La Scuola durante la crisi! Assemblea Pubblica

Potrebbe essere un'immagine raffigurante giacche e il seguente testo "VENERDI 4 DICEMBRE H.18 è in LA SCUOLA DUPANTE-LA CRISI(?) ASSEMBLEA PUBBLICA CSOA GABRIO -VIA MILLIO"

La scuola italiana sta attraversando un periodo di crisi mai affrontato prima. Sarebbe un errore parlare di crisi del sistema scolastico solo in termini organizzativi. Certamente i tagli all’edilizia scolastica e ai servizi offerti hanno reso sempre più fragile questo settore. Non possiamo però perdere di vista che i cambiamenti a livello pedagogico richiesti dal ministero e tacitamente approvati da chi gestisce gli istituti scolastici stanno compromettendo il lavoro di moltissimi lavoratori e lavoratrici della scuola e l’apprendimento delle studentesse/i.

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Condividiamo alcune notizie che giungono dal CPR di Corso Brunelleschi a Torino.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "CIBO SCADUTO E IMBOTTITO DI PSICOFARMACI, CONDIZIONI IGIENICO SANITARIE PESSIME E QUASI INESISTENTE ASSISTENZA MEDICA ACCOMPAGNANO CONTINUI ABUSI, ISOLAMENTI FORZATI E PESTAGGI MAI PIU' CPR -MAI PIU' LAGER"

Ieri 28 novembre, i detenuti hanno protestato contro le condizioni in cui sono costretti a vivere.
La rivolta è nata con lo sciopero della fame di alcune persone provate da ciò che subiscono da giorni e si è conclusa con violenza e repressione (il trasferimento in carcere di un detenuto).
Da tempo i detenuti denunciano l’assenza di misure sanitarie legate alla pandemia in corso (il sovraffollamento delle celle e la mancanza di dispositivi individuali) e la pessima qualità del cibo, imbottito di calmanti e sedativi.
A causa dell’assenza di trasparenza di questi spazi verso l’esterno, non è possibile reperire ulteriori informazioni su quanto accaduto.
Solidarietà ai/alle detenut* in tutti i CPR
Chiudere subito i lager di Stato e fermare le deportazioni
Liber* tutt*
???? Mai più CPR, Mai più Lager ????

 

Un 28 Novembre di lotta transfemminista

Potrebbe essere un'immagine raffigurante giacche
Da Zona San Paolo al presidio di Piazza Castello le sagome contro i transfemminicidi hanno nuovamente invaso i muri della città, denunciando la violenza maschile contro le donne e le violenze di genere.

Non arretriamo di fronte a patriarcato e machismo ,non ci tiriamo indietro di fronte alla narrazione tossica dei media.

✊STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE!????

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Nasce La Torino che vogliamo!

Quest’estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore. La Giunta Appendino vorrebbe varare il Preliminare entro dicembre 2020.

