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Polizia VS Diritto alla casa: E’ questa la loro democrazia!

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Questa mattina in corso Cosenza 142, nella periferia torinese, è stato
eseguito l’ennesimo sfratto che ha costretto per strada un’altra
famiglia vittima della crisi e di politiche sorde ai diritti ed alle
esigenze sociali.

Una trentina di persone e amici solidali nella lotta per il diritto
alla casa si erano dati appuntamento all’alba davanti al portone per
impedire lo sfratto. Armati di striscioni e tamburi si sono opposti
alla raffinatissima strategia militare ordita dalle diaboliche menti
delle forze del disordine.
Diverse camionette sono sopraggiunte da una via laterale e gli
antisommossa sono corsi velocemente all’ingresso. Mentre un
battaglione cercava di farsi strada dalla porta principale, un altro
passava dal retro dove gli astuti digossini, che avevano dormito,
ospitati, nel palazzo, hanno potuto aprire la porta dall’interno.
I resistenti si sono quindi trovati stretti tra due fronti, ed essendo
anche numericamente inferiori sono stati fisicamente spostati
dall’androne con spinte e calci e qualche manganellata.
Il tutto si è concluso con qualche livido e una famiglia con 2
bambini per strada.

Hedia e il marito sono costretti ad arrangiarsi con lavori precari.

A causa della burocrazia e delle norme sempre più restrittive hanno
gravi difficoltà a rinnovare il permesso di soggiorno e questo rende
ancora più difficile la possibilità di accedere a qualsiasi forma di
reddito e di conseguenza a poter pagare l’affitto.
A sua volta l’assenza di reddito rende pressoché impossibile rinnovare
il permesso di soggiorno. Un circolo vizioso che in questa città si tramuta in una gestione del problema casa esclusivamente affidata ai manganelli degli invasati in blu, ad ogni sfratto più arroganti e violenti, irriverenti e razzisti (questa mattina non si sono lasciati sfuggire l’occasione di pronunciare il sempre verde “tornate a casa vostra”).
Non pensino di intimidirci lorsignori… come questa mattina restiamo aggrappati, resistiamo, consapevoli e convinti che il diritto alla casa non è in (s)vendita.

La lotta per i diritti non si ferma.

La casa è un diritto, la dignità non si sfratta.

Lun 18 – Mar 19 Giugno 2012: Nuove “strategie”, vecchie politiche – Resistiamo agli sfratti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ di pochi giorni fa la resistenza allo sfratto di Mariuccia e Massimiliano: madre settantenne, dializzata e figlio, fotografo freelance con un numero sempre minore di contratti di lavoro all’attivo. Sono di qualche settimana fa le resistenze agli sfratti di Hedia, del marito e dei loro due figli, di Kader e della moglie che, proprio durante il precedente picchetto antisfratto ha dato alla luce suo figlio e di Nouredinne e della sua famiglia. Tutte storie di persone legate da un comune denominatore: la crisi ha reso difficile sostenere il peso dell’affitto.
E così aumentano sul territorio torinese, di pari passo alla consapevolezza della lotta quale unico strumento di sopravvivenza e di riacquisizione di dignità negata, le pratiche della resistenza agli sfratti, le occupazioni di immobili sfitti, gli sportelli che seguono la questione casa.
La consapevolezza e la presa di coscienza della portata della crisi che attraversa tutta l’Italia e che vede Torino al secondo posto per numero di sfratti, sembra coinvolgere solo chi paga sulla propria pelle il prezzo della crisi. Le istituzioni, ben potendo attuare politiche che consentirebbero di sanare la crescente necessità abitativa (una tra tutte la requisizione di immobili sfitti), continuano ad attuare politiche obsolete ed inadatte all’attuale contesto economico e sociale.
Con anni di ritardo il Comune di Torino ha indetto il bando per l’assegnazione di case popolari, bando che non assegnerà nulla a nessuno, perchè di case, a detta dell’amministrazione cittadina, non ce ne sono. La compilazione di moduli ed il pagamento di marche da bollo da parte dei cittadini, è stato solo lo strumento utilizzato dal Comune per sedare gli animi, per posticipare di qualche mese le pressanti richieste di persone arrabbiate.
L’amministrazione locale non sa che “pesci pigliare” e si affida, o meglio, delega il compito di gestire la questione casa alla questura ed alle forze dell’ordine che, con il benestare dell’ufficiale giudiziario di turno ed al fianco di palazzinari senza scrupoli e speculatori, non sapendo come meglio affrontare la ingombrante e sempre crescente questione delle resistenze agli sfratti, pone in essere nuove “strategie”. E così gli sfratti non eseguiti grazie all’opposizione di inquilini e di solidali vengono rinviati agli stessi giorni nella speranza, presumibilmente, di attenuarne il clamore e la portata. A questa “strategia” noi rispondiamo che saremo presenti, con i nostri corpi davanti a quei portoni, insieme alle famiglie, a bambini ed anziani e a tutti coloro i quali ritengono che la casa sia un diritto di tutte e tutti, ribadendo ancora una volta che la crisi e le sue conseguenze non sono una questione di ordine pubblico da gestire con “strategie militari”, ingenti numeri di forze dell’ordine e manganelli.

