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18 Novembre: storie di resistenze contadine e cittadine

18 novembre, in una cornice particolare si è svolta la II° fiera delle autoproduzioni. Infatti è stata riconsegnata al borgo (per ora solo per un giorno…) l’area ex-Diatto che il Comune vorrebbe regalare a banche ed affaristi per l’ennesima colata di cemento ai danni di chi vive il quartiere.

La giornata è stata partecipata e ricca: di produttori e produttrici, di amic*, di famiglie, di persone del quartiere San Paolo e non, che hanno attraversato, chi per qualche minuto e chi per qualche ora, uno spazio nuovo, destinato ad essere cancellato da interessi economici forti.

Persone che hanno anche solo curiosato tra i vari banchetti di formaggi o verdure, miele o dolci, o che magari volevano solo vedere più da vicino questo enorme complesso edilizio.

Uomini, donne e bambin* riuniti negli spazi della ex-Diatto sotto una tettoia, perfetta per creare l’immaginario e la realtà di un mercato e che in questa sua seconda edizione ha mostrato il crescente intessere per la creazione di un legame tra città e campagna all’insegna della qualità dei prodotti e in una ottica di salvaguardia degli antichi saperi contadini contro le logiche di sfruttamento ed appiattimento che il commercio capitalista rappresenta.

Durante la giornata c’è stato anche il tempo per radunarci e discutere di speculazioni, affari e dinamiche di “riqualificazione” del territorio della nostra città e della nostra zona. Molte persone si sono fermate a discutere con Maurizio Pagliassotti (autore di “Chi comanda a Torino”) delle prospettive (o meglio dell’assenza di buone prospettive) che ci consegnano una dozzina d’anni di governo della città concertato tra le giunte che si sono succedute e i poteri forti cittadini. Abbiamo spiegato come Centro Sociale la nostra posizione sulla questione amianto/sgombero del Gabrio, e ospitato con piacere i contributi della Verdi 15 relativi alla lotta per l’abitare degli universitari e delle universitarie e del Laboratorio Off Topic di Milano: un ulteriore testimonianza di resistenza alle speculazioni immobiliari del capoluogo lombardo lanciato verso l’EXPO, un grande evento che per certi aspetti richiama alla mente l’ubriacatura olimpica nella nostra città.

L’area ex-Diatto è stata restituita ad un suo utilizzo pubblico e utilizzata per un’iniziativa che mette in discussione le prassi consolidate di un mercato alimentare volto solo all’interesse economico e che agiscono contro gli sprechi che il consumismo e il capitalismo imperante creano e che noi tutti e tutte paghiamo nel prezzo di merci scadenti. Dove la rincorsa è al ribasso e mai alla qualità, non solo del prodotto ultimo (e già ci sembra importante dato che lo mangiamo) ma anche rispetto alla terra, alle persone e agli animali; giornate come ieri insegnano come la qualità e il prezzo di un prodotto dipendono dallo sfruttamento del lavoro, dai passaggi di una filiera che è sempre troppo lunga, dalla salvaguardia dell’ambiente e dall’accesso all’acqua e alla terra.

Gli uomini e le donne che si sono ritrovati per la prima volta anche a Torino a chiacchierare sui temi di certificazione partecipata, resistenze contadine contro leggi che tutelano solo le grandi aziende amiche del capitale, sono una realtà viva e frizzante, in crescita, e questo dimostrano una voglia concreta di cambiamento.

In questo senso, diamo alle istanze del “fare rete” un significato di resistenza: da parte dei contadini e dei produttori come forma di aiuto reciproco, di scambio di saperi volti a migliorare le tecniche di produzione per andare oltre i dettami che le certificazioni biologiche e le normative promuovono; da parte nostra, come consumatori e consumatrici, il fare rete assume un significato di rivendicazione rispetto al cibo che mangiamo, dimostrando quanto apprezziamo cibi genuini ad un giusto prezzo che tenga conto del lavoro vivo, della passione, del rispetto per la terra.

La riunione svoltasi ieri tra i produttori, prima dell’inizio del mercato, è stata all’insegna dell’informalità, per conoscersi e mettere le basi per un percorso più strutturato che vedrà nelle prossime edizioni la partecipazione sempre più consapevole di consumatori e produttori, perché solo insieme si possono cambiare le logiche di compra-vendita accorciandone i passaggi e i costi (economici ma anche ambientali).

