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Clown Army, Samba Band e pratiche di movimento…

http://www.youtube.com/watch?v=IZsIZa1Oiig

La Clandestine Insurgent Rebel Clown Army (CIRCA), nasce a Londra in occasione
del Forum Sociale Europeo del 2004 dal Laboratory of Insurrectionary
Imagination. La Clown Army intende innestarsi sulle narrazioni quotidiane della
città in occasioni quali manifestazioni politiche ed eventi di
rilevanza internazionale, sviluppando il filone della comunicazione-guerriglia (o guerriglia semiotica o ancora semiotic art). Il gruppo, con le sue azioni, non veicola direttamente significati
politici ma cerca di attaccare i momenti estetici dell’esercizio del
potere attraverso associ-azioni ridicole. Lo stesso nome, esercito dei clown ribelli, è un associazione che ha del ridicolo: un
vero e proprio esercito di clown si muove per la città praticando
azioni dirette di attivismo non violento.

Ascolta l’audio completo: Clown Army.mp3 Continua la lettura di Clown Army, Samba Band e pratiche di movimento…

Outside esperienza indipendente di WebTV – da voce alle occupazioni di Rifugiat@ a Torino

Outside – unconventional web tv – nasce quasi per caso nel febbraio
2009 dalla necessità e volontà di realizzare una tv (in questo caso
web) fuori dagli schemi omologati e standardizzati della normale
televisione mainstream. La prima puntata di Outside, “I Sleep Here”, è
online dal 15 Luglio 2009 ed ha come protagonisti i rifugiati dell’ex
clinica san paolo di Torino che, a quasi un anno di distanza
dall’occupazione, ci aprono le porte per far ascoltare la propria voce,
le proprie vite, i loro vissuti, i loro problemi, le loro speranze.
http://www.youtube.com/watch?v=O8Gi-gywleQ

Proiezione NaziRock

Mercoledì 15 aprile ’09 ore 20:45
via Dante di Nanni (zona pedonale)  Borgo San Paolo

Il “comitato 25 aprile ’09 zona San Paolo” in collaborazione con la Sezione Dante di Nanni dell’ANPI presenta:

“NaziRock

film documentario sul fenomeno crescente delle nuove destre di Ispirazione Nazi – fascista. Parteciperà il regista Claudio Lazzaro

blog di Nazirock

L’estrema destra vista dall’interno:
la sua musica, i capi, le alleanze, i rituali,
lo sdoganamento politico che sta aprendo ai nazifascisti italiani le porte
del potere istituzionale.

La destra radicale in Italia
può raggiungere il mezzo milione
di voti e diventare determinante, in un quadro politico in cui ne bastano
25.000 a decidere chi governerà il Paese. Per questo viene sdoganata. Continua la lettura di Proiezione NaziRock

[DVD-VIDEO] Assalti frontali feat. Inoki live@gabrio

Esce oggi il video del concerto del 13 ottobre 2007 al CSOA Gabrio. Il video, nella sua ruvidità e nello stile “grezzo” dei suoni,
testimonia come un “documento”, lo stile “Assalti”, quel modo di
cantare e suonare diverso, spinto da quello che vuoi dire, non da
quello che ci si aspetta da un qualunque concerto, nella sua fase
calante e ascendente manifesta la voglia e il supporto che la gente da
a un compagno, non al cantante di un gruppo. Potete richiedere il video completo presso il BAR e il MERCATINO del CS.

www.assaltifrontali.it

www.inventati.org/killout

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CINEFORUM PALESTINA – Boicotta Israele come ospite d’onore alla fiera del libro

mercoledì 7 maggio


LA SPOSA SIRIANA di Eran Riklis
 
Le alture del Golan sono state occupate da Israele a partire dal 1967 e
da allora sono territori oggetto di contestazione da parte della Siria.
In molti villaggi vive una popolazione a maggioranza drusa, considerata
dalle carte d’identità israeliane “apolide”.
Durante tre anni di viaggi, il regista Eran Riklis e la sceneggiatrice
Israelo-palestinese Suha Arra hanno raccolto testimonianze sulla zona
di confine tra Israele e Siria proprio a ridosso delle alture del
Golan. Il risultato di questo lavoro di ricerca, in cui gli autori sono
venuti a conoscenza di storie drammatiche e bizzarre, è “La sposa
siriana”, un film politico, arguto e velato a tratti da un’amara
ironia. Si tratta della storia di Mona, che va in sposa ad un famoso
attore televisivo siriano, pur sapendo che una volta oltrepassato il
confine siriano non potrà mai più fare ritorno alla propria famiglia.