Il 18 ed il 19 GIUGNO vieni a portare sin dal primo mattino la tua solidarietà rispettivamente al picchetto antisfratto in C.SO FRANCIA n. 203, davanti al portone di Kader e della sua famiglia e in C.SO COSENZA n. 142, davanti al portone di Hedia e della sua famiglia.

LA CASA E’ UN DIRITTO, LA DIGNITA’ NON SI SFRATTA!

Sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo

Dom 17 Giugno 2012: Torino Mad Pride – ore 14 fronte stazione Porta Nuova

13 maggio 1978: entra in vigore la legge 180, ” Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori “. Si tratta della prima e unica legge quadro italiana in materia di salute mentale, che impose la chiusura dei manicomi, regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio e istituì i “servizi di igiene mentale pubblici”. La legge viene spesso associata a Franco Basaglia, psichiatra, all’epoca direttore del manicomio di Gorizia, che si fece autorevole portavoce di un movimento culturale che rivendicava una nuova concezione di salute mentale e di presa in carico delle persone sofferenti di un disagio psichico. Obiettivo principale del movimento era ridare dignità e restituire diritto di cittadinanza a tutte quelle persone che, in nome di una diagnosi clinica e di una presunta pericolosità sociale associata al disagio psichico, erano rinchiusi nei manicomi. Matti, da rinchiudere, non erano solo le persone affette da un disturbo psichico, ma tutti coloro che non si conformavano alle norme sociali imperanti: omosessuali, prostitute, agitatori sociali, orfani, senza fissa dimora, disabili. La legge 180 venne immaginata come primo passo di un processo di deistituzionalizzazione: il manicomio non è un luogo di cura, ma di segregazione ed esclusione sociale. Il benessere psicofisico degli individui si fonda invece sull’integrazione sociale e la presa in carico psichiatrica deve diventare strumento di emancipazione, non una condanna a vivere ai margini della società. Il luogo della cura è il territorio, l’ambiente di vita, non l’ospedale. In quest’ottica viene anche normato il trattamento sanitario obbligatorio: si riconosce che, in particolari circostanze di sofferenza psichica, il servizio sanitario possa obbligare un libero cittadino ad un percorso di cura, se e solo vengano ravvisate queste tre condizioni: una situazione clinica emergenziale, la momentanea incapacità del soggetto di prendersi cura di sé e la necessità di cure ospedaliere (impossibilità di una presa incarico domiciliare).      

17 maggio 2012: viene approvato in Commissione Affari sociali della Camera un testo di Riforma della legge 180. Primo firmatario il disonorevole Ciccioli (PDL). In base a questo progetto di legge, il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) cambia nome, diventando Trattamento Sanitario Necessario (art.4). Il termine “obbligatorio” riconosceva l’esistenza del paziente, la sua dignità, il suo essere portatore di diritti. Prevedeva una costante negoziazione tra chi cura e chi viene curato. ‘Necessario’, invece, sottolinea la concezione del paziente come oggetto Continua la lettura di Dom 17 Giugno 2012: Torino Mad Pride – ore 14 fronte stazione Porta Nuova

Ven 15 Giugno 2012: La Piola del Gabrio – Cena Benefit Marcia Europea dei Sans Papiers/Migranti + Dj set

Primo appuntamento con la Piola del Gabrio. Ogni Venerdì dalle 20 in poi si mangia, si beve e si ascolta buona musica!

