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MERCATINO DI AUTOFINANZIAMENTO PER LA MICROCLINICA FATIH

Giovedì 5 novembre la Microclinica Fatih appare al mercatino SPA del Gabrio con un frizzante stand di libri, vestiti, marmellate e mille sorprese!

In un momento in cui riteniamo particolarmente importante difendere la salute di tutte e di tutti, specialmente di chi è più in difficoltà, proponiamo un mercatino di autofinanziamento per poter continuare la nostra attività nei mesi che ci aspettano, come sempre offrendo cure, supporto e farmaci gratuiti a tutte e tutti.

La situazione sanitaria che stiamo vivendo ci ha spinti a proporre un mercatino dove sarà possibile supportare le nostre attività, bere un bicchiere di vin brulé in compagnia e sicurezza e portarsi a casa elementi semplicemente imperdibili per affrontare i prossimi freschi mesi invernali!

Vi aspettiamo!

Giovedì 5 novembre dalle 16,30 alle 18

Presso il CSOA Gabrio, via MILLIO 42, Torino

Zona San Paolo antifascista ed antirazzista

CHIAMATA ANTIFASCISTA – MOBILITAZIONE CITTADINA

Sabato 24 ottobre ore 14,30

Via Caraglio angolo via Monginevro

Zona San Paolo Antirazzista

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "PRESIDIO ANTIFASCISTA SABATO 24 OTTOBRE VIA MONGINEVRO ANGOLO VIA CARAGLIO H14.30"

Dopo un anno dall’apertura della sede di Aliud in via Sestriere, questo gruppo studentesco sovranista-nazionalista di ispirazione fascista si riunisce con altre realtà identirarie italiane a Torino. Oltre i delegati delle varie realtà territoriali ci sarà anche Gabriele Marconi, ex-militante della formazione di estrema destra Terza Posizione. Queste giovanili di Fratelli d’Italia scelgono con impegno gli invitati tanto che lo scorso anno Roberto Rosso dopo aver inaugurato la sede è finito in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Aliud, attiva in università grazie al sodalizio con il Fuan, è stato protagonista della contestazione all’incontro su Fascismo-Colonialismo-Foibe, organizzato dall’Anpi e da altre realtà antifasciste lo scorso febbraio. In quell’occasione tant* student* si sono mobilitat* opponendosi alla presenza fascista in università. La polizia, che da sempre li protegge, ha risposto caricando i/le manifestant* e arrestando 3 antifascist* portati in tutta fretta al carcere delle Vallette. Mesi dopo, la repressione della questura ha colpito nuovamente costringendo 22 student* antifascist* a diverse misure cautelari.

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IL LUPO VESTITO DA AGNELLO

L’ipocrisia delle modifiche al Decreto Sicurezza in un’Europa che si fa sempre più fortezza

In questi giorni, quotidiani e telegiornali hanno aperto con alcuni titoloni sull'”abolizione” dell’odioso Decreto Salvini. I leader del centro sinistra si sono lanciati in annunci trionfali, intonando inni al ritorno ad un Italia più accogliente ed umana.
L’ipocirsia o l’ingenuità di chi canta vittoria davanti a così tanta pochezza, fingendo di non essere a conoscenza della linea sempre più dura e disumana che adoterrà l’Unione Europea in tema di gestione dei flussi migratori e di controllo dei confini non ci sorprende e manifesta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto le decisioni istituzionali in materia di migrazioni siano inscindibili da un razzismo dilagante sempre più discriminatorio.

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Black lives matter | 27 giugno 2020, ore 15

Da un mese sono esplose le proteste negli Stati Uniti in seguito all’ennesimo assassinio per mano poliziesca di un uomo afroamericano, George Floyd. “I can’t breathe” , sono state le parole pronunciate più volte da George prima di morire soffocato da un poliziotto, le stesse che disse Eric Garner nel 2014 a New York mentre un agente lo soffocava con il suo corpo, dopo averlo fermato per la vendita di sigarette di contrabbando. La morte di Garner, assieme a quella del diciottenne Michael Brown, ucciso durante un controllo in auto, e all’assoluzione del poliziotto che nel 2012 sparò al diciassettenne Trayvon Martin diedero vita al movimento Black Lives Matter, che oggi agita gli Stati Uniti, in rivolta contro il razzismo e per chiedere giustizia ed equità sociale.

