Ricondividiamo la chiamata allo sciopero di Non Una Di Meno per l’8 marzo.
8M 2023: APPELLO VERSO lo SCIOPERO GLOBALE femminista e TRANSFEMMINISTA!
Ricondividiamo la chiamata allo sciopero di Non Una Di Meno per l’8 marzo.
8M 2023: APPELLO VERSO lo SCIOPERO GLOBALE femminista e TRANSFEMMINISTA!
Sabato 17 dicembre, Torino, come altre città italiane, ospiterà una street parade, nata dalla comune esigenza di riprendersi le strade, anche in seguito al decreto anti-rave ovvero al tentativo del nuovo governo di minacciare le esperienze non conformi, lontane da logiche di impresa e capitalizzazione, attive nella nostra società. Ma non solo: il decreto anti-rave è solo una delle tante facce di una repressione ben più estesa volta a silenziare, sorvegliare, emarginare, incarcerare sulla scia dei precedenti ” decreti sicurezza ” promossi da Salvini. Continua la lettura di E L’ANTISESSISMO?
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SAVE THE DATE!
La ConsultoriaFAM e la Microclinica Fatih presentano:
Anticorpa: festival della salute transfemminista e di comunità
Dall’1 al 4 dicembre, CSOA Gabrio
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🌈 Invitiamo tutte le realtà di movimento attive nella società, transfemministe, ecologiste, antirazziste, antimilitariste e antifasciste, fatte da disoccupatə, precariə, studentə lavoratori e lavoratrici, sindacalizzatə, sindacalizzabilə e non, soggetti non conformi alla norma eteropatriarcale, ribellə, a costruire la convergenza per una vita bella, libera da ogni sfruttamento e da ogni violenza.
Come compagne del Gabrio abbiamo sentito la necessità di scendere in strada in quartiere e nel pensarci in strada abbiamo sentito l’urgenza di condividerla con le compagne e lu compagnu che come noi riconoscono fondamentale e necessaria la lotta trasfemminista per contrastare ad abbattere il capitalismo e il fascismo oggi. Continua la lettura di 🔥 Sorellə riprendiamoci tutto 🔥
Questo momento sarà un appuntamento di resistenza attiva, per ricordarci che la transfobia che uccide si combatte tutti i giorni e lo si fa preventivamente. La narrazione che viene fatta durante il tdor è troppo spesso corredata da toni pietistici da parte di persone cis e non sentiamo ci appartenga del tutto. Ci accorgiamo di quanto gli spazi per celebrare l’autodeterminazione delle persone trans sono ridotti e danno l’impressione di diventare solo una cornice all’interno della quale è consentito vivere vite trans esclusivamente nel ricordo, in quanto persona morta, facendoci dimenticare che le persone trans* non esistono solamente come vittime!