—————————> VENERDI’ 15 GIUGNO 2012 <———————————

Dalle 20:

CENA BENEFIT MARCIA EUROPEA DEI SANS PAPIERS/MIGRANTI
+
DJ SET from SKA to DUB by 

BLUTO SELECTER
KUMINA BEAT
ROOTIKAL DUB FOUNDATION

Cena 10 euri

C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

————–
MARCIA EUROPEA DEI SANS–PAPIERS E DEI MIGRANTI DAL 2 GIUGNO AL 2 LUGLIO 2012
La Coalizione Internazionale dei Sans-papiers e migranti (CISPM) organizza una marcia dei diritti che farà tappa in cinque paesi europei tra cui l’Italia.

L’obiettivo è di rivendicare la libertà di circolazione e di residenza, la regolarizzazione globale di tutti i Sans-papiers, l’esercizio totale dei diritti dei migranti, la protezione e il rispetto dei diritti dei richiedenti asilo, la cittadinanza di residenza, il rispetto dei diritti dei rom e dei sinti.

Dal 2 giugno al 2 luglio 2012, la CISPM chiama tutti i difensori dei diritti umani, le associazioni, i sindacati, i lavoratori, i pensionati, gli indignati, gli studenti, i movimenti sociali, i partiti politici e tutti i cittadini a partecipare, in segno di solidarietà, alla MARCIA EUROPEA DEI SANS – PAPIERS E DEI MIGRANTI che avrà come tappa finale la sede delle istituzioni europee, il Parlamento europeo di Strasburgo.

La crisi economica e sociale tocca per prima le popolazioni Continua la lettura di Ven 15 Giugno 2012: La Piola del Gabrio – Cena Benefit Marcia Europea dei Sans Papiers/Migranti + Dj set

Giov 7 Maggio 2012: Presentazione “Quaderni San Precario vol.3”

AFFERMARE IL PUNTO DI VISTA PRECARIO, COALIZZARE I PRECARI

La condizione precaria non è solo sfiga, è potenza produttiva e trasformativa.
Per questo esistono i precari. Dalla capacità di comunicare, cooperare, vivere delle donne e degli uomini oggi nasce la ricchezza di cui pochi si appropriano.
Le lotte degli operatori delle cooperative sociali, la mobilitazione delle insegnanti delle scuole materne, degli universitari della palazzina Verdi, le occupazioni dei precari della cultura e della creatività, a Torino e in altre città, ci dicono che qualcosa si muove, ma ci dicono anche della necessità di collegare e coalizzare i precari.
Questo è uno degli obbiettivi dei Quaderni di San Precario: autoformazione, inchiesta, analisi, organizzazione dei precari per i precari. Nel terzo numero, la piccola enciclopedia precaria, precariato universitario, genere e precarietà, lotte globali, appunti per uno sciopero precario e molto altro.

h 19.30 Aperitivo precario
h 20.30 Presentazione dei quaderni
Partecipano:
Cristina Morini – giornalista e saggista,
Gianni Giovannelli – avvocato del lavoro
Marco Silvestri – avvocato

Punto San Precario di Torino
presso CSOA Gabrio – via Revello 3, Torino

Sab 26 Maggio 2012: Due anni di Palestra Popolare “Dante Di Nanni”

————>Sabato 26 Maggio 2012<————

***DUE ANNI DI PALESTRA POPOLARE DANTE DI NANNI***

Dalle 19:

– Cena a buffet (vegana e non) 5 euri + vino
– Banchetti – Distro – Tattoo

Dalle 22:

Concerto con

– CABRONES (punk rock)
– SCAR (punk arcore)
– RANKORE (punk militante)

Dalle libere frequenze di Radio Blackout 105.250 fm

DJ SET BY KEBAB

FREE ENTRY!