Non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.
L’attuale Amministrazione a guida M5S, in continuità con quelle a guida PD, ha invece coinvolto la cittadinanza a giochi fatti, dopo l’adozione della proposta di Revisione del PRG, con incontri ai quali risultava difficile, se non impossibile, accedere e preferendo sempre interloquire con le associazioni di categoria che rappresentano interessi privati: Collegio dei Costruttori, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi.
Siamo quindi di fronte al tentativo di imporre un modello di sviluppo urbano senza alcuna discussione o confronto, senza coinvolgere il tessuto sociale della città, sordi alle critiche e ai bisogni della collettività.
Questo rappresenta il primo problema di questa Revisione del PRG che, nostro malgrado, conferma un modello di città su cui le élites puntano ormai da 40 anni.
La retorica della città post industriale che doveva reinventarsi turistica e capace di attirare capitali da investire nella ristrutturazione dei siti e delle attività industriali dismesse, appartiene agli anni ’80 del secolo scorso, eppure la Revisione del Piano Regolatore, dopo quasi 40 anni di fallimenti, non se ne discosta per nulla.
Il vecchio e il nuovo PRG mantengono ancora una visione esclusivamente impostata sul centro della città come unico luogo in cui investire soldi pubblici e attrarre il turismo, mentre i restanti quartieri, trasformati negli anni in un enorme periferia dormitorio, continuano ad essere abbandonati all’unica prospettiva della cementificazione e della speculazione edilizia.
Manca completamente un’azione pubblica per recuperare e far rivivere la nostra città dopo decenni d’impoverimento e di abbattimento dei livelli di vivibilità provocati dalla chiusura di servizi pubblici, sanitari, sociali, educativi e culturali.
Manca una vera iniziativa sulle problematiche sociali esplose in questi anni come l’emergenza abitativa e l’edilizia pubblica, come mancano anche investimenti per far sopravvivere ed avanzare il tessuto produttivo e artigianale della città.
Una mancanza di prospettive che si riconferma nella mobilità pubblica sempre più cara e inaccessibile, soprattutto in questi tempi di nuova crisi economica, priva di investimenti pubblici per lo sviluppo di un’alternativa di trasporto cittadino sostenibile e non inquinante, mentre la privatizzazione della GTT avanza a tappe forzate.
Vengono invece confermate le possibilità di consumo di suolo, con cui proseguirà la svendita del patrimonio pubblico a favore della cementificazione e di mega progetti speculativi come il Parco della Salute, il famoso ospedale di eccellenza da 450 milioni di euro, mentre rimangono chiusi (in piena crisi sanitaria) gli ospedali pubblici, si chiudono i pronto soccorso, i poliambulatori, le sale mediche per la prevenzione e la cura territoriale.
Noi movimenti, comitati e associazioni, ci siamo mossi in questi anni per difendere i servizi e gli spazi pubblici, il verde e la vivibilità, e oggi troviamo poco o nulla di confortante nella revisione del PRG voluta dall’amministrazione Appendino, se non una conferma che questa non è la città che vogliamo!
Ci diamo quindi un primo appuntamento per il 19 dicembre, per dare vita ad una iniziativa pubblica all’aperto in piena sicurezza, un momento in cui si incontreranno i percorsi di lotta e resistenza a questa visione della città e che permetterà anche di presentare le Osservazioni al PRG elaborate dalle varie realtà.

Cominciamo a mettere insieme i tasselli di una città diversa, un’altra città, La Torino che vogliamo!

Ancora morte, ancora violenza nei CPR

Condividiamo una notizia giunta ieri notte dal CPR di Gradisca d’Isonzo.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e giacche

R.H. è stato portato per la terza volta al CPR di Gradisca, nonostante fosse stato liberato perché vulnerabile.
Rinchiuso da 4 giorni, tenta il suicidio dopo essere stato abbandonato senza doccia, senza coperte, senza cibo. L’hanno menato e rinchiuso da solo.
Ovviamente non ci sono altre notizie, non sappiamo se stia meglio, se sia vivo, solo che intorno a lui ci sono solo i suoi aguzzini, poliziotti e militari.
I CPR si dimostrano ancora una volta come non luoghi in cui si riversa il razzismo istituzionale.
????CHIUDERE TUTTI I CPR????
Liberare tutt*