Le lotte negli Stati Uniti sono cresciute grazie ad un grande accumulo di solidarietà e ottengono molte vittorie su campagne specfiche portate avanti a livello locale. L’eco delle proteste negli USA ha mobilitato e in alcuni casi infiammato moltissime piazze in giro per il mondo. In moltissimi e moltissime ci siamo riconosciut* in quel grido, perchè quotidianamente ci sentiamo soffocat* da questo sistema economico, politico e culturale.

Di questo sistema il razzismo è una pratica, un’operazione di violenza sistematica agita su più livelli, dall’uccisione di George Floyd all’esclusione sistematica della popolazione nera dai diritti, dal welfare, dal servizio sanitario, dal sistema di istruzione, dalle abitazioni dignitose, da certi tipi di lavoro. Non è difficile comprendere come le odierne proteste negli Stati Uniti siano una reazione alla violenza generalizzata subita da secoli e non si può pontificare, non senza apparire ridicoli, su quali siano le modalità più lecite di reazione alla violenza.

Anche da noi l’aria è pesante e la pandemia che sembra oggi in via di ridimensionamento ha evidentemente aumentato le disuguaglianze già profonde nella nostra società dove razzismo e sfruttamento sono elementi strutturali. Il grido di George Floyd e i movimenti sociali che hanno raccolto quel grido perchè non cadesse nel silenzio ci mostrano ancora una volta che auto-organizzazione e lotta sono gli unici strumenti per continuare a respirare.

La solidarietà è l’arma che abbiamo a disposizione e dobbiamo praticarla incrociando e sostenendo le lotte per scardinare razzismo e sfruttamento. Alle nostre frontiere, nel mar Mediterraneo si continua a morire annegati dalle mani dell’Europa, un olocausto taciuto di centinaia di migliaia di uomini e donne che muoiono nell’indifferenza. Nei campi migliaia di braccianti ricevono paghe da fame, costrett* a dormire in baracche di fortuna e la sanatoria di inizio estate del Governo sarà ancora una volta un provvedimento di emergenza e assolutamente insufficiente. Molte persone saranno costrette a continuare a vivere in  condizione di clandestinità: ricattabili all’estremo per lavorare, espellibili se finiscono tra gli ingranaggi infernali dei CPR (i Centri di Permanenza per i Rimpatri). In questi centri le condizioni di vita sono terribili e le proteste di chi è rinchius* praticamente continue, anche se circondate da indifferenza. L’accoglienza continua a essere argomento da campagna elettorale o affare su cui provare a lucrare, tutto ovviamente sulla vita delle persone. Razzismo, sessismo e fascismo godono di ampia legittimazione nel cosiddetto dibattito pubblico, che tra l’altro ha anche decisamente dimostrato (casomai ce ne fosse stato bisogno) come l’Italia abbia qualche ingombrante problema di rimozione del suo neanche troppo lontano passato coloniale.

Razzismo e sfruttamento sono la normalità di questo sistema alla quale non vogliamo tornare. Diciamolo chiaramente organizzandoci nelle lotte e diffondendo la solidarietà!

 

 

Ci vediamo sabato in piazza Castello!  

Non siamo mica gli americani, noi sì che possiamo sparare agli africani.

Il razzismo in Italia ha profonde radici storiche nel colonialismo mai affrontate pubblicamente.
 