@ C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

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Il 26 maggio festeggiamo due anni di attività con una bella giornata di sport e musica. Due anni che sono stati intensi ed importanti, che hanno visto la palestra crescere in attività e persone che la frequentano. Una palestra che oggi vive dentro un centro sociale in completa autogestione e apre con i nostri diversi corsi 5 giorni alla settimana Continua la lettura di Sab 26 Maggio 2012: Due anni di Palestra Popolare “Dante Di Nanni”

Giov 24 Maggio 2012: Cena benefit laboratorio autocostruzione

Antipasto, primo, secondo, dolce, caffè a 10 euro!

Per prenotare manda una mail a lab.aut@autistici.org oppure scrivi un sms al 3383842561.

Vi aspettiamo affamati!

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Siamo un gruppo di studenti del Politecnico che da marzo lavora ad un impianto solare termico per la produzione di acqua calda nella palazzina di via Muriaglio 11, stabile occupato a settembre dallo Sportello per il Diritto alla Casa Zona San Paolo (c/o il c.s.o.a. Gabrio) e da alcune famiglie che si trovavano in emergenza abitativa dopo aver subito uno sfratto.

Il progetto nasce dalla volontà di applicare il nostro sapere in maniera svincolata dal profitto, sviluppando i temi dell’autocostruzione, autoformazione, recupero degli scarti, tutte pratiche che riteniamo fondamentali per sfuggire ad un sistema economico insostenibile e costruirne uno più equo.

Il ricavato della cena benefit servirà a finanziare l’acquisto dei materiali che non siamo riusciti a recuperare e cominciare così la realizzazione dell’impianto.

Link alla sezione dedicata al progetto

http://colpo.org/index.php?page=autocostruzione

Laboratorio Autocostruzione

Ven 11 Maggio 2012: Presentazione de “Il libretto rosso della resistenza” e “La Legione romana degli arditi del popolo”

–> Venerdì 11 Maggio 2012 <–

Mercatino Zona Bandita C.S.O.A. Gabrio presenta:

Ore 20

Apericena popolare + Selezioni Danzerecce a cura di Bluto Selecter

Ore 21:30

– CRISTIANO ARMATI (Red Star press)
– VALERIO GENTILI (Rash Roma)
– LUCA MORTETTI (Cricca 33)

presentano

IL LIBRETTO ROSSO DELLA RESISTENZA
e
LA LEGIONE ROMANA DEGLI ARDITI DEL POPOLO

@ C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista
Torino

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RED STAR PRESS
Riproporre in chiave popolare i testi-chiave dei giganti della politica con la collana «I libretti rossi». Alimentare la domanda di conoscenza pubblicando, nella collana «Unaltrastoria», libri di storia, costume e cronaca nera destinati a durare nel tempo. Dare spazio alla contestazione e all’espressione con la memoria- listica e la narrativa di movimento nella collana «Tutte le strade». Questa, in estrema sintesi, è la linea editoriale che caratterizzerà il marchio Red Star Press Continua la lettura di Ven 11 Maggio 2012: Presentazione de “Il libretto rosso della resistenza” e “La Legione romana degli arditi del popolo”

Giovedì 10 Maggio 2012: ORTO COLLETTIVO TERRA ZapPATA presenta: Proiezione di “The Last Farmer”

ORTO COLLETTIVO TERRA ZapPATA presenta:

—————THE LAST FARMER———
Un documentario di Giuliano Girelli prodotto dall’Ong M.A.I.S.
www.mais.to.it

Giovedì 10 Maggio alle h.21
presso CSOA Gabrio
Via Revello3
Zona San Paolo Antirazzista

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Siamo ormai tristemente abituati alla cementificazione selvaggia, a sprecare le risorse naturali, prima tra tutte la terra, e alle speculazioni in genere. Da qualche tempo però sta prendendo piede una nuova forma di sfruttamento: il cosiddetto land grabbing.
La terra da coltivare, specie quella del sud del mondo, è diventata un bene prezioso, oggetto di un frenetico “accaparramento”; la vogliono le multinazionali dell’agrobusinnes, i magnati del petrolio e anche le aziende italiane non si tirano indietro (Eni e Benetton in primis). Sono interessate a controllare i mezzi di produzione del cibo (la terra), a creare enormi piantagioni per la produzione dei biocarburanti Continua la lettura di Giovedì 10 Maggio 2012: ORTO COLLETTIVO TERRA ZapPATA presenta: Proiezione di “The Last Farmer”

Fuori Fassino dal corteo!

