Archivi categoria: Microclinica Fatih

MURI, GABBIE E MILIONI – Puntata 1 – CPR di Torino – Gepsa

🔴Puntata 1 

Cpr di TORINO
Ente gestore: GEPSA

Gepsa gestisce il CPR di Torino dal 2018. Dal 2014 al 2017 ha amministrato la struttura in collaborazione con l’associazione Acuarinto percependo 37,90 euro a detenuto, cifra che si è ridotta nell’ultimo bando che ha visto Gepsa vincitrice. Continua la lettura di MURI, GABBIE E MILIONI – Puntata 1 – CPR di Torino – Gepsa

MURI , GABBIE E MILIONI: L’affare della detenzione amministrativa

Inchiesta a puntate a cura dello Sportello Il-legale Antirazzista

Fin dalla loro nascita nel 1998, i campi di detenzione amministrativa e deportazione dei e delle migranti sono stati un grande affare per le associazioni, le ONG e le aziende vincitrici degli appalti di gestione.
Risalendo la storia di queste infami strutture fino alla loro nascita, possiamo osservare come i primi Centri di Permanenza Temporanea (CPT) fossero gestiti principalmente da Associazioni Umanitarie e ONG spesso legate alla sinistra istituzionale. Tali realtà si prefiggevano l’obiettivo, talvolta ingenuamente, talvolta in malafede, di umanizzare questi centri detentivi i quali, fin dal principio, mostrarono la loro natura di lager. Continua la lettura di MURI , GABBIE E MILIONI: L’affare della detenzione amministrativa

❗️Nasce MICROPSY – Lo spazio di Ascolto Autogestito ❗️

Lo sportello Micropsy sarà attivo tutti i martedì dalle 18:30 alle 20:30 negli spazi della Microclinica Fatih!

Lo sportello é rivolto a coloro che attraversano un periodo di difficoltà ma non hanno la possibilità, o l’intenzione, di rivolgersi alle istituzioni sanitarie.

Per un accesso universale e libero alla salute e al sostegno psicologico!

???? La salute o é di tuttə o non é ????

Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito
Csoa Gabrio

 

PER INFO :https://www.facebook.com/microclinicafatih.ambulatoriopopolareautogestito

 

Domenica 10 dicembre – Cena benefit microclinica Fatih

CSOA Gabrio – via Millio 42

dalle ore 20

Il cibo è salute, si sa! Partecipa alla cena organizzata dalla microclinica Fatih: mangi bene e sostieni le attività dell’ambulatorio popolare a favore di una salute garantita a tutti/e!

Per prenotare: sms/whatsapp 3931289870, messaggio Fb, mail:
ambulatoriopopolare@inventati.org
Il menu (che potrebbe ancora variare un po’) prevede:
Antipasti : crostini golosi, salvia fritta
Primo: crema di verdure di stagione con tocchetti di pane tostato condito con olio e pepe.
Secondo: frittelline alle erbette e minimuffin salati
Contorno: insalata di melone invernale, capperi e cipollotto
Dolce e 1 bicchiere di vino
Costo: 10 euri

Se prenoti è meglio! Se hai allergie o intolleranze avvisaci!

Raccolta farmaci per sostenere la Rivoluzione del Rojava

Ambulatorio Popolare Autogestito Microclinica Fatih (CSOA Gabrio) – via Millio 42
Consegne: giovedì dalle 18.30 alle 20.30 ed il 25 – 26 – 27 ottobre dalle 17.30 alle 20.30
ambulatoriopopolare@inventati.org (per info e consegne in orari diversi)

 

