L’ex clinica San Paolo è stata svuotata; “Casa Bianca” (così
i/le rifugiat* che ci abitano hanno deciso di chiamare il secondo edificio
occupato a fianco dell’ex ospedale privato di corso Peschiera) ha deciso di
organizzarsi per resistere e nella giornata di ieri non è stata toccata.
Nella brevità più assoluta è questa la conclusione della lunghissima giornata
di ieri. Una giornata iniziata alle otto del mattino con l’inizio del presidio
organizzato dal Comitato di Solidarietà, e finita alle undici di ieri sera con
i sorrisi e i saluti dai balconi di quei rifugiati e quelle rifugiate che alla
faccia delle dichiarazioni di guerra della Prefettura e del Comune fatte nei
giorni scorsi, questa notte l’hanno passata ancora una volta sotto il tetto
conquistato e difeso negli ultimi dieci mesi. Continua la lettura di Non finisce qui, ancora non è finita!→
Da oltre due anni le mobilitazioni dei e delle rifugiat* nella nostra
città hanno portato non pochi frutti: tutti i rifugiati che si trovano
sul territorio piemontese hanno finalmente diritto ad avere un tessera
sanitaria ed un medico di base, si è ottenuta l’esenzione del ticket,
si è garantito un tetto a molti attraverso due occupazioni, persino il
regolamento delle borse di studio all’università è stato ora corredato
di una postilla specifica per i titolari di rifugio politico od
umanitario.
La stessa Via Asti, dai media ed istituzioni erroneamente decantata
come la soluzione definitiva, ha tuttavia un valore simbolico molto
alto perché rappresenta la spinta che dal basso si è data,
all’apparentemente immobile, macchinario burocratico. Là dove solo un
anno fa si diceva che non c’erano soldi e quindi speranze per nessuno
vediamo oggi soldi stanziati dall’unione europea per i/le cosidett*
vulnerabili ed un Comune anticipare 200.000€ al Governo per
ristrutturare un stabile da utilizzare per accoglienza di emergenza dei
rifugiati stessi.
Si avvicina la chiusura dell’Ex-Clinica occupata di corso Peschiera, ogni giorno giungono notizie dal mediterraneo di drammatiche storie di vita terminate tragicamente, affondate negli abissi del mare nostrum. Proponiamo di seguito un elenco ragionato di link per fare il punto della situazione ad oggi. Continua la lettura di Dalla Libia a Torino→
Corso Peschiera è
occupata da ottobre 2008, e da allora le istituzioni si sono via via
alternate sui giornali con proclami di sgomberi e soluzioni
provvisorie. .. ultima notizia lo sgombero ed il parziale trasferimento
in via Asti che secondo il Sindaco Chiamparino in persona (intervista a
La Stampa 23/8) doveva avvenire a fine agosto. Oggi leggiamo dal
Prefetto che non sarà così, che ci saranno soluzioni per tutti e
tutte….. ma il come e il dove e il quando è ancora incerto! Continua la lettura di Ancora a fianco della lotta dei rifugiati e delle rifugiate→
A due giorni dall’imponente manifestazione No Dal Molin che ha rivendicato l’indipendenza degli abitanti di Vicenza dalle logiche di guerra, espressione dell’autonomia e dell’autorganizzazione dei movimenti, il giorno prima dell’inizio del summit dei presunti potenti del mondo, si disvela, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera faccia di questo governo e di tutto il reticolato di potere diffuso della governance nazionale. All’alba di questa mattina le forze dell’ordine sono entrate nelle case dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, perquisendo ed arrestando. Continua la lettura di Solidarietà all’onda! il movimento de* student* non si arresta!→
ODIA IL RAZZISMO SOSTIENI GLLI ANTIRAZZISTI GRIGLIATA BENEFIT SPESE LEGALI
GIOVEDì 25 GIUGNO 09 ORE 20
Maggio 2005: a Torino è un mese intenso di lotta per gli antirazzisti e le antirazziste. La sera del 20 maggio diverse realtà dell’antgonismo e dell’auto-organizzazione si danno appuntamento per un presidio davanti al CPT di corso Brunelleschi, dove i migranti reclusi sono in sciopero della fame per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere. Fuori, in città, nelle settimane precedenti la polizia durante un controllo uccide a freddo un giovane senegalese, e un altro giovane nordafricano muore affogato nel Po per sfuggire ad una retata delle forze dell’ordine. Continua la lettura di grigliata benefit spese legali→
alle 22:00 proiezione del film documentario “Come un uomo sulla terra”
un film con la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità
con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai
finanziamenti di Italia ed Europa
La crisi colpisce duro, la crisi colpisce tutti: donne e uomini, italiani e migranti. Eppure, per rispondere alla crisi, il governo produce e sancisce differenze. È razzismo istituzionale: la legge Bossi-Fini e il “pacchetto sicurezza” inseguono il sogno di una forza lavoro usa e getta, vogliono ridurre i migranti e le migranti alla perenne espellibilità. Tutti i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione, sospesi dal lavoro e licenziati vedono ogni progetto di vita frantumarsi di fronte ai loro occhi. Tra i lavoratori, i precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla porta per primi. Tra i lavoratori, i migranti vivono una doppia precarietà, sanno che il permesso di soggiorno non sarà rinnovato, la clandestinità è una minaccia più vicina, l’espulsione una possibilità sempre presente. Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE.