Dall’assemblea di Abitare nella Crisi a Porto Fluviale siamo usciti con l’obiettivo di costruire nella mobilitazione del 19 Ottobre una data che a partire dai percorsi di lotta per il diritto all’abitare e al reddito sapesse essere catalizzatrice di tutti quelli che rifiutano di essere sempre più precari, sfruttati e senza diritti. In ogni territorio i percorsi di lotta hanno costruito e stanno costruendo tappe di avvicinamento al 19O, giornata in cui sfrattati, sgomberati disoccupati, precari, giovani studenti, invaderanno le strade di Roma per assediare quei luoghi del potere responsabili delle politiche di austerity, per portare nel cuore della finanza i conflitti sociali che costruiscono i nostri territori. Continua la lettura di Assemblea 22 settembre @ Spazio del Mutuo Soccorso a Milano
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Quanto costa amare un centro sociale…ciao Nick!
Ci sono parole che non vorremmo mai scrivere nè leggere, cose che non vorremmo mai fare come quella di salutare un compagno che ci lascia. Oggi per l’ultima volta salutiamo Nico nella sua, nella nostra casa.
La sua casa è stata Il Gabrio, fino alla fine.
Il Gabrio non è solo picchetti e cortei, serate e concerti, ma è soprattutto un luogo dove si intrecciano relazioni, si costruiscono percorsi di vita ed è forte il senso di comunità.
Senza retorica crediamo che Nick, come e più degli altri, in tutti questi anni abbia saputo incarnare lo spirito di questo posto. Lo ha fatto da persona speciale quale era: disarmante, diretto, a volte irritante ma sempre sorridente. Chi ha conosciuto Nico negli anni non può non ricordalo come Nik 2000 , L’alieno Continua la lettura di Quanto costa amare un centro sociale…ciao Nick!
7 Agosto 2013: Mercoledì per Nick
“Come un pugno chiuso insieme…” CIAO NICK! –
7 AGOSTO un mercoledì per Nick:
– Appuntamento alle 9.00 in P.zza Adriano.
– Alle 9.30 corteo fino al Gabrio e momento di saluto.
– Alle 11.30 appuntamento in V. Catania.
– Alla sera dalle 19.00 ricordo collettivo al Gabrio.
C.S.O.A. Gabrio – Via Revello 3 – Zona San Paolo Antirazzista
“Come un pugno chiuso insieme…” Ciao Nick.
Terrorista è chi devasta i territori!Il NO TAV paura non ne ha!
L’ennesima e forse più vergognosa operazione della procura di Torino questa mattina ha colpito 12 appartenenti al movimento NO TAV, tutti del comitato di lotta popolare di Bussoleno, perquisiti in cerca di esplosivi e armi (….!!) e indagati per terrorismo ed eversione rispetto alle azioni di lotta in Val Clarea del 10 Luglio scorso.
Una mossa in piena continuità con l’operato di chi da anni criminalizza il più grande movimento popolare nel nostro paese, mossa degna della guerra che i media asserviti combattono cercando di infangarlo, dividerlo e isolarlo, degno di chi di fronte alla forza dei movimenti chiama terrorista chi scende in piazza e lotta (ricordate le dichiarazioni di Erdogan sui manifestanti di Taksim?).
Quella di questa mattina è il messaggio chiaro che il PD e il governo mette in campo contro il dissenso e la rivolta sociale. E se di certo è vero che la Val di Susa in questi anni è stata purtroppo palestra di repressione e autoritarismo, altrettanto vero è che questo movimento rappresenta un modello unico e radicale di soggettività che si organizzano per costruire nuove istituzioni dal basso, praticando forme di resistenza condivise, talvolta radicali, con lo scopo di ricostruire spazi comuni di dissenso, per mettere in moto meccanismi di trasformazione dell’esistente e per dare risposte concrete ai propri bisogni e a quelli dei propri simili.
Se tutto ciò può essere definito come “terrorismo”…. allora siamo tutt* terrorist*!
L’operazione di questa mattina rappresenta certamente un salto di qualità da parte dei due PM in trincea, Rinaudo e Padalino, nel disegno di criminalizzazione del movimento.
E’ bene ricordare che verso la fine degli anni ’90 ci avevamo già provato altri due PM, Laudi e Tatangelo, ad accusare di terrorismo chi combatteva contro l’alta velocità in Val di Susa.
All’epoca quelle accuse tanto infami quanto infondate portarono ai suicidi di Stato di Sole e Baleno.
Se qualcuno crede che la storia possa ripetersi sbaglia di grosso.
Oggi come ieri il movimento resterà unito e saprà rimandare al mittente il fango e le menzogne che questa mattina ci sono piovute addosso.
