Oggi 3mila persone sono scese in piazza a Torino per la
giornata di lotta proclamata in occasione del 1 marzo dal Coordinamento
Migranti e dalle realtà antirazziste torinesi.
La giornata a Torino inizia con una immagine surreale : la piazza del
mercato di Porta Palazzo semivuota e la gente stupita che vaga tra le
poche bancarelle aperte. Porta Palazzo, il mercato all’aperto più
grande d’Europa, parte meticcia e viva della città oggi ha fatto
sciopero: i venditori e i migranti addetti al montaggio delle
bancarelle hanno incrociato le braccia e aspettano con impazienza il
corteo del pomeriggio. Solo un decimo delle attività commerciali è
stata portata avanti in questa giornata di lotta.
Il presidio convocato per le cinque del pomeriggio
davanti alla stazione di Porta Nuova –dove le persone hanno iniziato ad
affluire ben prima dell’ora fissata per l’inizio- si è rapidamente trasformato
in un corteo grande e determinato, e bello, molto bello…e così è stato nella
sua primissima parte, fino a quando non è giunta in piazza la notizia del fermo
ad opera della Polizia di un giovane senegalese, che presente al presidio si
era allontanato per una breve commissione.
1° MARZO GIORNATA DI LOTTA PER I DIRITTI E LA DIGNITÀ
Noi, donne e uomini di ogni paese. Noi, immigrati, italiani, figli di immigrati e di emigranti; noi sappiamo che le immigrate e gli immigrati hanno arricchito l’Italia con la loro cultura e il loro lavoro.
Noi rifiutiamo le proposte dei politici che vogliono criminalizzare gli immigrati.
Noi rifiutiamo le politiche razziste che colpiscono gli immigrati per poter sfruttare meglio loro e gli taliani che lavorano.
Siamo indignati perché negli ultimi anni sono state approvate leggi razziste che negano i principi dei diritti umani. Leggi in contrasto con la Costituzione Italiana, che prevede uno stato democratico, senza discriminazioni di “razza, sesso o religione”. Per questo abbiamo deciso che il 1 marzo deve essere una giornata di lotta.Continua la lettura di UNITI CONTRO IL RAZZISMO E LO SFRUTTAMENTO→
Si prepara un weekend caldo durante il quale nella giornata di Sabato si concentreranno diversi appuntamenti importanti la grande Manifestazione NoTaV che partirà dal presidio di Susa, il presidio del coordinamento Antirazzista di Torino sui fatti di Rosarno, il presidio per la difesa dell’acqua come bene comune. Noi ci avviciniamo a questa data con molta fiducia, sappiamo che gli attacchi che stiamo subendo possono aprire parecchi fronti, ma non temiamo la divisione perchè sappiamo che ci moltiplicheremo e vedrete che chi ci governa uscirà da queste giornate con il mal di testa. Perchè noi siamo da tutte le parti mentre loro sono solo dalla parte sbagliata!
Buon weekend di Resistenza a tutte/i – Torino always on the move
Quelli che i politicanti di destra e sinistra e media dei potenti chiamano “clandestini” e designano come causa di tutti i mali sono esseri umani costretti, dalla situazione internazionale, dalle pratiche criminali delle multinazionali e dalle politiche neo coloniali dei paesi ricchi nei sud del mondo, alasciare le proprie terre per cercare una vita migliore.
Quelli che chiamano “clandestini” sono esseri umani costretti dalle leggi, fatte dagli stessi politicanti di destra e sinistra, a rimanere irregolari, “senza documenti” e quindi senza-diritti, per fornire mano d’opera a basso costo, sfruttabile a volontà (ed espellibile al primo cenno di protesta) in una economia intenzionalmente costruita sulla schiavitù, sul non rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza. Continua la lettura di Presidio Antirazzista – Le arance fanno bene? Sì ma non a tutti!→
Pubblichiamo l’appello del csoa Zapata sul grave episodio di violenza che li ha visti testimoni.
Domenica sera a Genova è successa una tragedia,
un giovane ragazzo cileno, Stefano Eduardo, è morto accoltellato, probabilmente
da un coetaneo nel quartiere di Sampierdarena. Il contesto in cui è maturata la tragedia è
ancora molto incerto. Continua la lettura di Solidarietà al Csoa Zapata e adesioni→
Rifugiati via Asti bloccano per un’ora corso Casale: pretendono diritti e garanzie mentre le istituzioni negano che ci siano problemi!
Proprio nel giorno in cui quotidiani locali e tg regionali celebravano la grande riuscita del progetto di “accoglienza” della caserma di via Asti sono stati ancora una volta i rifugiati con il proprio protagonismo a guastare la festa ai politici cittadini. Ieri pomeriggio circa un centinaio di persone ha deciso di scendere in strada per protestare contro le condizioni di vita interne alla caserma di via Asti e per chiedere garanzie sulle prospettive di future sistemazioni. Usciti in corteo dalla caserma i rifugiati hanno bloccato per oltre un’ora corso Casale, ottenendo in cambio della fine del blocco stradale un incontro immediato con la Prefettura.
Oggi pomeriggio diversi compagni e compagne delle realtà
antifasciste ed antirazziste torinesi hanno dato vita ad una mobilitazione nel
centro città contro la presenza dei fascisti di Casa Pound in piazza San Carlo
e contro un presidio organizzato dalla Lega Nord e dai “Giovani Padani” in
piazza Castello.
A partire dal primo pomeriggio piazza San Carlo è stata
occupata dai compagni e dalle compagne per impedire che Casa Pound potesse dare
vita al suo banchetto, e l’obiettivo è stato centrato con i fascisti costretti
da prima a spostarsi scortati dalle forze dell’ordine davanti al Museo Egizio,
e poi a rinunciare ai loro intenti grazie alla determinazione dei/delle
presenti al presidio antifascista che nel frattempo aveva continuato ad
ingrossarsi. Continua la lettura di Guai a chi ci tocca – scontri torino Lega e Casa Pound→
A poco meno di un mese dalla “chiusura” dell’ex clinica occupata di
corso Peschiera, un gruppo di rifugiati/e sistemati dalle istituzioni
nel campo della Croce Rossa di Settimo Torinese hanno dato vita oggi
all’ora di pranzo ad una protesta autonoma e determinata. Usciti in
corteo dal campo hanno raggiunto Torino e l’imbocco dell’autostrada per
Milano bloccandolo in segno di protesta verso la situazione nella quale
vivono: i/le rifugiati/e hanno contestato la gestione del campo ad
opera della Croce Rossa e dall’altro hanno chiesto di poter avere
certezza di una sistemazione definitiva per tutti e tutte e non solo
per le 100 persone inserite all’interno progetto FER. Continua la lettura di TUTTAPPOSTO???→