Questa è una politica dell’economia dal basso per permettere di vivere attuando un altro modo di lavorare la terra. Vendere e comprare certi prodotti è una scelta politica e noi auspichiamo che possa trasformarsi in una logica di scambio e di recupero: di saperi e di merci.

La partecipazione a questa esperienza non è solo un momento di scambio economico, ma soprattutto l’adesione ad un progetto politico; la presenza di Food Not Bombs ha voluto ribadire questo concetto fondamentale nel regalare il cibo recuperato e destinato al macero dal mercato di corso Racconigi.

Inutile dirlo, ieri alla fine di questa II fiera delle autoproduzioni non c’erano cassette piene di verdure mezze marce abbandonate, non sono stati lasciati cumuli di immondizia, il mondo contadino ci ha anche insegnato anche questo:

Utilizziamo risorse abbondanti come il tempo, la creatività ed il lavoro umano e risparmiamo quelle preziose come l’acqua, l’aria, l’energia e la Terra. Cerchiamo di vendere i nostri prodotti nel territorio che ci circonda aggiungendo così il valore della cultura locale.”
(dal manifesto nazionale di Genuino Clandestino Italia).

Mercatini genuini e possibilità di decidere dei nostri territori, questo proponiamo dopo la giornata di domenica. Rilanciare iniziative come quella di Genuino Clandestino in uno spazio che si vorrebbe sfruttare non è un caso perché la qualità della vita passa da buoni cibi e da spazi vivibili, dalla consapevolezza che possiamo e dobbiamo essere protagonisti delle nostre vite e che nessuno può decidere impunemente sulle nostre teste.

Ci vedremo ancora alla ex-Diatto…

Ci vediamo alla terza edizione del mercatino…

Sab 27 Ottobre 2012: Ministry of Dub #12 – Aba Shanti-I

NEVER GET BURN PRESENTS || MINISTRY OF DUB #12 ||

C.S.O.A. GABRIO VIA REVELLO 3 TORINO (ITA)

“THE MIGHTY PRODIGY OF DUB” ABA SHANTI-I

WARM UP: KUMINA BEAT , MIRAFLOWERS , ROOTIKAL DUB FOUNDATION , UNITED ROOTS SOUND SYSTEM.
PON DI MIC: IDREN LION WARRIAH
POWERED BY: UNITED ROOTS SOUND SYSTEM

START 23:00

ABA SHANTI-I INIZIA LA SUA
CARRIERA COME MC DEL JAH TUBBYS
WORLD SYSTEM NEI PRIMI ANNI ‘80.AGLI INIZI DEGLI ANNI ‘90 SI PRESENTA AL CARNIVAL DI NOTTING HILL CON IL PROPRIO SOUND SYSTEM.
DA QUEL MOMENTO LA SUA CARRIERA E’ INARRESTABILE, PORTANDOLO A CALCARE LE YARD DI TUTTO IL MONDO. DIVIENE PROMOTORE E RESIDENT SOUND DELLA UNIVERSITY OF DUB Continua la lettura di Sab 27 Ottobre 2012: Ministry of Dub #12 – Aba Shanti-I

Occupiamo quando vogliamo!

Il Gabrio è sotto sgombero. Una risposta decisa e netta è arrivata oggi, 20 ottobre, dalle strade di Borgo San Paolo. Un corteo partecipato, con oltre 1000 persone, è passato tra le vie del quartiere rivendicando con forza che il Centro Sociale deve essere bonificato dall’amianto ma le sue attività, la sua storia devono continuare, che qualsiasi atto finalizzato alla conclusione dell’esperienza del Gabrio non potrà che avere una risposta adeguata. Numerosa la presenza delle altre realtà occupate cittadine, così come di coloro che in questi giorni hanno mostrato solidarietà al Centro. Tutti i negozi sono rimasti aperti, alla faccia delle cassandre (questurine?) che volevano metterci contro il quartiere. Continua la lettura di Occupiamo quando vogliamo!

Occupata la Circoscrizione 3 – Casa per tutti e tutte (con residenza!)

Venerdì 19 ottobre ore 10 circa. Un nutrito gruppo di inquilini e inquiline delle case occupate di Zona San Paolo ha occupato gli uffici della circoscrizione 3.