1882: inizia l’occupazione dell’Eritrea conclusa nel 1885. Nel 1947 l’Eritrea diventa uno stato indipedente, ma nessun governo italiano ha mai chiesto il perdono al popolo eritreo per i 60 anni di occupazione e dominazione.
1889: inizia l’occupazione della Somalia conclusa nel 1908. Nel 1960 la Somalia diventa indipendente, ma gl’italiani impediscono le elezioni a suffragio universale, obbligando ad un voto su base tribale dando così origine alle guerre intestine che tutt’ora proseguono. Nessuno governo italiano ha mai chiesto il perdono del popolo somalo per i 70 anni di occupazione e dominazione.
1911: aggresione e occupazione della Libia, che si concluse tra il 1923/1925 quando il generale Graziani guidò con spietata ferocia una lunga campagna di distruzione della resistenza libica compiendo massacri e deportazioni per cui si guadagnò il soprannome di “macellaio del Fezzan”.L’Italia fascista creò un campo di prigionia e sterminio dei libici in Puglia nelle isole Tremiti. La Libia diventa indipendente nel 1947 e mai nessun governo italiano ha mai chiesto il perdono del popolo libico per le atrocità commesse.

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Presidio Piazza Castello – 2 giugno 2020

Oggi siamo andat* in piazza Castello, davanti al palazzo della regione, per lanciare un primo segnale.

Insieme a noi molte delle persone che hanno partecipato alle Assemblee di Quartiere, fin dalle due e mezza in piazza sotto il sole, hanno portato vivacità e determinazione al presidio come poch* altr*.
Gli inviti all’unità solo un insulto quando si scarica il cento per cento dei costi della crisi sempre e solo su lavoratrici e lavoratori, studenti/esse e disoccupati/e, senza toccare e anzi rimpinguando le casse di chi possiede già gran parte della ricchezza.
Non staremo in silenzio. Continua la lettura di Presidio Piazza Castello – 2 giugno 2020

CONTINUA LA SPESA SOSPESA

Sabato 23 maggio abbiamo consegnato altri 100 pacchi spesa, purtroppo di nuovo non sufficienti per tutte le persone che si sono presentate. 
Ogni sabato nuove persone si affacciano alla distribuzione in via Millio, sperando di trovare un minimo sostegno, il ché dimostra come il problema economico sia enorme, persistente ed in crescita .
Probabilmente siamo solo all’inizio della crisi, eppure assistiamo già al progressivo ritiro dei già scarsi aiuti istituzionali .
A chi può chiediamo ancora uno sforzo per poter garantire la distribuzione di sabato prossimo.
 
Se volete continuare ad aiutarci potete donare al
 
cc IT66I0305801604100571905623
Intestatario Giuseppe Bartolomei .
 
????Paypal /Satispay:
 
Oppure portando la spesa :
 
 il Venerdì dalle 14 fino alle 18
 Via Millio, 42 – CSOA GABRIO
 
 
Servono alimenti a lunga conservazione , prodotti per l’igiene , disinfettanti, materiali scolastici , libri , mascherine , guanti .
 
–> Restituzione contabilità SOS spesa :
-Totale donazioni ricevute :
4600 euro 
-Soldi spesi per acquistare i beni di prima necessità :
4100 euro 
 
✊Da ognun* secondo le sue possibilità
a ognun* secondo le sue necessità.✊

COMUNE E CIRCOSCRIZIONE: CONTRO CRISI E PANDEMIA SOLO IPOCRISIA

 

La fase 2, a Torino, è cominciata con la protesta da parte di alcuni/e senza tetto che, sbattuti fuori dal presidio umanitario di Piazza d’Armi, allestito per fronteggiare l’emergenza freddo per chi vive in strada, hanno organizzato un presidio davanti al comune e nei giardini vicino Piazza d’Armi. L’amministrazione comunale ha per giorni ignorato, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista sanitario, la situazione precaria delle persone che hanno passato giorno e notte in presidio.
Il presidio è stato sgomberato questo martedì e le persone sono state spostate temporaneamente all’interno del Padiglione V di Torino esposizioni, in un luogo che nei mesi invernali ospita giostre e altre attrazioni.

