Ci sono parole che non vorremmo mai scrivere nè leggere, cose che non vorremmo mai fare come quella di salutare un compagno che ci lascia. Oggi per l’ultima volta salutiamo Nico nella sua, nella nostra casa.
La sua casa è stata Il Gabrio, fino alla fine.
Il Gabrio non è solo picchetti e cortei, serate e concerti, ma è soprattutto un luogo dove si intrecciano relazioni, si costruiscono percorsi di vita ed è forte il senso di comunità.
Senza retorica crediamo che Nick, come e più degli altri, in tutti questi anni abbia saputo incarnare lo spirito di questo posto. Lo ha fatto da persona speciale quale era: disarmante, diretto, a volte irritante ma sempre sorridente. Chi ha conosciuto Nico negli anni non può non ricordalo come Nik 2000 , L’alieno.
Davanti ad una cassa o dietro una consolle a selezionare vinili, a scatenarsi in pista magari con improbabili parrucche o a passarti un cilum sui gradoni del greg, in mezzo ad un corteo o nelle cariche degli sbirri.
Nico aveva un dono speciale , quello di riuscire a sentire le persone. Non solo ascoltandole o parlandoci, ma soprattutto facendole subito sentire parte del suo, del nostro Mondo. Non è cosa scontata, ma lui ci riusciva. Non solo amava profondamente prendersi cura di quelli cui voleva bene, ma aveva anche un’attitudine naturale a interessarsi a tutte le persone che conosceva dentro e fuori dal centro sociale: ogni persona poteva avere una storia da raccontare o ascoltare, una di quelle che Nico raccontava.
Dentro al Gabrio se lo conoscevi poco ti invitava a ripassare nei pomeriggi, nelle serate e con chi vedeva un po’ più interessato lo invitava a partecipare, a venire a fare qualcosa nel centro sociale.
Per le generazioni di compagni, compagne e amici che negli anni hanno attraversato il centro sociale Nico è stato un punto di riferimento, un collante che ha contribuito a tenere insieme tanti appuntamenti di attività politica e sociale e soprattutto di vita quotidiana.
È proprio nella quotidianità Nico non mancava mai. Una bella fetta del mondo di Nico stava dentro questo cortile, dove la stessa sensibilità che Nico dimostrava con gli amici la dimostrava con gli animali: da Crema per anni sua fedele compagna fino a Gabri e Lella, le gatte abbandonate qua fuori e adottate.
In zona in tanti hanno conosciuto Nico: le sue abitudini e anche le sue intemperanze. La sua figura spessissimo in bicicletta con un fascio di quotidiani, giornali sportivi e di scommesse.
Nico ha avuto una vita sicuramente intensa che gli ha fatto accumulare esperienze e formare la persona che noi abbiamo conosciuto. Una vita colorata, non certo grigia e monotona, fatta di passioni intense. E tra le tante immagini che ci porteremo dietro delle passioni di Nico quelle che riguardano il suo amore per la musica e la danza sono forse quelle che più ci faranno sorridere e piangere allo stesso tempo. Piroette memorabili frutto di una passione coltivata anche con lo studio, resident dj all’interno di tante serate, a volte acclamato dal pubblico, altre volte mandando semplicemente la musica che voleva ascoltare lui in quel momento… un po’ capriccioso, come tutte le star.
Nico, queste sono le difficili parole che siamo riusciti a scrivere un paio di sere fa pensando a te. Sono solo una piccolissima parte di quello che eri, il brevissimo racconto della vita incredibile che hai vissuto e che abbiamo avuto il piacere di condividere con te. Ognuno di noi porterà dentro di se il ricordo di un aneddoto, un sorriso, un urlo, una chiacchierata. Ci mancherai tantissimo.
“Ci ricorderemo di te per sorridere”. Lo faremo. Le lacrime lasceranno spazio ai sorrisi e torneremo ancora insieme, come un pugno chiuso insieme!
Ciao Nick
Le sorelle e i fratelli del C.S.O.A. Gabrio