attenderene l’apertura?
Il freddo è arrivato da settimane, lo percepiamo tutt * . La verità, tuttavia, è che i diritti di chi vi proponete di accogliere sono congelati da molto più tempo. È anche per conto loro, che lottano ogni giorno, che oggi vi chiediamo: quando arriverà la primavera?

Casa e salute devono essere un diritto

Il problema dell’abitare è sia causa che effetto dei problemi di salute di un individuo: nella Londra vittoriana come nelle metropoli del XXI secolo fare soldi sul bisogno abitativo delle classi più povere impatta pesantemente sulla salute delle persone e delle comunità. Continua la lettura di Casa e salute devono essere un diritto

Affrontare la Crisi Abitativa: Politiche Strutturali per il Diritto all’Abitare

La Corte Costituzionale ha incluso tra i diritti inviolabili della persona il diritto all’abitazione, il quale “rientra fra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità cui si conforma lo Stato democratico voluto dalla Costituzione” (sentenza n. 217 del 1988 e sentenze n. 128 del 2021, n. 44 del 2020), poiché è compito dello Stato assicurare “che la vita di ogni persona rifletta ogni giorno e sotto ogni aspetto l’immagine universale della dignità umana”.

Il diritto all’abitare è quindi un diritto effettivo al quale lo Stato deve ottemperare. Continua la lettura di Affrontare la Crisi Abitativa: Politiche Strutturali per il Diritto all’Abitare

TROPPE PERSONE SENZA CASA E TROPPE CASE SENZA PERSONE

I nuclei familiari che a Torino stanno subendo un provvedimento di sfratto sono 6000, il 98% dei quali per morosità incolpevole, cioè perchè non riescono a sostenere i costi dell’affitto e altre spese. Invece i nuclei che nella nostra città faticano a sostenere i costi dell’abitazione sono ben 20.000, numero in continua crescita a causa dell’aumento delle bollette e degli affitti, che ormai sono del tutto sproporzionati rispetto ai redditi medi. Continua la lettura di TROPPE PERSONE SENZA CASA E TROPPE CASE SENZA PERSONE

IL 40% DEL TUO REDDITO LO SPENDI PER ABITARE. ABBASSARE GLI AFFITTI, LAVORARE MENO E GUADAGNARE DI PIÚ 

L’Italia è il paese dell’area Ue con gli stipendi più bassi, e la situazione si aggrava se consideriamo le fasce che dispongono di meno potere contrattuale: donne, giovani under 30 e immigratə. Continua la lettura di IL 40% DEL TUO REDDITO LO SPENDI PER ABITARE. ABBASSARE GLI AFFITTI, LAVORARE MENO E GUADAGNARE DI PIÚ 

EDILIZIA PUBBLICA E AFFITTI EQUI PER STUDENT* E PRECAR*

Una città che si svuota (Torino è passata da 1.200.000 abitanti a 800.000 in un secolo e mezzo) non può mostrare le sue contraddizioni, deve avere nuovi utenti e nuovi cantieri in arrivo. Per farlo il comune trova diversi escamotage come la mancanza di case e posti letto per l3 student3 torines3. A Torino, nonostante le differenze con le altre grandi città italiane, i prezzi delle case stanno aumentando mentre diminuiscono gli alloggi effettivamente disponibili. Continua la lettura di EDILIZIA PUBBLICA E AFFITTI EQUI PER STUDENT* E PRECAR*