Nuovo Appello per la raccolta di farmaci da inviare in Rojava (Siria del Nord) continuiamo a sostenere concretamente il sistema sanitario per la popolazione del Rojava e i rifugiati di Raqqa e Mosul-Grazie alle tante persone e alle strutture che ci hanno aiutato, fra maggio e giugno 2017 siamo riusciti a far arrivare in Rojava più di 400 kg di medicine, per la gran parte antibiotici.
Sono stati utilizzati nelle cliniche di Heyva Sor a Kurd (Mezzaluna Rossa Curda del Rojava) e nelle strutture sanitarie dei campi profughi in cui risiedono i rifugiati fuggiti dalle aree di guerra. Questa costituisce oggi la maggiore emergenza sanitaria. Mentre continua lo sviluppo del sistema sanitario, di cui l’ospedale di Tell-Temr finanziato dalla solidarietà italiana costituisce un importante presidio, la nuova sfida è salvaguardare la salute pubblica anche nei campi profughi.
Per contribuire ad affrontare questa situazione lanciamo una nuova iniziativa di Raccolta di Farmaci, contando anche sulla Rete di Strutture Solidali che ha cooperato alle due raccolte precedenti.

Quali medicine possono essere raccolte e inviate:

– Medicine con scadenza superiore ai sei mesi (scadenza da giugno 2018 in poi);
– Medicine in polvere (NO fiale, vaccini, ecc.);
– NO psico-farmaci;
– Piccole attrezzature e dispositivi medici (es. misuratori glicemia completi di stickers).

Quando finisce la raccolta: fine ottobre, per essere inviate entro novembre.

Si può contribuire anche inviando denaro sul conto di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus donazioni per coprire il costo della spedizione (IBAN: IT63 P033 5901 6001 0000 0132 226 – causale spedizione medicine e attrezzature)
Staffetta e Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus si occuperanno degli aspetti organizzativi e dei costi della spedizione e sarebbe auspicabile che chi raccoglie le medicine si occupi del trasporto fino al punto centrale di raccolta: il Centro socio-culturale Ararat di Roma (Via dei Monti Testaccio, 28 – 00153 Roma) che collabora all’iniziativa.
Le strutture che vogliono collaborare (oltre a quelle in elenco) è opportuno si coordino con Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus o con Staffetta Sanitaria per condividere dettagli, documenti di promozione della raccolta e modalità di consegna a Roma.

Venerdì 10 marzo – Hardcore For a Reason – Benefit per la Microclinica Fatih

CSOA GABRIO

via Millio 42 – dalle ore 19

Un evento bello caldo, che porta avanti la storica tradizione hardcore torinese!!
Se anche tu pensi che il diritto alla salute DI TUTTI non siano solo belle parole, vieni a sostenere la Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito con la giusta dose di rabbia in corpo!
birrette in abbondanza
Ingressoo 4 € (l’incasso finanzierà le attività della microclinica).

Mucopus– To HC

Moloshnikov– To HC

Pretesto– To HC

Urtor- To thrash death

Rifiuto HC– To HC

La Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito di Torino, lotta dal 2009 affinchè la salute sia un diritto di tutte e tutti.

Ven 14 Ottobre 2016 – Cena Benefit Microclinica Fatih/CSOA Gabrio

cena-14

VENERDI’ 14 OTTOBRE ALLE ORE 20.00

Microclinica Fatih – Ambulatorio Popolare Autogestito e l’Orto di Walter vi invitano a una cena di raccolta fondi per l’acquisto di medicinali e per sostenere il centro sociale

@ CSOA GABRIO
Via Millio 42
Zona San Paolo Antirazzista

MENU
Insalata croccante
Vellutata di zucca con castagne
Riso e fagioli
Patate speziate con coste
Dessert

Per prenotare: 339/4604996 o ortodelgabrio@autistici.org

• Ambulatorio popolare autogestito Microclinica Fatih dal 2009 medici e infermieri volontari per il diritto alla salute di tutt*
• Orto di Walter per un’agricoltura sostenibile e per il diritto al cibo sano

Raccolta farmaci per la Microclinica Fatih

Ha inizio la raccolta farmaci della Microclinica Fatih!

12687942_1761033294128178_6948457590831928928_nPer chi non ci conosce siamo un Ambulatorio Popolare composto da medici e infermieri che si occupano di fornire assistenza sanitaria gratuita a chiunque ne abbia necessità. Crediamo che l’accesso alle cure sia un diritto di TUTTE e TUTTI e non ci poniamo come binario parallelo e collaterale all’istituzione sanitaria italiana, bensì come punto di riferimento per coloro che da quella istituzione non sentono tutelata la propria salute, e quindi i propri diritti.