1° maggio. C’è chi pensa sia solo occasione per festeggiare, per sfilare in maniera rituale, come una vuota celebrazione da assolvere. Sicuramente questi sono i pensieri di personaggi come Fassino e della cricca del PD di cui è degno rappresentante. Quel PD che sostiene a livello nazionale il governo Monti e la ministra piangente Fornero che sta demolendo il sistema di protezioni sociali costruito negli anni grazie alle lotte dei lavoratori. Che affonda pensioni, diritti, in nome della salvaguardia del sistema della finanza, delle banca. E Fassino è degno esecutore, a livello cittadino, di tale mandato, attaccando la dimensione pubblica degli asili torinesi, ignorando bellamente i problemi degli operatori sociali, lasciando in mezzo alla strada migliaia di famiglia sfrattate.
Il comune è senza soldi. Ma si possono sperperare per il TAV come in passato per le Olimpiadi. L’importante è preservare i propri interessi di casta, alla faccia della precarietà che è divenuta oramai sistema di governo.
Ma c’è invece chi pensa che il 1° maggio sia ancora occasione di lotta, e sono la maggioranza. Che sia occasione per alzare la testa e dire in faccia a lor signori che cosa sono realmente. Ed allora abbiamo assistito alla scena surreale di Fassino e i suoi complici come Chiamparino, l’amico delle banche, sfilare per le vie della città protetti da un nugolo di sbirri ma, soprattutto, assediati da decine di persone arrabbiate che hanno giustamente insultato lui, i suoi amici e tutta la manica di cialtroni venduti, sempre dalla parte dei poteri forti. Non solo, arrivato in piazza è stato, sindaco tanto amato, fischiato ed insultato da tutte quelle persone che il suo agire sta rovinando. Con la solita spocchia ha affermato che chi fischia è perché senza argomenti. Non bastano come argomenti la perdita del lavoro, della casa, dei servizi? Evidentemente per Fassino sono cose risibili, preferisce ricevere “solidarietà” da fascisti e razzisti di varie risme
piuttosto che stare dalla parte di chi lotta per una vita migliore. Ne prendiamo atto.

Come prendiamo atto del segno politico della giornata di ieri che ci dimostra come la gente sia ormai stufa dei Fassino, dei Chiamparino di quei partiti che rappresentano solo se stessi. Possono andare in giro solo se scortati perché ormai la rabbia monta contro gli artefici della crisi e chi li rappresenta. Il 1° maggio non ha visto la contestazione di pochi ma la presa di parola di quella moltitudine che combatte ogni giorno nei propri territori per una idea di convivenza, non dettata dalle regole della finanza. Gli unici a cui dare solidarietà. Per questo siamo parte di loro.
Siamo ovviamente vicini a tutti coloro che nella giornata del 1° maggio hanno dovuto subire i sopprusi delle forze di polizia ormai elemento essenziale nel cercare di azzittire chi ha il coraggio di gridare che il re è nudo. Non è una novità, gli sbirri hanno scelto di stare con chi mette sul lastrico migliaia di persone.
Noi stiamo dall’altra parte. Sempre.

c.s.o.a. gabrio

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Altri articoli:

https://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/4621-la-vergogna-di-torino-fassino-vs-torino

https://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/4614-fassino-a-torino-non-si-passeggia-comunicato

Altri video:

http://www.youtube.com/watch?v=cxrJ0UO11WU

http://www.youtube.com/watch?v=VlpDwaI8KpA

http://www.youtube.com/watch?v=8FWfO8qW3Ts&list=UUv7fvj743JDBKK6HG-chk9g&index=1&feature=plcp