Per la prima volta dopo diversi anni lo spezzone sociale è riuscito ad arrivare al palco di piazza San Carlo senza aggressioni della celere durante il tragitto.
Questo grazie anche al lavoro di mediazione portato avanti dal Coordinamento Antifascista Torinese e dalla Fiom.
Al termine del corteo però abbiamo trovato come sempre una piazza vuota, la dimostrazione che il centro sinistra e i sindacati confederati, espressione di quella fetta elettorale borghese e benpensante, non hanno alcuna intenzione di ascoltare le istanze delle centinaia di giovani,dellə precari(e), degllə studentə e di tutte le soggettività non conformi che componevano il corposo spezzone di coda . Continua la lettura di 🔴Primo maggio con lo spezzone ecologista aperto dallo striscione della Laboratoria Ecologista Autogestita🔴→
Domenica 12 febbraio un corteo partecipato e determinato ha attraversato la città per ribadire il No al 41 Bis e all’ ergastolo ostativo, No ai Cpr e a tutte le gabbie.
Nella giornata di ieri (12/02/23) siamo ritornatə in strada in solidarietà con Alfredo che da più di 115 giorni è in sciopero della fame e per chi come lui, attraverso il proprio corpo, denuncia le condizioni di non-vita imposte nel regime di 41 bis.
di questa mattina, la questura di Torino, accompagnata dagli agenti della finanza, ha perquisito e sequestrato materiale dal centro sociale Askatasuna.
Dal 21 ottobre Alfredo Cospito è in sciopero della fame contro il regime 41 bis a cui è stato sottoposto. È stato condannato per strage contro la sicurezza dello Stato: il reato più grave presente nell’ordinamento giuridico. Questo reato è stato considerato insussistente per fatti gravi quali, per intenderci, la strage di piazza Fontana. Nel caso di Alfredo la strage sarebbe costituita da alcuni ordigni esplosivi che non hanno provocato né morti né feriti.
Alfredo è un compagno anarchico e l’accanimento dello Stato nei suoi confronti si inserisce in un quadro di repressione violenta più ampio che coinvolge l’area anarchica e in generale il mondo militante antagonista.
Il 12 dicembre 1969, una bomba veniva fatta esplodere all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura, sita in piazza Fontana a Milano.
Nello stesso giorno scoppiarono altri 3 ordigni a Roma e ne furono rinvenuti inesplosi sia a Milano che a Torino.
Cominciava così la “guerra santa“ dei padroni che,attraverso l’apparato statale e con l’ausilio del terrorismo nero, ha lasciato una scia di sangue, repressione e tortura.
🌈 Invitiamo tutte le realtà di movimento attive nella società, transfemministe, ecologiste, antirazziste, antimilitariste e antifasciste, fatte da disoccupatə, precariə, studentə lavoratori e lavoratrici, sindacalizzatə, sindacalizzabilə e non, soggetti non conformi alla norma eteropatriarcale, ribellə, a costruire la convergenza per una vita bella, libera da ogni sfruttamento e da ogni violenza.