Archivi categoria: L’orto di Walter

27 volte GRAZIE

Sono state delle giornate intense e ancora facciamo fatica a renderci conto della bellezza che ha attraversato e ci ha attraversato in quest’ultima settimana. Continua la lettura di 27 volte GRAZIE

SEMI in LOTTA e MERCATINO CLANDESTINO

Oggi il Mercatino Clandestino sarà dedicato a un tema e soprattutto a una pratica che ci stanno molto a cuore: lo SCAMBIO SEMI!

Potrebbe essere un'immagine raffigurante spazio al chiuso

Riappropriamoci della possibilità di autoprodurre, di essere autonomi e a utonome e liber* nelle nostre scelte di produzione e consumo.

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IL MERCATINO CLANDESTINO – Giovedì 18 febbraio

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "-ΤΟ- 5門 LO SPACCIO POPOLARE AUTOGESTITO DEL GABRIO presenta MERCATINO CLANDESTINO CIBO LOCALE, NATURALE E CONTADINO ...E NON SOLO lt il primo e il terzo giovedì del mese DA CHI PRODUCE A CHI CONSUMA SENZA INTERMEDIARI E SFRUTTAMENTO CSOA GABRIO ZONA SAN PAOLO ANTI- RAZZISTA, RIAPPROPRIAMOCI DELLA DISTRIBUZIONE PRODUZIONE E DEL SISTEMA DI CONTRO MULTINAZIONALI E GDO. saranno adettate le sicurezza per la ridyzlone del contagio covid19. mascherina igatoria, sanifica mani mantieni a distanza y almeno I. Gabrio w"

Lo sappiamo..

San Valentino è passato…

Carnevale è finito…

La primavera è lontana…

e allora, cosa c’è di meglio del Mercatino per tirarvi un po’ su e portarvi a casa tante autoproduzioni sane, senza sfruttamento e soprattutto buonissime??
Giovedì 18/02
Dalle 16 alle 18
CSOA Gabrio
Via Millio 42, lato cortile
Vi aspettiamo!

ps: anche se carnevale è finito, indossate la mascherina!

IL MERCATINO CLANDESTINO

Questa settimana l’appuntamento con il mercatino sarà per noi un momento particolarmente importante…non solo per ciò che la condivisione rappresenta, soprattutto in questo momento difficile per tutte e tutti, e per l’enorme valore di poter consumare cibi e prodotti sani, fuori dalle logiche di sfruttamento che devastano il mondo, com’è sempre più evidente…

ma anche perchè insieme a noi ci sarà un benefit importantissimo, a cui teniamo molto!
La Microclinica Fatih, infatti, che da 10 anni supporta gratuitamente e senza alcuna esclusione chiunque abbia bisogno e chieda aiuto, per poter continuare a fornire consulenze e servizi, soprattutto in questo momento, non lasciando indietro nessuno e nessuna, ha bisogno di una mano! E noi siamo molto content di poterla ospitare!
Sarà quindi presente con noi con un proprio stand imperdibile, per passare un pomeriggio in allegria, condividendo pensieri e progetti.
Vi aspettiamo giovedì 5 novembre dalle 17,00 alle 19,30
Csoa Gabrio
Via Millio 42, Torino
Lato cortile
Sempre tutto in sicurezza!! Mascheratevi…ci riconosceremo lo stesso ????

https://www.facebook.com/events/687515301937578

Le nostre riflessioni sullo stato di emergenza

Le ultime settimane hanno segnato le nostre vite in modo profondo, facendoci piombare in una realtà che pensavamo distopica, ma che ci è arrivata addosso cambiando radicalmente le nostre vite. Una realtà che non eravamo (e non siamo) pronti ad affrontare, un cambio epocale di fase di cui dobbiamo ancora capire la reale portata. Allo stesso modo abbiamo sentito l’esigenza, come sempre, di superare le difficoltà individuali e personali, nel collettivo. Per questo negli ultimi giorni abbiamo creduto fondamentale parlare, discutere e confrontarci su quello che ci stava (e ci sta) accadendo. Il risultato è questo documento, una prima elaborazione, sicuramente parziale, che vuole essere un tentativo di condividere pensieri, timori, paure, proposte e rivendicazioni.

