Lunedì 8 luglio 2019 al mattino viene ritrovato all’interno dell’infermeria del CPR di corso Brunelleschi a Torino, il corpo senza vita di Faisal Hossein, 32 anni originario del Bangladesh, morto nella giornata di domenica. Continua la lettura di UNA LUCE PER FAISAL – UNA LUCE PER I DETENUTI E LE DETENUTE DEI CPR
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Sabato 14 aprile – Dejavu & Gregory Palencia in Concerto a Torino from Venezuela
CSOA Gabrio – via Millio 42
dalle 22
CSOA Gabrio & UNDER STONE CLAN ,con la collaborzione dei giovani e le giovani della comunità latina di zona SanPaolo Antirazzista
presentano:
DEJAVU & GREGORY PALENCIA – ” LOS CARA SUCIA DEL BARRIO ”
—-Hiphop from Venezuela—–
Arrivano in Italia per la prima volta per il Tour Europeo 2018
Si definiscono i rappresentanti della ” nuova era” ed il loro pezzi sono destinati a passare alla storia senza ombra di dubbio.
Quando si tratta di fare musica “Los Cara Sucia del Barrio” hanno armi affilate: il talento di Gregory e le rime belle, precise e taglienti di Dejavu. Un duo formidabile che attira i riflettori sul panorama del Rap e dell’Hiphop, nella sua espressione più ampia.
Gregory Palencia (José Gregorio Palencia Sevilla -1985 – Aragua, Venezuela) e Dejavu (Eliezer Polanco- 1989 – Carabobo, Venezuela) sono “Los Cara sucia del Barrio”, due compagni di lotta che danno vita a testi profondi sul loro Barrio e sulla situazione politica e sociale del loro paese: Venezuela.
Sono considerati tra gli esponenti più influenti dell’Hiphop venezuelano grazie alle loro canzoni, ascoltate sia dentro che fuori la repubblica.
Ingresso a sottoscrizione 5 euro
Ven 27 Gennaio 2017 – Cena Senegalese
Il Birrificio Autogestito del Gabrio è lieto di promuovere il ciclo:
CONFINI E FRONTIERE – CENE PER CONOSCERCI MEGLIO
La cena preparata dai nostri Chef del Ex-Moi prevede la scelta tra due piatti tipici senegalesi:
– Subuttala, piatto vegetariano;
– Duran Domoda, piatto con carne;
Per arrichire l’atmosfera è prevista la proiezione di un film-documentario di Djibril Diop Mambéty e l’esposizione dell’artista di strada Larì.
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D.D. Mambéty è attore e regista senegalese di talento, conosciuto universalmente grazie ai suoi film alla scoperta del Senegal, sua terra natale.
È considerato tra i più originali, visionari e sperimentali registi africani, portando alla luce un’abilità artistica condivisa anche dai suoi famigliari.
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L’esposizione artistica a decoro della proiezione è realizzata da un artista di strada senegalese, Larì, ed è dedicata a Djibril Diop Mambéty.
Su uno sgombero in zona San Poalo…
Con rabbia abbiamo assistito allo sgombero dell’occupazione abitativa di via Modane. Rabbia per le decine di poliziotti, carabinieri, DIGOS scesi in campo per buttare nuovamente in mezzo alla strada persone colpevoli solo di aver perso l’abitazione. Rabbia per vedere i vigili del fuoco comportarsi da utili idioti, pronti a diventare zerbini per sfondare porte e portoni, dare una mano così anche loro nel criminalizzare chi lotta per una casa. Rabbia per una magistratura sempre veloce quando c’è da colpire gli ultimi e soffocare la voglia di protagonismo di chi cerca solo una vita degna. Rabbia per le istituzioni, comune in testa, che nella Torino capitale degli sfratti sono incapaci di fornire risorse a chi è colpito dalla crisi.