In passato abbiamo fatto delle raccolte farmaci per sostenere i popoli della Palestina e del Rojava, adesso invece abbiamo la necessità di farmaci per il nostro ambulatorio.

Se avete a disposizione farmaci ben conservati (ad esempio antidolorifici, antibiotici, gastroprotettori, antinfiammatori, etc..) che non utilizzate più o volete aiutarci a fare rifornimento, vi aspettiamo tutti i giovedì dalle 18,30 alle 20,30 nel nostro ambulatorio all’interno del CSOA Gabrio in via Millio 42.

Vi aspettiamo!
La Microclinica Fatih

Quando la legalità è solo una forma di violenza – Solidarietà con chi lotta per la casa!

12143282_529106033912550_2707536414168073668_nEsiste una legalità che è fatta di violenza e sopraffazione, odio per i più sfortunati e difesa dei privilegi.

Forti di questa legalità stamane decine di poliziotti sono penetrati nella palazzina di via Collegno 37 occupata venerdì scorso da 50 persone, 13 famiglie e 20 bambini.

In nome di questa legalità che è solo violenza si militarizza un pezzo della città e si sbattono per strada uomini e donne con la sola colpa di essere degli sfrattati.

Poliziotti e magistrati preferiscono che la gente stia sotto i ponti, viva in macchina o in qualche garage piuttosto che si prenda cura di un edificio abbandonato. La loro legalità fa tornare un palazzo al degrado e condanna alla strada una decina di famiglie.12063467_529105997245887_9133890629840415047_n

Per questi personaggi, come per il Comune che non è in grado o non vuole dare risposte all’emergenza casa, l’unico sentimento possibile è solo un profondo disprezzo.

Come a Bologna, anche a Torino si trasforma per incapacità e supponenza un problema sociale in problema di ordine pubblico. Questa mattina intorno alle 8:45 un vero e proprio blitz di decine di digos e numerosi blindati della polizia hanno circondato la zona entrando dentro il palazzo occupato sfruttando un vicino di casa che avevano portato alcuni giocattoli per bambini. Alcuni funzionari comunali si sono materializzati poco dopo proponendo come “soluzione abitativa” la sistemazione in una palestra, chiaramente rimandata al mittente da parte degli/delle occupanti. C’è poco da aggiungere se non che per l’ennesima volta si calpesta la dignità delle persone. Come siamo stati già tristemente abituati a vedere, si è proceduto alla sistematica demolizione e distruzione dei sanitari dei bagni all’interno degli appartamenti. Devastazione e saccheggio delle vite di tutti e tutte, bambini uomini e donne.

1546325_529060460583774_1564275251109152715_nUn Comune che sbatte la porta in faccia a chi ha il problema casa, che delega a magistrati e poliziotti (che agiscono senza la minima umanità ma solo con l’astio del più forte) la risoluzione di questioni di sua competenza. Questo è il triste quadro che si prospetta a chi pone al centro del discorso politico il bisogno fondamentale dell’abitare.

E allora tenetevi la vostra legalità, gioite pure per aver fatto tornare all’abbandono un bel po’ di alloggi, rallegratevi per avere fatto abbassare la testa e sbattuto per strada quelle persone che hanno avuto la forza di rivendicare una vita degna. Di questa legalità, francamente, ne facciamo volentieri a meno.

Bisogna allora prendere posizione, o si sta con chi lotta, con chi rivendica i propri diritti e agisce di conseguenza o si sta con coloro che difendono l’incapacità e la prepotenza in nome della legge.

In questo momento di rabbia, i pensieri di affetto e amore sono rivolti agli uomini, alle donne e ai bambini che in questi giorni ci hanno dato una lezione di dignità con le loro azioni.