La prima cosa che questa pandemia ha dimostrato, in Italia, è il pessimo livello di salute del Servizio Sanitario Nazionale, che ancora nella mitologia popolare veniva citato come un fiore all’occhiello del nostro paese. Dopo 30 anni di politiche liberiste caratterizzate dall’aziendalizzazione della salute, da tagli progressivi al personale e ai posti letto e da esternalizzazione dei servizi, con finanziamenti sempre maggiori ai privati, il SSN mostra evidentemente le sue carenze. È noto a tutti che l’Italia è uno dei paesi OCSE più in basso nella classifica di spesa per la Salute (nel 2018 spendevamo il 68% in meno della Germania, il 47% in meno della Francia) e questa differenza di spesa non è senza conseguenze: per capirci la Germania ha 28.000 posti letto in terapia intensiva, mentre l’Italia ne ha soli 5.000, a fronte di una popolazione solo di poco inferiore.
Le proposte del Governo per sopperire a tale carenza sono perlopiù insufficienti e regressive: richiamare a lavoro gli operatori in pensione (paradossale se non irresponsabile, vista la raccomandazione del Consiglio dei ministri, per cui le persone anziane non devono uscire di casa); bloccare le attività ambulatoriali; cancellare i limiti all’orario massimo di lavoro per il personale impegnato nella gestione dell’emergenza; fare accordi con il privato non convenzionato.
Ancora una volta i costi economici non sono ripartiti in maniera equa e proporzionale ma si scarica il peso dell’emergenza sul pubblico e su una fascia della popolazione, si sacrificano i diritti del lavoro e si nascondono gli effetti reali che questa misura avrà sulla vita delle persone trasformando (il personale sanitario?) in eroi, costringendoli a invisibilizzare i propri problemi e i propri bisogni, schiacciati come sono tutti i giorni nelle pagine dei quotidiani tra santificazione e martirio. Nel frattempo si ragiona già di scegliere chi salvare in base all’età: qualche anno di troppo potrebbe costarti il posto in rianimazione. Continua la lettura di Le nostre riflessioni sullo stato di emergenza

Ven 14 Ottobre 2016 – Cena Benefit Microclinica Fatih/CSOA Gabrio

cena-14

VENERDI’ 14 OTTOBRE ALLE ORE 20.00

Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito e l’Orto di Walter vi invitano a una cena di raccolta fondi per l’acquisto di medicinali e per sostenere il centro sociale

@ CSOA GABRIO
Via Millio 42
Zona San Paolo Antirazzista

MENU
Insalata croccante
Vellutata di zucca con castagne
Riso e fagioli
Patate speziate con coste
Dessert

Per prenotare: 339/4604996 o ortodelgabrio@autistici.org

• Ambulatorio popolare autogestito Microclinica Fatih dal 2009 medici e infermieri volontari per il diritto alla salute di tutt*
• Orto di Walter per un’agricoltura sostenibile e per il diritto al cibo sano

Giugno e luglio – NON SOLO CALCIO…

againstmodfutbolCSOA Gabrio – via Millio 42 presenta

NON SOLO CALCIO

Il bareto estivo del CSOA Gabrio sarà aperto in occasione di alcune partite degli europei per apericena e dibattiti

lunedì 13 giugno

ore 20 spuntino a cura dell'”Orto di Walter”

ore 21 proiezione della partita Belgio-Italia

mercoledì 22 giugno

ore 19 spuntino a cura dell'”Orto di Walter” e presentazione del libro Togliatti Blocks – Frammenti di una sconfitta con l’autore Daniele Vecchi

http://www.libreriadellosport.it/libri/togliatti_blocks_-_frammenti_di_una_sconfitta.php

