MENZOGNE SU MENZOGNE INGIUSTIZIE SU INGIUSTIZIE

Denuncia di quanto accaduto mercoledì 17/2 al Cpr di Corso Brunelleschi

Dopo le svariate testimonianze sul freddo che attanaglia i reclusi del Cpr e sull’insufficiente fornitura di abiti adeguati alle temperature invernali , abbiamo organizzato una raccolta vestiti e coperte da destinare alle persone rinchiuse in corso nella struttura detentiva di Brunelleschi.
Ci vediamo però costretti e costrette a denunciare l’ennesima ingiustizia inflitta ai reclusi , infatti mercoledì 17, quando abbiamo provato a consegnare il risultato della solidarietà di molte e molti ,abbiamo ricevuto un rifiuto giustificato da molteplici ragioni assolutamente incongruenti con la realtà dei fatti , dimostrando ancora una volta la totale discrezionalità del regolamento con cui Gepsa e forze dell’ordine gestiscono quel luogo di detenzione.
La prima motivazione fornitaci riguardava l’esigenza di consegnare i pacchi ad una precisa persona di cui avremmo dovuto dare il nominativo; già in passato abbiamo consegnato dei pacchi contenenti generi alimentari e mai ci è stato chiesto di indirizzarli ad una precisa persona.
In secondo luogo ci è stato detto che il gestore non si voleva assumere la responsabilità della consegna e che le
persone trattenute “hanno fin troppi vestiti”.
L’ultima scusa riguarda il Covid: i vestiti devono essere sterilizzati con certificato. In uno spazio in cui non vengono attuate le norme di protezione dall’epidemia, all’improvviso il Covid diventa un problema.
Nonostante tutto noi non ci perdiamo d’animo. Riproveremo ancora a portare dentro l’infame centro la nostra solidarietà.
Ci vediamo sabato, tutte e tutti insieme, sotto le mura del lager di Corso Brunelleschi per protestare , urlare il nostro dissenso e ritentare la consegna della raccolta solidale.
Mai più lager!mai più Cpr!
Csoa Gabrio
Manituana – Laboratorio Culturale Autogestito

Collettivo Mai più lager – Mai più Cpr

IL MERCATINO CLANDESTINO – Giovedì 18 febbraio

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "-ΤΟ- 5門 LO SPACCIO POPOLARE AUTOGESTITO DEL GABRIO presenta MERCATINO CLANDESTINO CIBO LOCALE, NATURALE E CONTADINO ...E NON SOLO lt il primo e il terzo giovedì del mese DA CHI PRODUCE A CHI CONSUMA SENZA INTERMEDIARI E SFRUTTAMENTO CSOA GABRIO ZONA SAN PAOLO ANTI- RAZZISTA, RIAPPROPRIAMOCI DELLA DISTRIBUZIONE PRODUZIONE E DEL SISTEMA DI CONTRO MULTINAZIONALI E GDO. saranno adettate le sicurezza per la ridyzlone del contagio covid19. mascherina igatoria, sanifica mani mantieni a distanza y almeno I. Gabrio w"

Lo sappiamo..

San Valentino è passato…

Carnevale è finito…

La primavera è lontana…

e allora, cosa c’è di meglio del Mercatino per tirarvi un po’ su e portarvi a casa tante autoproduzioni sane, senza sfruttamento e soprattutto buonissime??
Giovedì 18/02
Dalle 16 alle 18
CSOA Gabrio
Via Millio 42, lato cortile
Vi aspettiamo!

ps: anche se carnevale è finito, indossate la mascherina!

PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR – 20 febbraio ore 15

Ancora una volta ci troviamo a parlare di celle affollate, di cure mediche non fornite ai detenuti, di reclusi maltrattati e abbandonati al freddo.

I problemi legati al freddo sono una costante nei lunghi inverni del Deportation Camp di corso Brunelleschi.

Chi viene recluso ha con se pochi indumenti, perlopiù inadatti alle temperature invernali e Gepsa, l’ente che si occupa di “fornire i servivi” alle persone recluse nel CPR di Torino, si guarda bene dal fornire sufficienti ricambi.

D’altronde, Gepsa è sempre rimasta coerente con il suo obiettivo, fare cassa sulla vita delle persone detenute.

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DETENZIONE AMMINISTRATIVA – PARTE 3 – Avv Gianluca Vitale

 

IN QUALI SITUAZIONI SI VIENE RILASCIATI DAL CPR E SI TORNA IN LIBERTA’?

COME AVVENGONO LE PROCEDURE DI RIMPATRIO?

Prosegue la campagna di (in)formazione sulla detenzione amministrativa.

Ne abbiamo parlato con tre avvocat* ASGI con l’obiettivo di rendere visibile e conoscibile quel luogo chiamato CPR (un tempo CIE e prima ancora CPT).

Per svelare le logiche razziste che lo legittimano.

Per evidenziare il fallimento delle politiche migratorie.

Per proseguire la lotta a questo e ad altri dispositivi securitari e punitivi

MAI PIU’ CPR, MAI PIU’ LAGER

Solidarietà a Eric Gobetti, la verità è rivoluzionaria

Già nelle scorse settimane, con l’avvicinarsi della Giornata del ricordo, la pagina Wikipedia dello storico era stata presa di mira e manomessa, aggiungendo fra le righe frasi diffamatorie volte a screditare la scientificità delle sue ricerche. Ma è negli ultimi giorni che si è scatena sui profili personali dello storico torinese un vero e proprio attacco, con tanto di minacce gravi, di morte, per lui e i sui figli e intimidazioni personali da parte soprattutto di gruppi di estrema destra con frasi. Le minacce rivolte a Eric Gobetti sono inaccettabili e ci mostrano ancora una volta tutta la legittimità che da parte delle istituzioni e dei media viene lasciata a gruppi reazionari fascisti e di estrema destra: eccovi servito il rispetto democratico nel nome del quale gli fate spazio!
Spicca, fra i tanti commenti, l’ “accusa” di comunismo (non importa se vera o presunta) volta a delegittimare il lavoro di ricerca dello storico e che ci restituisce il clima in cui queste minacce maturano e trovano praterie da incendiare. Non soltanto le dichiarazioni del capo dello stato Mattarella, con le quali il revisionismo storico è diventata verità di Stato, ma anche e soprattutto la risoluzione del parlamento europeo con la quale il 19 settembre di due anni fa sono stati equiparati nazifascismo e comunismo: un’ equiparazione illegittima che sotto l’unico concetto di totalitarismo distorce i fatti storici e da una lettura approssimativa, pur di creare una “memoria europea condivisa”.
Ma la storia non può e non deve prestarsi a semplificazioni e la ricerca della verità più articolata, ma certamente più scomoda, specie se include processi rivoluzionari e soggettività di classe, è forse ciò che più spaventa chi ci governa. Non ci stupisce quindi che torni a farsi avanti la narrazione anticomunista soprattutto ora che la pandemia ha mostrato tutti i limiti del sistema di sviluppo in cui viviamo e il ritratto del “migliore dei mondi possibili” si riempe di crepe.
Per questo motivo ci impegnamo tutti i giorni sia di combattere i fascisti laddove operano, nei nostri quartieri e nei luoghi in cui studiamo, sia di praticare un esercizio di verità e di demistificazione della realtà. È proprio in quest’ottica che abbiamo deciso di organizzare l’incontro della prossima domenica, consapevoli del prezioso contributo che ci può essere offerto da uno storico che, nell’approfondire una delicata e complessa vicenda come quella dei confini orientali nel corso del Novecento, non si è fermato a una lettura superficiale e parziale, ma ha anzi voluto anche smascherare, dati alla mano le mistificazioni retoriche e le strumentalizzazioni politiche a cui queste vicende si sono prestate.
La verità è rivoluzionaria.
Nessuno spazio ai fascisti.
Solidarietà a Eric Gobetti!

Ci vediamo domenica 21-02 alle h 16 al csoa Gabrio – via millio 42

Detenzione amministrativa – Parte 2 – Avv. Melano

QUANTO TEMPO UNA PERSONA RIMANE RECLUSA IN UN CPR?

COME FUNZIONANO I COLLOQUI E LA COMUNICAZIONE VERSO L’ESTERNO?
LE CONDIZIONI DEI DETENUTI SONO ASSIMBILABILI A QUELLE DEI DETENUTI NELLE CARCERI?
Prosegue la campagna di (in)formazione sulla detenzione amministrativa.
Ne abbiamo parlato con tre avvocat* ASGI con l’obiettivo di rendere visibile e conoscibile quel luogo chiamato CPR (un tempo CIE e prima ancora CPT).
Per svelare le logiche razziste che lo legittimano.
Per evidenziare il fallimento delle politiche migratorie.
Per proseguire la lotta a questo e ad altri dispositivi securitari e punitivi
Parte 2 – con Avv. Marco Melano

????MAI PIU’ CPR – MAI PIU’ LAGER????

Revisionismo storico e antifascismo militante: incontro con Eric Gobetti, storico e autore di “E allora le foibe?” 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, persone in piedi e il seguente testo "REVISIONISMO STORICO E ANTIFASCISMO MILITANTE: CONOSCERE E AGIRE CONTRO UNA NARRAZIONE FASCISTA SEMPRE PIÙ PERVASIVA CSOA GABRIO, VIA MILLIO 42 (EIN DIRETTA FACEBOOK) INCONTRO CON ERIC GOBETTI, AUTORE 21/02 ALLORA LE FOIBE?" PARLIAMO CON: GOBETTI (STORICO FREELANCE AUTORE DEL LIBRO) H.16 CSOA GABRIO NOIRETRN"

