Cosa succede quando i bisogni essenziali di ognunə si trasformano in strumenti di profitto?
Continua la lettura di Il prezzo dell’abitare Il ricatto sulla casa
Cosa succede quando i bisogni essenziali di ognunə si trasformano in strumenti di profitto?
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Oggigiorno, nel 2024 a Torino il numero degli sfratti è il più alto mai visto negli ultimi 15 anni (almeno). Gli sfratti in corso sono 6000 (dati del ministero degli interni), mentre i nuclei familiari che faticano a pagare l’affitto sono 20000 (cioè le spese per l’abitazione superano il 50% del reddito).
Più del 90% degli sfratti sono per morosità incolpevole (dati Istat), ossia i nuclei familiari e le persone sotto sfratto sono coloro che non pagano l’affitto perché non possono permetterselo. In parole povere: se si è costretti a scegliere tra pagare l’affitto e dare da mangiare alla propria famiglia*, oppure se pagare l’affitto o sostenere spese mediche urgenti, oppure se pagare l’affitto o pagare le utenze sempre più alte, per evitare di rimanere senza gas o corrente, la scelta è una sola: quella che permette di sopravvivere. Continua la lettura di BASTA SFRATTI: PER RISOLVERE IL PROBLEMA ABITATIVO BASTA ASSEGNARE LE CASE VUOTE!
Questa mattina in via Monginevro 68 è stato eseguito l’ennesimo sfratto a sorpresa,(tramite il famigerato art. 610). Uno sfratto inutilmente muscolare, ai danni di una famiglia, con una bambina di soli 2 mesi, raggirata dalla proprietaria dell’intero stabile con un contratto falso e pagamenti in nero.
Ieri è stato sottratto alla città uno spazio con cui abbiamo collaborato, lottato e attraversato le strade.
Uno spazio di libertà, lotta, autogestione e socialità.
Uno spazio che per anni ha praticato e diffuso controcondotte, in antitesi ai modelli di vita imposti da capitalismo e Stato. Continua la lettura di Solidarietà all’Edera Squat
𝗗𝗮 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟯 𝗔𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟰 𝗮 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟱 𝗔𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗗𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝟯 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶, 𝗺𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗱𝗶𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝗴𝗼𝗺𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗮 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝘁𝗼! Continua la lettura di LA CASA DELLE DONNE E’ SOTTO SGOMBERO, PREPARIAMOCI A DIFENDERLA!
GIOVEDì 17 MARZO
ORE 21.30
PROIEZIONE DE: LA VERSIONE DI JEAN
di Manuela Cencetti, Jean Diaconescu, Stella Iannitto.
🎙 Saranno presenti i registi Manuela Cencetti e Jean Diaconescu
IL FILM
Per quindici anni, alla periferia Nord di Torino, è esistito il campo rom di Lungo Stura Lazio, il cosiddetto Platz. Era una delle baraccopoli più grandi d’Europa. I suoi abitanti erano persone povere, rom e non rom, etichettate unicamente tramite la linea del “colore” come rom, in primo luogo dalle istituzioni.
La versione di Jean è la storia di un uomo che con il suo cellulare filma e registra diversi momenti di vita quotidiana del campo, fino alla sua totale distruzione. Ora, nel grande spazio rimasto vuoto dopo lo sgombero, riaffiorano i suoi ricordi.
NOTE DI REGIA
Questo film parla principalmente con immagini girate dagli abitanti del campo. Un punto di vista per una volta dall’interno. È il racconto di un tempo, di vita spesa in uno spazio passato da luogo sovrappopolato a luogo deserto e straniante. Proporre questa versione dei fatti per noi non significa costruire una versione più veritiera o più credibile, ma indagare delle voci e degli sguardi finora mai presi in considerazione. Jean è la guida di questo film, in tutti sensi; ha vissuto all’interno del campo e ne conosce le storie e gli angoli più nascosti.
(M. Cencetti, J. Diaconescu, S. Iannitto)
BAR POPOLARE APERTO
POP-CORN a VOLONTà!
distribuito da OPENDDB – Distribuzioni dal basso
info: https://www.openddb.it/film/la-versione-di-jean/
Continua la lettura di Quale futuro per l’ex-Diatto? Assemblea pubblica sabato 05/02
Sono anni che sentiamo parlare di città come parchi giochi, come Disneyland.
Porta la mascherina e rispetta il distanziamento.
Cosa accade nelle segrete stanze delle istituzioni?
Il linguaggio burocratico e la frammentarietà dei siti web del Comune di Torino non favoriscono certo né la comprensione né la partecipazione alle decisioni sul futuro assetto dei quartieri in cui viviamo.
Porta la mascherina e rispetta il distanziamento.