A seguire visione della partita

mercoledì 6 luglio

ore 19 spuntino a cura dell'”Orto di Walter” e presentazione del libro A sud di Maradona con l’autore Andrea Ferreri

http://www.bepress.it/varie/maradona.pdf

A seguire visione della partita

Inoltre

campetto per street football, calcio al balilla e tanto ancora

PORTA LA PASSIONE , LASCIA A CASA IL BANDIERONE

NO A SESSISMO, FASCISMO E RAZZISMO

 

 

Quando la legalità è solo una forma di violenza – Solidarietà con chi lotta per la casa!

12143282_529106033912550_2707536414168073668_nEsiste una legalità che è fatta di violenza e sopraffazione, odio per i più sfortunati e difesa dei privilegi.

Forti di questa legalità stamane decine di poliziotti sono penetrati nella palazzina di via Collegno 37 occupata venerdì scorso da 50 persone, 13 famiglie e 20 bambini.

In nome di questa legalità che è solo violenza si militarizza un pezzo della città e si sbattono per strada uomini e donne con la sola colpa di essere degli sfrattati.

Poliziotti e magistrati preferiscono che la gente stia sotto i ponti, viva in macchina o in qualche garage piuttosto che si prenda cura di un edificio abbandonato. La loro legalità fa tornare un palazzo al degrado e condanna alla strada una decina di famiglie.12063467_529105997245887_9133890629840415047_n

Per questi personaggi, come per il Comune che non è in grado o non vuole dare risposte all’emergenza casa, l’unico sentimento possibile è solo un profondo disprezzo.

Come a Bologna, anche a Torino si trasforma per incapacità e supponenza un problema sociale in problema di ordine pubblico. Questa mattina intorno alle 8:45 un vero e proprio blitz di decine di digos e numerosi blindati della polizia hanno circondato la zona entrando dentro il palazzo occupato sfruttando un vicino di casa che avevano portato alcuni giocattoli per bambini. Alcuni funzionari comunali si sono materializzati poco dopo proponendo come “soluzione abitativa” la sistemazione in una palestra, chiaramente rimandata al mittente da parte degli/delle occupanti. C’è poco da aggiungere se non che per l’ennesima volta si calpesta la dignità delle persone. Come siamo stati già tristemente abituati a vedere, si è proceduto alla sistematica demolizione e distruzione dei sanitari dei bagni all’interno degli appartamenti. Devastazione e saccheggio delle vite di tutti e tutte, bambini uomini e donne.

1546325_529060460583774_1564275251109152715_nUn Comune che sbatte la porta in faccia a chi ha il problema casa, che delega a magistrati e poliziotti (che agiscono senza la minima umanità ma solo con l’astio del più forte) la risoluzione di questioni di sua competenza. Questo è il triste quadro che si prospetta a chi pone al centro del discorso politico il bisogno fondamentale dell’abitare.

E allora tenetevi la vostra legalità, gioite pure per aver fatto tornare all’abbandono un bel po’ di alloggi, rallegratevi per avere fatto abbassare la testa e sbattuto per strada quelle persone che hanno avuto la forza di rivendicare una vita degna. Di questa legalità, francamente, ne facciamo volentieri a meno.

Bisogna allora prendere posizione, o si sta con chi lotta, con chi rivendica i propri diritti e agisce di conseguenza o si sta con coloro che difendono l’incapacità e la prepotenza in nome della legge.

In questo momento di rabbia, i pensieri di affetto e amore sono rivolti agli uomini, alle donne e ai bambini che in questi giorni ci hanno dato una lezione di dignità con le loro azioni.

