Nell’ultimo mese nel Cpr di Torino ci sono state due grandi rivolte che hanno portato alla quasi totale inagibilità della struttura.
Due rivolte in cui i detenuti hanno dato fuoco a tutto ciò che avevano nelle loro celle, mettendo a rischio la propria vita per lottare contro la detenzione amministrativa e far emergere le condizioni disumane a cui sono costretti a sopravvivere in quei lager a cielo aperto. Continua la lettura di Aggiornamento dal CPR di Torino→
Domenica 12 febbraio un corteo partecipato e determinato ha attraversato la città per ribadire il No al 41 Bis e all’ ergastolo ostativo, No ai Cpr e a tutte le gabbie.
Nella giornata di ieri (12/02/23) siamo ritornatə in strada in solidarietà con Alfredo che da più di 115 giorni è in sciopero della fame e per chi come lui, attraverso il proprio corpo, denuncia le condizioni di non-vita imposte nel regime di 41 bis.
Alcune notizie dopo la consegna delle chiede telefoniche.
Dopo il presidio dello scorso venerdì, ci è arrivata conferma che le schede telefoniche, per utilizzare le cabine interne, sono state distribuite tra i reclusi del CPR di Corso Brunelleschi. In questi giorni cominciano ad arrivare le prime chiamate dall’interno.
Da una serie di telefonate ricevute da dentro il Cpr, apprendiamo che tutte le 35 persone detenute in una delle aree del centro sono entrate in sciopero della famea partire da questo lunedì. Hanno rifiutato pranzo e cena e intendono continuare:
“Qua è un disastro. Qua succede un macello perché la gente non mangia e beve e continuerà così finché non ci sarà una soluzione.”
È di qualche giorno fa la notizia delle misure cautelari applicate nei confronti di alcuni poliziotti e funzionari della questura di corso Verona. All’interno dell’ufficio immigrazione della questura venivano chiesti favori in cambio di permessi di soggiorno o dell’accelerazione di pratiche. La maggior parte delle volte venivano chiesti soldi, ma è stato riportato almeno un caso in cui sono state richieste prestazioni sessuali.
Domenica 19 Giugno ci siamo trovatx contante realtà torinesi sotto le mura del cpr di Corso Brunelleschi, prima di partire in corteo per le strade del quartiere San Paolo e Cenisia, per ribadire che questi Lager vanno chiusi e per ricordare con rabbia tutte le morti di cui quei luoghi e chi li legittima sono colpevoli.