Complici e solidali con i/le compagn* indagat*.
#NO TAV fino alla vittoria
CSOA Gabrio
Fuori i razzisti dalla città! #LegaLaLega
Sbigottiti leggiamo che, dopo l’insulto razzista a una ministra del governo da parte del vicepresidente del senato Calderoli, la Lega rilancia sul tema dell’immigrazione clandestina, convocando una manifestazione a Torino per il 7 settembre.
Non crediamo sia una scelta a caso: al di là dell’ovvia scelta del capoluogo di una regione governata da un leghista, forse si pensa che una tra le città più devastate dalla crisi possa essere terreno fertile per seminare odio…. mentre è proprio tra i migranti che le conseguenze della crisi son le più disastrose: per via del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, la disoccupazione per molti/e segna la caduta verso il ricatto dell’illegalità.
Inoltre, in quel giorno, sulla pelle dei migranti a Torino rischia di giocarsi una dialettica politica che non fa altro che vittime: da un lato la vile e diretta aggressione leghista, dall’altro l’ipocrita buonismo di un’amministrazione comunale che mentre a parole concede una fittizia cittadinanza, nei fatti rende la vita difficile ai migranti negando un semplice atto amministrativo come la residenza a chi vive sul suolo torinese ma non ha i soldi per affittare regolarmente una casa, e ospita un lager dove sono rinchiusi i migranti “colpevoli” di essere senza permesso di soggiorno, magari dopo aver perso il lavoro, o semplicemente per aver cercato una vita migliore senza curarsi degli incasellamenti degli organismi nazionali e internazionali, che definiscono chi è in quota e chi no, chi è rifugiato e chi no.
Ma per fortuna Torino non è fatta solo di questo: da anni fitte reti di solidarietà si tessono dal basso, nelle case occupate, nei presidi solidali, nei gesti quotidiani di resistenza al razzismo e costruiscono un tessuto sociale che è ben diverso dal triste spettacolo che ci danno i politici!
Invitiamo tutti e tutte a mobilitarsi e ad incontrarci in un assemblea pubblica
Giovedì 1 Agosto 2013 ore 18:30
c/o Radio Blackout – Via Cecchi 21/a
Ferma la lega, ferma il razzismo istituzionale e strisciante!
Dalla valle alle metropoli verso il #19Ottobre
Riportiamo il testo conclusivo della due giorni in Val di Susa (Campeggio NO TAV di Venaus) che ha visto la partecipazione di diverse realtà nazionali verso un autunno di conflitto.
Dalla valle alle metropoli, per un autunno di conflitto
Coordinamenti di lotta per la casa e per il diritto all’abitare, centri sociali e spazi occupati, collettivi studenteschi e precari, militanti del movimento no tav e di altre lotte a difesa del territorio, ci siamo incontrati al campeggio di lotta di Venaus – tra cariche nei boschi e momenti di lotta e condivisione – per costruire un percorso comune che guardi avanti, verso un autunno di conflitto di cui tutt* condividiamo l’urgenza.
Abbiamo individuato nella data del 19 ottobre (già indicata dalla 2 giorni sulla casa a Porto Fluviale) un’occasione utile per mettere a verifica un percorso e intrecciarne molti altri. Una giornata in cui assediare i Ministeri che traducono le direttive della troika in leggi e decreti che distruggono le nostre vite. Un punto di partenza dunque e non di arrivo. Non una scadenza ma un processo in costruzione, da articolare nei differenti territori da cui proveniamo.
Raccogliamo la proposta uscita dagli incontri avvenuti al campeggio del Monte Amiata di una mobilitazione diffusa sul territorio in occasione del 12 ottobre sul tema del colonialismo sui territori, attendiamo la conferma di una giornata di mobilitazione transnazionale dall’Hub Meeting di Barcellona per il prossimo 15 ottobre e c’impegnamo nella costruzione di iniziative territoriali di avvicinamento, sostenendo lo sciopero del sindacalismo conflittuale e di base del 18 ottobre. Non una data ma una settimana di mobilitazione.
Una riflessione comune ha registrato una necessità Continua la lettura di Dalla valle alle metropoli verso il #19Ottobre
…e alla fine spuntò Passoni…
Quando quasi un anno fa lanciammo la campagna I love Gabrio lo facemmo sulla base di pochi punti ben chiari: bonifica del Centro Sociale dall’amianto e continuità delle attività e della vita del Gabrio. Una posizione che conciliava il rispetto della salute pubblica con il rispetto di quasi 19 anni di occupazione. Una posizione che, da subito, ricercava il confronto: con i frequentatori del Centro, con il quartiere San Paolo-Cenisia, con la città. E anche con quelle istituzioni che pretendono di rappresentarci, non per il piacere della cosa in sé ma per coerenza in un percorso che cercava di coinvolgere tutti gli attori in campo, compreso il Comune formalmente proprietario dello stabile di via Revello. Stabile che, ricordiamo, lasciato all’incuria ha assunto nuova vita nel corso di questi 19 anni grazie alle/agli occupanti.