Negli ultimi giorni molti mezzi di informazione hanno dedicato alle questioni diritto alla casa, resistenza agli sfratti e occupazioni abitative diversi articoli; fiumi di parole sempre in bilico tra l’emergenza sociale e le mere questioni di ordine pubblico.

Anche il Presidente della Circoscrizione 3 Daniele Valle ha cercato e trovato un po’ di visibilità invocando l’intervento della Prefettura (affermazione così riportata da alcuni quotidiani e poi corretta in “ho chiesto di essere convocato dal Prefetto per discutere della situazione del quartiere”).La visita improvvisata di questa mattina in circoscrizione è nata proprio con l’idea di ricordare ai rappresentanti del Comune in quartiere che la casa è una questione sociale e non di ordine pubblico, e che se proprio vogliono dire qualche cosa a proposito delle case occupate presenti in quartiere che  mettessero mano ai nodi e alle contraddizioni che la macchina infernale della burocrazia genera su tante questioni, una tra queste è sicuramente quella della residenza.

Il Presidente di Circoscrizione -che pare fosse fuori Torino- ha parlato al telefono con alcuni inquilini; ma evidentemente pensare che una telefonata di benevolenza potesse porre fine all’occupazione rumorosa degli uffici di corso Peschiera era -da parte di Valle e degli uomini della Questura giunti in forze- contare un po’ troppo sulla buona sorte. E così l’occupazione a ritmo di tamburo è proseguita e gli animi si sono riscaldati nel sostenere che “che vi piaccia o no siamo cittadini di questo quartiere!” Continua la lettura di Occupata la Circoscrizione 3 – Casa per tutti e tutte (con residenza!)

Sab 20 Ottobre 2012: CORTEO Basta mani sulla città – Disegniamo mappe della libertà

Il tempo della crisi impone di prendere delle posizioni chiare. Vi sono soggetti che nella crisi rilanciano pratiche di lotta sociale, di riappropriazione, di autogestione, consci e convinti che solo tali pratiche siano portatrici di cambiamento, che siano in grado di essere un limite al dilagare della miseria dell’esistente e della perdita di solidarietà. Ma vi sono anche soggetti che invece approfittano di tali momenti per attaccare diritti acquisiti, per svendere patrimonio pubblico, per privatizzare beni comuni, per attaccare le voci discordanti del panorama politico. Per favorire i loro interlocutori finanziari e bancari.

In un contesto del genere la vicenda del CSOA Gabrio è emblematica di come coloro che sono gli artefici principali di una congiuntura economica e sociale così difficile si muovano per difendere gli interessi di pochi. Occupato da 18 anni il Centro è cuore pulsante di attività politiche e sociali non allineate, voce di chi, per mandato di Monti o di Fassino, è costretto a sacrifici. Con le sue pratiche promuove un attacco diretto alla crisi, senza mediazioni con occupazioni, autogestione, socialità fuori da schemi economici. Ed ecco che, con la scusa dell’interesse pubblico, il Comune, rappresentante di quella classe partitica così portata a ruberie e privilegi, è pronto ad eliminare un’esperienza che ormai connota profondamente il quartiere San Paolo. Continua la lettura di Sab 20 Ottobre 2012: CORTEO Basta mani sulla città – Disegniamo mappe della libertà

Sab 6 Ottobre 2012: Critical Mass “I Love Gabrio”

Sabato 6 Ottobre 2012

BICICLETTATA PER ZONA SAN PAOLO!

Con la scusa di una bonifica dall’amianto si cerca di interrompere l’eperienza del CSOA Gabrio, da 18 anni parte attiva nel quartiere San Paolo.

Una esperienza che negli anni ha sottratto dall’incuria uno spazio abbandonato dal Comune, evitando che cadesse nelle brame di affaristi e speculatori e restituendolo al quartiere sotto forma di un luogo in cui poter coltivare la socialità in maniera diversa.

Non vorremmo che tali manovre fossero preludio all’inizio dell’ennesima speculazione edilizia nella nostra zona Continua la lettura di Sab 6 Ottobre 2012: Critical Mass “I Love Gabrio”

Mar 25 Settembre 2012: Via Muriaglio – 1 Anno di occupazione

25 settembre 2011 – 25 settembre 2012
Via Muriaglio: un anno di occupazione!