Una sistemazione tutt’altro che confortevole, dove solo alcuni operatori sanitari avevano il permesso di avere contatti con le persone trattenute all’interno ad eccezione della polizia che aveva la completa gestione di questo carcere speciale sanitario. Solo dopo aver effettuato i tamponi e ottenuti i risultati, i trattenuti sono stati smistati all’interno di varie strutture.
Se in questa situazione l’amministrazione comunale ha mostrato tutta la propria inumanità, l’opposizione non è stata da meno cercando di fare campagna elettorale sull’emergenza in corso.

Ci lascia schifati, ma non stupiti, l’ipocrita presa di posizione della Circoscrizione 3 a guida PD in favore dei e delle senzatetto reclusi a Torino Esposizioni.
La messa a disposizione di alcuni edifici pubblici per sistemare temporaneamente chi è stat* sgomberato/a da Piazza d’Armi non è altro che la solita mossa di chi da anni propone soluzioni precarie a chi ha già poco, esercitando al contempo esplicite pressioni poliziesche.

Non passerete come buon Samaritani in un quartiere dove la speculazione privata è evidente, dove gli amministratori svendono edifici pubblici abbandonati per fare cassa reinvestendo solo le briciole per interventi a sostegno del welfare e dell’edilizia popolare.
In questa circoscrizione il prezzo degli affitti è in costante ascesa e le difficoltà abitative di famiglie, di studenti e studentesse fuori sede, delle tante persone disoccupate e precarie vengono sempre vergognosamente ignorate.

Ci ricorderemo dei responsabili, di chi specula sulla crisi sanitario-economica, di chi abbandona chi è in difficoltà, di chi ha senza battere ciglio messo a rischio e a volte sacrificato lavoratori e lavoratrici per continuare ad arricchirsi. Così come non dimenticheremo che per superarla molte sono state le iniziative di auto-organizzazione che noi come tanti altri gruppi di persone sparse su tutto il territorio abbiamo creato preferendo la solidarietà che viene dal basso alla spazzatura che voi lanciate dall’alto.

CSOA Gabrio
Rete Solidale San Paolo

Comunicato – SOSpesa

Grazie ai vari contributi ricevuti e alle numerose raccolte, la SOSpesa é arrivata alla quarta distribuzione!

 

Questo sabato come SOSpesa abbiamo distribuito circa 110 pacchi e purtroppo ne sarebbero serviti altri.

I numeri in queste settimane sono andati continuamente crescendo, il che la dice lunga su quante persone stanno subendo le conseguenze economiche della pandemia, ma soprattutto sono dati che forniscono un riscontro chiaro sulla pessima gestione dell’emergenza da parte di chi invece dovrebbe tutelare “la cittadinanza”. É ormai sempre più evidente, infatti, quanto i cosiddetti aiuti dalle istituzioni locali e nazionali siano scarsi e del tutto inadeguati alle necessità di tutte e tutti.

Restando però sul piano cittadino e regionale, possiamo dire con cognizione di causa che la gestione delle politiche sociali e sanitarie è stata disastrosa e a tratti criminale .
Partendo dalla situazione terribile nei dormitori , passando per le stragi nelle RSA , fino ad arrivare all’ infame ed incomprensibile chiusura dei container di emergenza freddo di piazza D’armi , la strada percorsa dalle istituzioni è segnata da una vergognosa scia di povertà , marginalizzazione e morte .

Una gestione scellerata con effetti devastanti sulla popolazione e che parallelamente ha aperto nuovi possibili profitti per le note fondazioni bancarie cittadine , sempre pronte a fare affari sulla male gestione del Welfare pubblico .

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La SOSpesa non si ferma!
Se volete continuare ad aiutarci potete donare al cc IT66I0305801604100571905623
Intestatario Giuseppe Bartolomei .

????Paypal /Satispay:
giusebart@gmail.com 3931289870

Oppure portando la spesa :
– il Venerdì dalle 14 fino alle 18
???? Via Millio, 42 – CSOA GABRIO
Servono alimenti a lunga conservazione , prodotti per l’igiene , disinfettanti, materiali scolastici , libri , mascherine , guanti .

Da ognun* secondo le sue possibilità
a ognun* secondo le sue necessità.