Le Proiezioni iniziano alle ore 21

A FIANCO DELLA LOTTA DEI/DELLE RIFUGIATI/E PER I DIRITTI, LA CASA, LA SALUTE ED IL LAVORO

A FIANCO DELLA LOTTA DEI RIFUGIATI/E PER LA CASA, LA SALUTE E IL LAVORO

Abbiamo scritto questo documento per favorire la discussione tra tutti/e coloro che hanno partecipato a questa lotta e per avere una storia (condivisa da tutte e tutti) da poter raccontare all’esterno, per raccogliere solidarietà e supporto. Vi invitiamo a partecipare alla assemblea del 10 marzo sotto il comune, a venirci trovare al presidio, a partecipare al corteo del 15.

Per sostenerci ed aderire mandate una mail a  viabolognaoccupata@libero.it

 

Dalla fine dell’estate, un gruppo di un centinaio di rifugiati e rifugiate politici e con permesso per
motivi umanitari provenienti da Sudan, Darfur, Etiopia, Eritrea, Somalia, Costa d’Avorio, Ciad, Niger, Sahara occidentale, Libia, non trovando accoglienza nei pochi posti previsti a Torino, respinti/e dall’ufficio migranti del comune senza nessuna indicazione tranne che la lista dei dormitori, ha trovato rifugio per la notte in una fabbrica da demolire a Settimo, senza riparo dal freddo, senz’acqua, luce, riscaldamento: una grossa topaia.

 

Guarda la puntata di “un mondo a colori” del 21 febbraio 2008 – Diritto d’asilo?

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WALZER CON BASHIR

torna a cinema

http://www.youtube.com/watch?v=-8f7n2VYF04

 

Valzer con Bashir (2008) di Ari Folman

 

Giustamente premiato ai Golden Globe, un piccolo gioiello da tutti acclamato.
Il Manifesto: …un lavoro duro e impressionante…
El Pais: …oltre ad avere un talento straordinario, Ari Folman ha un ammirevole coraggio.
Il Messaggero: Il risultato è un film che cambia tutto il modo di fare cinema.
Corriere della Sera: “Valzer con Bashir” si avvale di animazioni più realiste delle immagini reali.
Il Tempo: …un film di animazione più reale, e realistico, di un documentario dal vero.
Il Giornale: …un cartoon per adulti, toccante e mai fazioso, quasi un viaggio psicoanalitico dentro un’amnesia
individuale e collettiva insieme
.
Panorama: Un
film d’animazione che non è un cartoon, un racconto di guerra che è un
viaggio nella memoria, un documentario che evoca fantasmi…

Variety: …un qualcosa di speciale, strano, originale e potente.
The Times: …un film potente, pacifista, fortemente personale…

Valzer con Bashir - LocandinaGrande
successo (di critica e di pubblico) all’ultimo Festival di Cannes, un
terribile atto d’accusa verso ogni guerra che commuove coinvolge
indigna angoscia… e il tutto con un ammirevole eclettismo di
tecniche impiegate – secondo i casi animazione classica,
tridimensionale, flash ed effetti speciali – e un’eccezionale
creatività del montaggio
(Repubblica).
“Valzer con Bashir” mostra con coraggio e
senza falsi pudori come ogni conflitto non sia altro che un insieme di
orrori, di paura, di disperazione, di vigliaccheria, di prevaricazione,
di ferocia, di traumi, di disumanizzazione, di mostruosità senza senso…
Di difficile collocazione per la coesistenza di stili diversi, il
film mescola abilmente il documentario politico e l’autobiografia, il
genere guerra e la psicoanalisi, la trascrizione di sogni – fantasmi,
reminiscenze – e una splendida animazione grafica
(Le Monde): in effetti nel lavoro di Ari Folman non sai se ammirare maggiormente la tecnica o il contenuto.

Nel fare emergere la memoria di una pagina buia della sua storia
personale e di quella del suo paese, il regista israeliano mostra come
realtà e immaginazione siano facilmente mescolabili: “Valzer con Bashir”
è, e al contempo non è, un documentario e una fiction (mirabilmente
fusi realismo surrealismo onirismo). Un’opera emozionante come poche,
innovativa nel modo di presentare le cose mediante tavole disegnate ed
effetti digitali, attuale più che mai oggi: una narrazione
psicoanalitica che costituisce un salutare pugno nello stomaco dello
spettatore, dall‘inizio alla fine.

Straziante e sconvolgente il finale. Si esce dalla proiezione incapaci di parlare.

Del suo film (ci son voluti ben quattro anni per realizzarlo!), Ari Folman ha detto: Il
messaggio è che ogni guerra è sbagliata. Dovunque nel mondo. Non è come
nei film americani, non c’è alcuna gloria nella guerra. Di solito i
giovani che guardano i film di guerra dicono ‘si, è dura là fuori, ma
c’è comunque un grande senso di amicizia tra i soldati… voglio esserci
anche io’… spero che con questo film dicano: ‘non vorrei mai essere lì’
.
Giustamente Dario Arpaio, commentando la pellicola, ha scritto:
Nessuno vince mai una guerra. Nei sopravvissuti restano solo immagini a due colori e qualche incubo ricorrente…
Per non dimenticare che la pietà non va alla guerra
.

Un vero peccato che il film venga distribuito in così poche sale.