Per tutti costoro oggi è stata una giornata normale, con una operazione in grande stile una palazzina abbandonata è tornata ad essere pronta per la prossima speculazione, alla faccia di coloro che in questi mesi l’hanno resa vivibile e decorosa. Poliziotti, magistrati, vigili del fuoco si sfregheranno sicuramente le mani per averla “liberata”: la legalità è ristabilita, le speculazioni possono proseguire. Poco importa delle famiglie che un tetto l’hanno perso. Per loro la solita proposta beffa, la ormai famigerata palestra gestita dalla Croce Rossa; proposta che in serata diviene poi la possibilità di avere una brandina per qualche giorno in un dormitorio provvisorio (di quelli creati per l’emergenza freddo e sempre gestiti dalla Croce Rossa). Poi saranno lasciati al loro destino. Come dovranno arrangiarsi quei nuclei familiari che non si trovavano, per motivi diversi, nella palazzina all’atto dello sgombero. È andata un po’ “meglio” alla famiglia con bambino (si sa, i bambini tirano sempre…): un monolocale dell’emergenza abitativa, ma per quanto?
Restano di questi due mesi di occupazione la capacità di fare comunità e di autogestirsi, il prendersi cura di una casa rendendola vivibile dopo anni di abbandono. La voglia di riscatto, decidere di prendersi quel diritto, quello dell’abitare, negato per l’incapacità delle istituzioni.
E resta uno sgombero dalle curiose coincidenze, eseguito dopo un sequestro per motivi di inagibilità, con una perizia di parte che nessuno ha potuto vedere e prodotta dalla proprietà con celerità sorprendente appena una settimana dopo la riapertura dello stabile da parte delle famiglie.
Chi è stato in via Modane ha potuto invece constatare come le condizioni strutturali fossero già buone con l’aggiunta poi delle varie migliorie fatte dagli occupanti.
Occupare gli edifici vuoti rimane per molti l’unica opzione praticabile. Con più di 4000 sfratti l’anno il vero crimine è lasciare palazzi abbandonati, il vero crimine è non utilizzare le centinaia di alloggi ATC disponibili. I criminali sono coloro che permettono che intere famiglie dormano sotto i ponti, che impediscono loro di avere un tetto.
Chi ha permesso ed eseguito lo sgombero di via Modane merita solo profondo disprezzo.
Di fronte a queste vessazioni odiose, che voi chiamate legalità, saremo sempre con gli uomini, le donne e i bambini che non subiscono la crisi e reagiscono, che non abbassano la testa di fronte ad una giustizia fatta solo per pochi.
Sempre dalla parte di chi occupa
Spazi Occupati Zona San Paolo
Sab 17 Marzo – Presentazione del libro “Di qua non sono libero. Storie di migranti e ordinario sfruttamento”
Sabato 17 marzo a partire dalle ore 15,30 presso la sala d’aspetto della
stazione ferroviaria di Saluzzo verrà presentato il libro “DI QUA NON SONO
LIBERO – Storie di migranti e di ordinario sfruttamento” curato dal Comitato Antirazzista Saluzzese
Alla giornata parteciperanno alcuni ospiti che porteranno le loro esperienze
di lavoro e di volontariato a sostegno dei migranti.
La cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione di Sesto San Giovanni si occupa di
“attività a favore degli immigrati e delle immigrate con la strutturazione di
alcuni progetti a sostegno dell´integrazione socio-lavorativa. Tutti gli
interventi hanno come finalità l´esigibilità e la difesa dei diritti delle
persone straniere, siano esse regolarmente soggiornanti o clandestine.
Fornisce un “servizio di protezione sociale a favore di vittime della tratta a
scopo di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio ecc, centro filtro,
pronto intervento, accoglienza maschile e femminile, prese in carico
territoriali, accoglienza per rifugiati, sportelli territoriali”.
A Saluzzo sarà presentato il video “Richard K. Una storia di Rosarno” prodotto dalla cooperativa stessa.
