SGOMBERO DEL PRESIDIO NOTAV A SAN DIDERO – EX AUTOPORTO
SANATORIA 2020: UN FALLIMENTO ANNUNCIATO, ORA DOCUMENTI PER TUTTI E TUTTE SUBITO!
Da settimane sono iniziate le mobilitazioni in varie parti d’Italia per chiedere conto di quanto promesso quest’estate tramite la sanatoria.

Per quanto i numeri delle richieste avessero già mostrato il totale fallimento, i ritardi e le limitazioni a cui sono sottoposte migliaia di persone in attesa non lasciano troppi spazi interpretativi.
Nonostante l’indignazione dell’opinione pubblica sui tempi previsti per l’espletamento delle pratiche (qui un articolo con date imbarazzanti), la macchina isituzionale è così, lenta, a volte sbadata, sicuramente razzista (lo dimostrano le dichiarazioni del SIULP e del Questore di Torino). Ma chi da anni vive sulla propria pelle il razzismo istituzionale non è nuov@ a certe tempistiche per ottenere il riconoscimento dei propri diritti, perchè questa situazione non è altro che la cartina tornasole della quotidianità di chi attende di ricevere un documento.
È una questione di salute
Dopo un anno di pandemia
l’Italia è ancora in lockdown,
senza investimenti o riforme
per migliorare il servizio sanitario pubblico.
La responsabilità continua a ricadere sul singolo individuo,
a cui viene richiesto di rimanere immobile e isolato a casa.
Sappiamo che il virus esiste,
prodotto del sistema capitalistico
che cerchiamo di abbattere,
ma per mantenerci in salute
abbiamo bisogno anche di rapporti sociali soddisfacenti,
di fare attività fisica,
ed uscire di casa.
Rivendichiamo il nostro diritto
a una informazione corretta
per poterci prendere cura tutt* insieme e consapevolmente
dei nostri corpi e della nostra salute,
non solo fisica
ma anche mentale.
Lo sport non è solo una corsetta!
Il significato che gli diamo come palestra popolare
è passione, socialità e presa bene.
Vogliamo riprenderci gli spazi per poterci muovere come ci piace
Primo Maggio 2019 – Solidarietà con tutt* i/le NoTav colpit* dalla repressione
C’eravamo tutti e tutte, sappiamo bene com’è andata, sappiamo bene che non poteva essere accettato l’ingresso dello spezzone sociale nella stessa piazza dove sindacati e politicanti in campagna elettorale si affrettavano a blaterare frasi vuote per nascondere le istanze portate da migliaia di lavorat* e NoTav.

Nonostante le cinghiate del “servizio d’ordine” del PD e le cariche arbitrarie della polizia, siamo arrivat* in piazza e sul palco per ribadire il NO ad un’opera inutile e dannosa per il territorio e per la salute de* lavorat* e di chi l’abita.
Ricordiamo bene come la polizia, di fronte alle cinghiate del PD, si sia schierata e abbia difeso a manganellate questi metodi fascisti, colpendo forte e a caso come sempre.
Ci ricordiamo la cieca rabbia sfogata sul furgone che riparava militant* e bambin dai loro colpi sordi.
Inaugurazione Ciclofficina RiderZ e Apertura Parete di Arrampicata Esterna
Domenica 21 Marzo ![]()
dalle ore 15
al Csoa Gabrio
Inaugurazione ciclofficina con RiderZ Torino & Apertura parete esterna di arrampicata!
- Workshop di riparazione bici
- Saldatura di telaii per creare bici MoStRuOsE
- Musica e birre in quantità
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IMPORTANTE: PERCHé QUESTO EVENTO SIA POSSIBILE, NONOSTANTE SARà ALL’APERTO, VI CHIEDIAMO DI PORTARE LA MASCHERINA e di MANTENERE IL DISTANZIAMENTO. ![]()
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Solidarietà alle Lavoratrici di Jakala
Ci vediamo al fianco delle lavoratrici Jakala !

Ciao Andrea ★

Andrea ci ha lasciate per un dolore incurabile che non potrà mai cancellare l’amore che ha dato al centro sociale Gabrio.
Per tanti anni ha vissuto in via Revello ed è stato un volto conosciuto in tutta Italia per la sua lotta antiproibizionista, scelta fatta per storia personale e che lo portò ad avvicinarsi al movimento passando proprio dal Gabrio.
Non ha senso per noi fare un elenco dei suoi numerosi impegni sociali e politici perchè oggi vogliamo solo stringerci intorno a Elena, il piccolo Olgher e tutta la famiglia di Andrea per ricordarlo e perché chi lotta non muore mai!
Le compagne e i compagni del Csoa Gabrio
Le donne migranti e la detenzione L’otto marzo Lottiamo anche per Loro!
Oggi scioperiamo e manifestiamo anche per loro, le donne migranti e detenute.
Le loro storie rivelano il ruolo del genere e della sessualità in relazione ad altre gerarchie di potere come classe, razza, nazionalità e geopolitica, nel plasmare la loro condizione di migranti.
La scelta migratoria delle donne deriva dalla necessità o volontà di scappare da norme eteropatriarcali che limitano la loro possibilità di autodeterminarsi come individui. Molto spesso nei loro paesi d’origine vivono abusi e restrizioni quotidiane solo in quanto donne. La loro libertà è minata da prescrizioni di genere e sessuali. Quando arrivano in Italia le cose non sono come avevano immaginato. In molti casi peggiorano. La paura costante di essere denunciate o di subire violenze. Riuscire ad ottenere una posizione legittima con gli strumenti legali a disposizione è difficile se non, in taluni casi, impossibile in quanto sono accessibili a una minima parte di richiedenti, solitamente maschi eterosessuali, economicamente abbienti o di origine razziale e nazionale “privilegiata”.
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Balliamo senza paura e cantiamo con tutte le donn* del mondo.
Mai più femminicidi
Mai più violenza di genere
Unit* da una canzone, unit* nella lotta, balliamo per rivendicare spazi sicuri, strade senza stupri, case senza aggressioni, città che possiamo attraversare liber*.
Balliamo per noi, per quell* che non possono più ballare e per quell* che dopo di noi balleranno.
Pole Dance Ribelle