Solidarietà con le famiglie di via Collegno

Solidarietà con chi lotta per la casa

BASTA CASE VUOTE, BASTA FAMIGLIE SENZA CASA – BENVENUTI IN VIA GIACINTO COLLEGNO 37

sfratti

A Torino ci sono circa tra i 40 e i 60 mila alloggi vuoti, secondo dati risalenti al 2012. Eppure la città non riesce a soddisfare il bisogno di casa dovuto all’alto tasso di sfratti per morosità incolpevole che, solo nel 2014 ha riguardato oltre 4500 casi.
Torino è una città che è stata colpita duramente dalla crisi e la perdita della casa, per l’incapacità di poter continuare a pagare regolarmente un affitto, è uno dei segnali più significativi. I semplici dati segnalati però dimostrano che le risorse esistono ma evidentemente manca la volontà politica nell’affrontare la situazione.
Assistiamo infatti all’inerzia di una amministrazione cittadina sempre pronta a regalare ampie porzioni di territorio per la speculazione di banche ed immobiliari ma incapace di dare risposte alle migliaia di famiglie sfrattate. Pronta a finanziare progetti come quelli di social housing che dimostrano da un lato tutta la loro inconsistenza e dall’altro la loro inutilità sottraendo fondi all’edilizie residenziale pubblica
Affrontare l’emergenza abitativa significa anche rilanciare un piano riguardante gli alloggi popolari ma a Torino nei prossimi 3 anni sono previsti solo poco più di 150 nuove unità. E mentre ogni anno vengono assegnati circa 400 case popolari, le liste d’attesa contano migliaia di iscritti.
Insomma, è evidente che chi entra nel vortice di uno sfratto è condannato dalle istituzioni pubbliche ad una lenta agonia, fatta di promesse e mancanza di opportunità.

Diventa allora necessario, per coloro che non vogliono soccombere alla violenza rappresentata da uno sfratto, praticare una solidarietà attiva, insieme a coloro che vivono lo stesso problema. I picchetti antisfratto risultano momenti significativi per creare un unione tra sfrattati, pratica concreta per resistere a proprietari esosi e ufficiali giudiziari senza cuore e dignità. Comune e questura hanno provato a disarticolare queste pratiche con l’applicazione sistematica dell’articolo 610 c.p.c. (che prevede la possibilità di eseguire uno sfratto senza preavviso) trasformando, per incompetenza e stupidità, un problema di ordine sociale in un problema di ordine pubblico.
Ma la solidarietà non si è arrestata e, nella consapevolezza che dalla istituzioni si possono ottenere solo promesse vuote o imposture, chi è senza casa ha deciso di passare alla soddisfazione diretta del bisogno fondamentale che è l’abitare.
E se 40 mila alloggi vuoti sono un lusso che una città come Torino non si può permettere, è evidente che occupare una palazzina vuota da anni diventa un passaggio necessario per dare un tetto a uomini, donne e bambini.
Così 50 persone hanno finalmente una casa in via Giacinto Collegno 37 dove potere riacquistare quella dignità negata dalla istituzioni.
Nella settimana di mobilitazione nazionale indetta dalla rete Abitare nella crisi contro l’articolo 5 del decreto Lupi e nel giorno nel quale lo sportello Prendocasa denuncia il ruolo delle banche nella gestione dei pignoramenti degli alloggi, con l’occupazione della Banca Intesa San Paolo a Porta Palazzo da parte di altre famiglie sfrattate, questa azione aggiunge un altro tassello alla lotta per la casa.
In una circoscrizione come la III nella quale altre numerose famiglie hanno liberato palazzine per soddisfare il proprio bisogno abitativo, l’occupazione di via Collegno ripropone con forza la richiesta di moratoria per gli sfratti e la possibilità sottrarre all’incuria interi edifici per riconsegnarli a chi ne ha effettivamente bisogno.
Venite a conoscere questa nuova esperienza e a portarle solidarietà.

CON GLI OCCUPANTI DI VIA COLLEGNO 37

RESISTERE CONTRO LA CRISI
CASA PER TUTTI E TUTTE