— MAI PIU’ CPR, MAI PIU’ LAGER —

PRESIDIO STATICO – CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE E LA VIOLENZA DI GENERE

???? Sabato 28 Novembre in piazza e sui social!!! ????
Dopo l’attacco femminista digitale continua la mobilitazione di Non una di meno Torino in occasione del 25novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, capelli e il seguente testo "25 NOVEMBRE maschile sulle donne giornata contro la violenza violenza di genere 28 NOVEMBRE DICHIARIAMO LA ZONA FUCSIA! SE CI FERMIAMO NOI SI FERMA IL MONDO UNA MENO"
???? PRESIDIO STATICO
Appuntamento in Piazza Castello dalle h15 alle h17.30:
➡️ microfono aperto ???? porta in piazza la tua esperienza che hai voglia di condividere: “La violenza contro le donne e le violenze di genere per me sono…”, “La violenza di genere da cui vorrei liberarmi è…”
➡️ interventi e letture
➡️ musica
➡️ performance collettiva: porta con te uno scatolone per partecipare e renderti protagonista della performance collettiva in cui insieme ci libereremo da tutte le forme di violenza maschile e di genere che subiamo quotidianamente.
*** Al solito ci raccomandiamo l’uso della mascherina e il distanziamento fisico ***
???? AZIONE SOCIAL
Sappiamo che, a causa della difficile situazione che stiamo vivendo con la pandemia, non per tutt* sarà possibile partecipare al momento di piazza del 28 novembre. Per questo abbiamo immaginato anche delle forme di partecipazione online e a distanza che permettano a tutt* di essere parte di questa giornata di mobilitazione e di far sentire la propria voce contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere. Insieme siamo più forti!
???? Indicazioni per i social ????
Il 28 novembre registra un breve video indossando una mascherina con su scritto ” 67 – Non una di meno” (67 è il numero di femmicidi avvenuti nel 2020). Nel video ti invitiamo a partire dalla frase “Violenza contro le donne e violenza di genere è…”, per poi nominare la forma di violenza contro cui vuoi prendere parola. Se preferisci puoi anche scrivere la stessa frase su un foglio e scattarti una foto.
☑️ Su Instagram: pubblica il video o la foto nelle stories, ricordandoti di taggare l’account di Non Una di Meno – Torino (@nudm_torino). Li riprenderemo sul nostro profilo!
☑️ Su Facebook: pubblica il video o la foto sul tuo profilo, ricordandoti di taggare la pagina di Non Una di Meno – Torino (@nonunadimenotorino). Se scatti la foto, inviacela anche sulla nostra pagina tramite messenger, le raccoglieremo in un album nel corso della giornata.
☑️ Via mail:
Durante la piazza del 28 novembre ci sarà un momento di microfono aperto in cui prendere parola. Se non puoi partecipare ma hai un messaggio o una testimonianza che vorresti venissero letti in quell’occasione, inviacelo per mail nei giorni precedenti all’indirizzo nonunadimenotorino@gmail.com, ci occuperemo noi di leggerlo in piazza!
???? qui il link dell’ evento per l’attacco femminista digitale del 25novembre di Non una di meno Torino
https://www.facebook.com/events/1321680824891136/
???? qui il link dell’evento e dell’appello nazionale di Non una di Meno
https://www.facebook.com/events/416495252858149

GRAZIE

Tutti i partiti della sinistra ufficiale infatti non hanno voluto sostenere in nessun modo questo movimento, prendendo le distanze, in ogni occasione, da tutto ciò che rappresentava l’operato degli Arditi antifascisti”.

A. Staid, “Gli arditi del popolo”.

Di noi non potranno dirlo!

Il Gila, laboratorio arti grafiche del CSOA Gabrio, ringrazia tutt* i solidali che hanno visitato la mostra Antifa Art ed hanno acquistato le stampe benefit repressione antifascista nel campus di Torino (https://www.facebook.com/watch/?v=230097568404636). Il nostro grazie va a tutti gli artisti che hanno disegnato queste tavole per l’iniziativa. Loro reprimono, noi liberiamo. Sono ancora disponibili stampe per chi fosse interessato scrivere a: gilagabrio@gmail.com.

Emanuele Giacopetti
3Zeta
Federico Fabbri
Dott. PorkA’s
Stencil Noire
Lord Pezza
AlbHey Longo
Emma Centro Malessere tattoo
LzLv
Copy
Guerrilla Spam
Zoka
Andro Malis
Stefano Salvi
Frank Lucignolo
LE Vel
Federico Atez
Kri Na
C Ekos Mutom…

MUCHAS Gracias