L’associazione EquoSud Autoproduzioni Equo Solidali di Rosarno porterà un
container di arance Continua la lettura di Sab 17 Marzo – Presentazione del libro “Di qua non sono libero. Storie di migranti e ordinario sfruttamento”
Diritto di asilo, libertà di movimento per tutti/e!
Oltre 500 persone in corteo oggi pomeriggio a Torino. La manifestazione era stata convocata sotto la spinta di diversi migranti ospitati da mesi nelle strutture della cosiddetta “emergenza nord Africa” per chiedere lo sblocco dei documenti e la protezione internazionale per tutti quelli che sono arrivati in Italia la scorsa primavera fuggendo dalla guerra in Libia.
Il corteo era aperto dallo striscione “Diritto d’Asilo – Libertà di Movimento” e ha visto la partecipazione di molti migranti, provenienti sia dalle strutture di accoglienza, sia dalle occupazioni dei rifugiati in città uniti nel pretendere rispetto, diritti e dignità.
Il corteo si è via via ingrossato attraversando le strade meticce del quartiere di San Salvario e i diversi interventi che si sono susseguiti dal furgone oltre a denunciare il business del”emergenza per quello che riguarda la situazione di quanti sono in attesa del documento hanno via via declinato tutte le facce dello sfruttamento e del razzismo istituzionale che i migranti e le migranti subiscono ogni giorno. Interventi sulle questioni del lavoro e dei documenti, della tassa etnica ultimo regalo dell’ex Ministro Maroni, della crisi che stritola, delle difficoltà abitative, hanno animato tutto il percorso del la manifestazione che ha attraversato il centro della città per concludersi in piazza Castello.
Importanti e significative le presenze dei rifugiati da corso Chieri in piazza per uscire dall’invisibilità in cui le istituzioni locali li hanno abbandonati dopo il fallimentare progetto di via Asti, la partecipazione di una delegazione di universitari dallo studentato occupato di via Verdi e la partecipazione di un gruppo di migranti e antirazzisti da che hanno raggiunto Torino organizzando un autobus da Biella.
La mobilitazione di oggi segue il corteo che quest’autunno aveva introdotto la tematica dei richiedenti asilo dalla Libia, e la partecipata assemblea cittadina di inizio anno, che aveva individuato la data di oggi come momento per rilanciare la campagna per i diritti e la dignità contro la logica dell’accoglienza emergenziale.
Una lotta che, è importante non dimenticarlo, oggi è tornata a mostrarsi con determinazione nel centro città, ma diverse volte si è mossa in maniera spontanea e auto-organizzata a partire proprio da alcune delle strutture di accoglienza sparse sui nostri territori.
Come diciamo da qualche tempo la questione dell’emergenza nord-Africa che emergenza non era, è per noi una questione di diritti negati, che è urgente affermare attraverso percorsi di mobilitazione collettiva che abbiamo la forza di rimettere al primo posto la dignità dei migranti e delle migranti. Continuare a costruire percorsi di solidarietà reale, far crescere lotte e mobilitazioni per mantenere alta l’attenzione su una questione che farebbe molto più comodo a chi governa tenere nell’oblio.
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Sab 21 Gennaio 2012 – CORTEO Documenti per Tutti/e
SABATO 21 GENNAIO 2012 ore 15 – Fronte Stazione Porta Nuova, Torino
—–>CORTEO<—–
DOCUMENTI PER TUTTI/E – STOP AL BUSINESS DELL’EMERGENZA
Dalla scorsa primavera oltre 22mila persone che sono arrivate in Italia fuggendo dalla Libia bombardata dalla NATO sono “posteggiate” in migliaia di piccoli centri di accoglienza sparsi per tutto il paese. Una situazione che il Governo Berlusconi aveva archiviato sotto il nome di “emergenza nord-africa” e di cui aveva delegato la gestione alla Protezione Civile.