Abituati come siamo ad agire alla luce del sole, per noi la dimensione di qualsiasi confronto, con qualsiasi interlocutore non può che essere pubblica. Non abbiamo ambivalenze da nascondere e non ci vergogniamo delle nostre parole. Il nostro agire in questi anni ne è la dimostrazione.
Ora, per un periodo il Comune di Torino, tramite l’assessore competente Passoni ha parlato di noi (non con noi) rispondendo ad interpellanze presentate dai razzisti della Lega e con dichiarazioni a mezzo stampa, auspicando conciliazioni di sorta per la risoluzione del “problema” Gabrio. Poi, per mesi più niente.
Nel frattempo veniva sottratta alla città, con un intervento militare in grande stile, l’area ex-Diatto, per consegnarla agli speculatori tanto cari al sindaco Fassino. Il CSA Murazzi, storico punto di aggregazione in riva al Po, veniva messo sotto sequestro, probabilmente, anche qui, per pseudo interventi di rivalutazione. Insomma, l’inizio dell’estate ha visto una escalation di azioni volte a mettere in silenzio voci critiche della gestione affaristica che ormai guida questa città.
In questo quadro, sicuramente non idilliaco, ecco che l’assessore Passoni chiede di incontrare gli/le occupanti del Gabrio Continua la lettura di …e alla fine spuntò Passoni…
Nuova occupazione a Torino, 10 famiglie prendono casa
La battaglia contro gli sfratti e per il diritto all’abitare ha segnato un nuovo importante risultato quest’oggi a Torino con la nascita di una nuova occupazione in corso Traiano 128, nel quartiere di Mirafiori. Si tratta di una palazzina di proprietà di un’azienda della grande distribuzione rimasta abbandonata ormai da alcuni anni.
L’iniziativa è stata portata avanti da alcune famiglie sfrattate affiancate dallo Sportello per il diritto alla casa Zona San Paolo, dal collettivo Prendocasa e dal comitato di quartiere di San Salvario e si pone in continuità con il corteo di alcune settimane fa che ha avviato un percorso cittadino per il diritto all’abitare e in cui il problema della casa è stato posto con forza di fronte a delle istituzioni ormai da tempo immobili e incapaci di dare risposte agli effetti della crisi.
Ad aver preso casa con l’occupazione di oggi sono ben 10 famiglie di italiani, migranti e rifugiati, tutte accomunate dalla volontà di mobilitarsi assieme per riprendersi il diritto ad un tetto sopra la testa.
Da segnalare l’atteggiamento nervoso delle forze dell’ordine che, poco dopo l’ingresso nella palazzina da parte delle famiglie e dei comitati, ha fatto giungere sul posto due volanti che hanno tentato di trattenere due compagni impegnati nella lotta per la casa e di requisire alcuni strumenti da lavoro utilizzati poco prima per l’ingresso nell’edificio. Di fronte alla reazione e alla determinazione delle persone presenti gli agenti hanno però abbandonato in fretta il tentativo e si sono allontanati.
Nel frattempo sono iniziati i lavori di pulizia e ristrutturazione all’interno dello stabile per renderlo immediatamente disponibile all’abitazione.
In una città come Torino in cui, con la crisi, la questione abitativa ha assunto da tempo i tratti di una vera e propria emergenza e in cui l’amministrazione locale si rifiuta di avviare la moratoria sugli sfratti che da più parti viene richiesta per dare il segnale di un impegno concreto su questo fronte, una decina di famiglie ha deciso oggi di prendersi autonomamente le risposte ai propri bisogni che il Comune non è in grado di dare.
#riprendiamocilacittà!
I Love Zona San Paolo…en la calle vol.2!
Venerdì 5 Luglio 2013:
* Per la bonifica dell’amianto al Gabrio
* Contro le speculazioni e per la vivibilità dei territori
* In difesa del diritto all’abitare e delle case occupate
Dalle 17:
– Musica
– Mercatino GermogliaTO
– Distro
– Spettacoli teatrali
– Allenamento collettivo Palestra Popolare Dante DI Nanni – – Spazio bimbe/i
– Mostre fotografico
– Cibo, Bar & More…
Via Revello Occupata
Zona San Paolo Antirazzista
Torino
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Dalle ore 17 – Via Revello occupata – Zona San Paolo Antirazzista