Il 25 settembre la casa occupata di via Muriaglio 11 compirà un anno. Un anno esatto fa il portone veniva aperto per riconquistare il diritto e la dignità di una casa da parte di molti uomini, donne e bambini a cui lo sfratto aveva tolto non solo un tetto, ma anche la possibilità di avere un posto sicuro per sé e per i propri cari in cui immaginare il futuro.

L’anno che è passato è stato duro e intenso, tra le difficoltà di lavorare tutti insieme per ristrutturare un palazzo lasciato per trent’anni al degrado e all’abbandono, e l’arroganza delle istituzioni ancora una volta incapaci di rispondere ai bisogni delle persone e sempre pronti a trasformare una lotta sociale come quella contro gli sfratti e per il diritto alla casa in un mero problema di ordine pubblico.

Ma, quello passato, è stato anche un anno di momenti che scaldano il cuore: gli alloggi del palazzo sono rinati e con loro tante persone che li hanno occupati; il cortile prima occupato di macerie e immondizia è oggi riempito dalle grida dei bambini che ci giocano ogni giorno.

In queste ultime settimane anche la Questura e la Procura hanno deciso di inviare i loro auguri per il primo anno di occupazione: 6 compagni e una compagna sono stati denunciati per occupazione e danneggiamento, e i quattro proprietari (che per trentanni hanno lasciato lo stabile vuoto e abbandonato) hanno presentato più di una denuncia per chiedere lo sgombero di via Muriaglio.
Ma via Muriaglio da un anno resiste! Un anno durante il quale la lotta per la casa è cresciuta e le occupazioni abitative nel nostro quartiere e nella nostra città si sono moltiplicate, pratica concreta per rispondere alla crisi che morde ogni giorno di più. E questa ricorrenza non è certo un punto d’arrivo, ma un nuovo punto di partenza!

Tanti auguri all’11!
Mai più persone senza casa, mai più case senza persone!

Vieni a festeggiare un anno di occupazione in via Muriaglio
Apericena martedì 25 settembre dalle ore 18:30

17 Settembre 2012: Parte la campagna “I Love Gabrio”

Info e adesioni su ilovegabrio.noblogs.org

Documento presentazione campagna

DI AMIANTO, AUTOGESTIONE E INCONSISTENZA DELLE ISTITUZIONI

n questa fine di estate 2012 che ci ha visti ancora impegnat* in diverse lotte dobbiamo fermarci un attimo e riprendere parola per porre al dibattito pubblico una questione molto delicata: quella dell’amianto al centro sociale Gabrio.

L’amianto c’è, lo sappiamo, a Torino lo sanno tutti quelli che hanno minimamente presente il Gabrio. Negli anni della storia del centro sociale la questione è stata periodicamente strumentalizzata dalla destra cittadina per chiedere lo sgombero, mentre veniva pressoché ignorata dalla sinistra cittadina e dall’amministrazione che avrebbe dovuto tutelare la nostra e vostra salute. Anche quando dal Gabrio partì una lettera aperta al Comune per sollecitare un intervento di bonifica rispettoso del centro sociale Continua la lettura di 17 Settembre 2012: Parte la campagna “I Love Gabrio”

18 Anni di Centro Sociale Gabrio

Programma dettagliato della 3 giorni su http://gabrio.noblogs.org/18-anni-di-gabrio/

18 anni. tanto è passato dalla nascita del CSOA Gabrio. Un tale avvenimento non può che essere ricordato al meglio. Ma per noi non è solo un giusto momento di festa e divertimento da condividere con la città ed il quartiere, San Paolo, di cui ormai siamo parte integrante ed attiva.
In un periodo come questo, dominato da una congiuntura economica che ha la sua cifra nel termine “crisi”, il nostro compleanno vuole essere occasione per rilanciare una serie di pratiche che sono l’essenza del nostro essere soggetto di movimento.

Prima di tutto l’autogestione e l’autorganizzazione come capacità di prendere in mano le nostre vite e dare risposte concrete ai bisogni. Siamo stati solidali in questi anni e lo saremo ancora nei confronti di tutte quelle esperienze che fanno della riappropriazione diretta esercizio quotidiano. Continua la lettura di 18 Anni di Centro Sociale Gabrio