E Protezione Civile vuol dire procedure eccezionali ed urgenti, struttura semi-militare nazionale, spesa quasi senza controllo, contabilità semplificata, deroghe, nessuna gara d’appalto.
Da molti mesi migliaia di persone vivono in questi centri (ex colonie, alberghi, parrocchie, campi della croce rossa) in attesa che le commissioni territoriali valutino le loro domande di asilo… in molti rischiano di vederla respinta perchè arrivano in Italia dopo essere fuggiti dalla Libia ma erano in Libia provenienti da paesi non considerati instabili e quindi non inseriti nelle liste di protezione internazionale.
La vera emergenza è quella che è stata creata dal Governo, ed è un emergenza che costa centinaia di migliaia di euro pubblici che non garantiscono certo i diritti e la dignità dei richiedenti asilo ma ingrassano le tasche di quella parte di privato sociale che vede nell’accoglienza non un diritto da tutelare ma un business da sfruttare.A questo si aggiunge il calvario delle perdita di permessi di soggiorno per chi perde il lavoro col rischio di finire in un CIE, le tasse “etniche e razziste” sui permessi di soggiorno e il dramma della sanatoria truffa del 2009″
Questa situazione deve finire! Protezione umanitaria per tutti e tutte subito!
*Protezione umanitaria per chi fugge dalla Libia in guerra a prescindere dal proprio paese di provenienza
*Permesso di soggiorno a tutti i migranti e le migranti
*No al business della finta accoglienza
*Solidarietà e piena accoglienza
*Casa – Lavoro – Residenza per tutt* i/le rifugiat*
*Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
*No al razzismo
*Chiudere i CIE
Assemblea per il diritto di asilo
richiedenti asilo/migranti
Videospot
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Sab 14 Gennaio 2012 – Rosarno: due anni dopo. Presidio/distribuzione + proiezione
ARI Piemonte, Ong M.A.I.S., Equosud, Csoa Gabrio
Sabato 14 gennaio 2012 dalle 15 alle 19
in via Nizza 230 (di fronte a Eataly) e via Livorno 51 (di fronte Iper Coop)
Rosarno, due anni dopo
Giornata di sostegno alla resistenza contadina e bracciantile
contro lo sfruttamento, per i diritti e la dignità
Il 7 gennaio 2010, scoppia la rabbia dei braccianti africani impiegati nella raccolta degli agrumi a Rosarno, in Calabria.
Dopo due anni migliaia di persone continuano ancora a lavorare per pochi soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del sistema dei caporali e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Ma da allora alcuni di questi lavoratori hanno iniziato a lottare per i propri diritti, coinvolgendo altre realtà, associazioni, centri sociali, gruppi di acquisto solidale e popolare, associazioni contadine, sindacati dal sud al nord Italia.
Sabato 14 gennaio 2012, dalle 15 alle 19, ARI Piemonte, Ong M.A.I.S., Equosud, Csoa Gabrio saranno in piazza (via Nizza 230, di fronte a Eataly, e in via Livorno 51, di fronte all’Iper Coop) per dare visibilità alla Campagna “SOS Rosarno” nella distribuzione diretta di agrumi provenienti da agricoltura biologica e da aziende contadine della Piana di Gioia Tauro che assumono i lavoratori migranti nel rispetto dei diritti sindacali e umani.
Per tutto il pomeriggio, le organizzazioni promotrici dell’iniziativa distribuiranno le arance prodotte in Calabria in cambio di un’offerta e saranno a disposizione con materiale informativo per raccontare l’iniziativa.