Solidarietà con le famiglie di via Collegno

Solidarietà con chi lotta per la casa

BASTA CASE VUOTE, BASTA FAMIGLIE SENZA CASA – BENVENUTI IN VIA GIACINTO COLLEGNO 37

sfratti

A Torino ci sono circa tra i 40 e i 60 mila alloggi vuoti, secondo dati risalenti al 2012. Eppure la città non riesce a soddisfare il bisogno di casa dovuto all’alto tasso di sfratti per morosità incolpevole che, solo nel 2014 ha riguardato oltre 4500 casi.
Torino è una città che è stata colpita duramente dalla crisi e la perdita della casa, per l’incapacità di poter continuare a pagare regolarmente un affitto, è uno dei segnali più significativi. I semplici dati segnalati però dimostrano che le risorse esistono ma evidentemente manca la volontà politica nell’affrontare la situazione.
Assistiamo infatti all’inerzia di una amministrazione cittadina sempre pronta a regalare ampie porzioni di territorio per la speculazione di banche ed immobiliari ma incapace di dare risposte alle migliaia di famiglie sfrattate. Pronta a finanziare progetti come quelli di social housing che dimostrano da un lato tutta la loro inconsistenza e dall’altro la loro inutilità sottraendo fondi all’edilizie residenziale pubblica
Affrontare l’emergenza abitativa significa anche rilanciare un piano riguardante gli alloggi popolari ma a Torino nei prossimi 3 anni sono previsti solo poco più di 150 nuove unità. E mentre ogni anno vengono assegnati circa 400 case popolari, le liste d’attesa contano migliaia di iscritti.
Insomma, è evidente che chi entra nel vortice di uno sfratto è condannato dalle istituzioni pubbliche ad una lenta agonia, fatta di promesse e mancanza di opportunità.

Diventa allora necessario, per coloro che non vogliono soccombere alla violenza rappresentata da uno sfratto, praticare una solidarietà attiva, insieme a coloro che vivono lo stesso problema. I picchetti antisfratto risultano momenti significativi per creare un unione tra sfrattati, pratica concreta per resistere a proprietari esosi e ufficiali giudiziari senza cuore e dignità. Comune e questura hanno provato a disarticolare queste pratiche con l’applicazione sistematica dell’articolo 610 c.p.c. (che prevede la possibilità di eseguire uno sfratto senza preavviso) trasformando, per incompetenza e stupidità, un problema di ordine sociale in un problema di ordine pubblico.
Ma la solidarietà non si è arrestata e, nella consapevolezza che dalla istituzioni si possono ottenere solo promesse vuote o imposture, chi è senza casa ha deciso di passare alla soddisfazione diretta del bisogno fondamentale che è l’abitare.
E se 40 mila alloggi vuoti sono un lusso che una città come Torino non si può permettere, è evidente che occupare una palazzina vuota da anni diventa un passaggio necessario per dare un tetto a uomini, donne e bambini.
Così 50 persone hanno finalmente una casa in via Giacinto Collegno 37 dove potere riacquistare quella dignità negata dalla istituzioni.
Nella settimana di mobilitazione nazionale indetta dalla rete Abitare nella crisi contro l’articolo 5 del decreto Lupi e nel giorno nel quale lo sportello Prendocasa denuncia il ruolo delle banche nella gestione dei pignoramenti degli alloggi, con l’occupazione della Banca Intesa San Paolo a Porta Palazzo da parte di altre famiglie sfrattate, questa azione aggiunge un altro tassello alla lotta per la casa.
In una circoscrizione come la III nella quale altre numerose famiglie hanno liberato palazzine per soddisfare il proprio bisogno abitativo, l’occupazione di via Collegno ripropone con forza la richiesta di moratoria per gli sfratti e la possibilità sottrarre all’incuria interi edifici per riconsegnarli a chi ne ha effettivamente bisogno.
Venite a conoscere questa nuova esperienza e a portarle solidarietà.

CON GLI OCCUPANTI DI VIA COLLEGNO 37

RESISTERE CONTRO LA CRISI
CASA PER TUTTI E TUTTE