Conoscere e agire contro una narrazione fascista sempre più pervasiva.
Domenica 21 febbraio h. 16, al CSOA Gabrio, Via Millio 42 e in diretta facebook.
Le complesse vicende che si consumano lungo il confine Italo-Jugoslavo nella Seconda Guerra Mondiale, sono da anni al centro di un’ operazione di revisionismo storico e di lettura nazionalista e reazionaria della storia. A cominciare dall’ istituzione della giornata del ricordo delle vittime delle foibe nel 2004 su spinta dei governi di destra ma con l’appoggio delle coalizioni di centrosinistra, abbiamo infatti assistito a una lenta e inesorabile tendenza: quella che riduce i processi storici a singoli istanti, senza interrogarsi sulle cause che li hanno generati o le conseguenze che sono seguite; quella che, con la retorica degli opposti estremismi, nasconde i soggetti di classe che hanno mosso quella storia, sostituendoli con soggetti di carattere nazionale (“il popolo italiano”) e sottacendo le responsabilità politiche del regime fascista; quella che sovrappone il concetto di ricordo (sempre parziale e soggettivo) a quella di Storia fondata su fatti inequivocabilmente successi. Quella che lascia, infine, libera agibilità politica ai gruppi fascisti.
Questa pratica non è soltanto appannaggio di gruppetti dichiaratamente fascisti o di partiti di estrema destra, ma da tempo si sta sempre più istituzionalizzando, come ci dimostrano la Risoluzione del Parlamento Europeo di equiparare comunismo e nazismo e le dichiarazioni di Mattarella di ormai un anno fa con le quali il revisionismo storico è diventato verità di Stato.
Che riflessi hanno queste decisioni sul mondo della formazione?
Un anno fa, la regione Piemonte prometteva di distribuire nelle scuole superiori centinaia di copie di “Foiba Rossa”, il fumetto sulla storia dell’Istriana fascista Norma Cossetto iscritta ai gruppi universitari fascisti e uccisa nel 1943 , edito dalla casa editrice Ferrogallico vicina all’estrema destra.
Negli stessi giorni all’ Università di Torino gli studenti antifascisti, cacciano i fascisti del Fuan dal Campus Einaudi proprio nel giorno del ricordo, pagando poi con arresti e pesantissime misure cautelari (durate mesi e tuttora in corso) nel pieno silenzio delle istituzioni universitarie.
Al dilagare del revisionismo storico pensiamo sia fondamentale, oggi più che mai, mettere in campo una doppia controffensiva, teorica e pratica. Sappiamo infatti che solo studiando la storia come processo è possibile comprenderla e infrangere quella martellante ideologia dell’eterno presente, di mondo pacificato e immutabile alla quale da anni le giovani generazioni sono sottoposte. Ma sappiamo anche che coi fascisti non si parla, si agisce: per questo per cacciare i fascisti e chi li sdogana dalle nostre università e dai nostri quartieri, la nostra arma è quella di praticare l’antifascismo militante che contenda loro ogni metro sul terreno politico.
Ne parliamo con:

????Eric Gobetti, storico free- lance , studioso della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento. Autore fra le più recenti pubblicazioni, del nuovo libro “E allora le foibe?”

????CSOA Gabrio

????Noi Restiamo Torino

CONTRO IL REVISIONISMO STORICO – NON DIMENTICHIAMO LE STRAGI FASCISTE

Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto e stadio

Oggi insieme a Noi Restiamo Torino  abbiamo voluto ricordare le vittime del campo di concentramento di Arbe e le numerose morti per mano fascista avvenute al suo interno.

Non ci basta il nome di un’isola, vogliamo narrare la storia, la vogliamo narrare tutta.

Contro il revisionismo storico che si è appropriato di questa giornata, continueremo a ricordare sempre le morti per mano fascista e non le morti dei fascisti colonizzatori e torturatori.

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SOS SPESA: LASAGNATA POPOLARE ANTIFASCISTA

Non un passo indietro !

Difendiamo i quartieri Popolari da fascisti , razzisti e sessisti .

Potrebbe essere un'immagine raffigurante pizza e il seguente testo "IL COLLETTIVO sos SPESA PRESENTA: LASAGNE BENEFIT DISTRIBUZIONE ALIMENTARE SABATO 13/2 DALLE 11,30 PRESSO IL BANCHETTO GABRIO MERCATO DI CORSO RACCONIGI (ROTONDA ANGOL VIA FREJUS) MONOPORZIONI TAKE AWAY LASAGNA AL RAGÃ 4 EURO LASAGNA VEGETARIANA 3 EURO Sostieni la Solidarietà Popolare"

Iniziata la campagna elettorale cittadina cominciano a rispuntare nei nostri quartieri , in particolare all’interno dei mercati, i banchetti dei vari venditori d’odio .
Destre di ogni genere , fascisti più o meno dichiarati, che con la faccia tosta vengono a propagandare la guerra tra poveri , il razzismo e il sessismo nelle zone popolari .
Non lasciamogli spazio , non diamo loro agibilità .
Oggi è più che mai necessario bloccarli presenziando nelle strade , nelle piazze e nei mercati con i nostri corpi , le nostre idee e la nostra solidarietà senza alcuna frontiera.