L’evento di Torino si inserisce in una serie di manifestazioni Continua la lettura di Sab 14 Gennaio 2012 – Rosarno: due anni dopo. Presidio/distribuzione + proiezione
Documenti per tutti/e – Stop al business dell’emergenza (videospot)
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DOCUMENTI PER TUTTI/E
SABATO 21 GENNAIO 2012 CORTEO ORE 15 – fronte stazione porta nuova – Torino
Dalla scorsa primavera oltre 22mila persone che sono arrivate in Italia fuggendo dalla Libia bombardata dalla NATO sono “posteggiate” in migliaia di piccoli centri di accoglienza sparsi per tutto il paese. Una situazione che il Governo Berlusconi aveva archiviato sotto il nome di “emergenza nord-africa” e di cui aveva delegato la gestione alla Protezione Civile.
E Protezione Civile vuol dire procedure eccezionali ed urgenti, struttura semi-militare nazionale, spesa quasi senza controllo, contabilità semplificata, deroghe, nessuna gara d’appalto.
Da molti mesi migliaia di persone vivono in questi centri (ex colonie, alberghi, parrocchie, campi della croce rossa) in attesa che le commissioni territoriali valutino le loro domande di asilo… in molti rischiano di vederla respinta perchè arrivano in Italia dopo essere fuggiti dalla Libia ma erano in Libia provenienti da paesi non considerati instabili e quindi non inseriti nelle liste di protezione internazionale.
La vera emergenza è quella che è stata creata dal Governo, ed è un emergenza che costa centinaia di migliaia di euro pubblici che non garantiscono certo i diritti e la dignità dei richiedenti asilo ma ingrassano le tasche di quella parte di privato sociale che vede nell’accoglienza non un diritto da tutelare ma un businness da sfruttare.
Questa situazione deve finire! Protezione umanitaria per tutti e tutte subito!
– Protezione umanitaria per chi fugge dalla Libia in guerra a prescindere dal proprio paese di provenienza
– Permesso di soggiorno a tutti i migranti e le migranti
– No al businness della finta accoglienza
– Solidarietà e piena accoglienza
– Casa-lavoro-residenza per tutt* i rifugiat*
– No al razzismo
– Chiudere i CIE
Ven 23 Dicembre 2011: Cena + Assemblea + Reggae Rebel Night vol.3 Benefit Lavoratori dell’esselunga di Pioltello
—>Venerdì 23 Dicembre 2011<—-
C.S.O.A. Gabrio presenta:
Reggae Rebel Night vol.3
Dopo oltre 2 mesi di lotta, nonostante il krumiraggio organizzato dall’Esselunga e dalle cooperative, i licenziamenti, le aggressioni squadriste, e gli attacchi e le pressioni delle forze dell’ordine, i lavoratori delle cooperative dei magazzini Esselunga di Pioltello (in provincia di Milano) sono ancora in sciopero per il rispetto dei loro diritti e della loro dignità!
Stanno lottando: per il rientro dei lavoratori licenziati; per il rispetto dell’orario previsto dal contratto di lavoro e per la fine del lavoro a chiamata; per il pagamento degli istituti contrattuali al 100%; per la riduzione dei carichi di lavoro da contrattare con i delegati sindacali; per l’allontanamento dei capi che mancano di rispetto agli operai
E’ una lotta certo molto dura, ma che può vincere se sostenuta dalla solidarietà di tutti e tutte!
LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA!
SOSTIENI ANCHE TU LA LA CASSA DI RESISTENZA PER I LAVORATORI IN SCIOPERO!
Ore 19:30: Cena Benefit
Ore 21:00: Assemblea-Incontro con i lavoratori in lotta di Pioltello
Dalle ore 23 per sostenere la lotta:
ZIZZAPAWA POSSE (Milano Militant Sound)
KUMINA BEAT (from Radio Blackout 105.250 FM)
ROOTIKAL DUB FOUNDATION (the dub warriors)
MIRAFLOWERS (working class sound boy)
BLUTO SELECTER (Gabrio tribe) Continua la lettura di Ven 23 Dicembre 2011: Cena + Assemblea + Reggae Rebel Night vol.3 Benefit Lavoratori dell’esselunga di Pioltello