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Il quotidiano conflitto per la sopravvivenza dei/delle rifugiati/e. Una storia di dignità e conflitto nella metropoli

Sab 29 Marzo 2014 – Corteo regionale per il diritto alla casa

corteo_regionale_29m

SABATO 29 MARZO 2014
ORE 15
C.SO MARCONI ANG.VIA MADAMA
TORINO

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[CORTEO REGIONALE PER IL DIRITTO ALLA CASA]
Assedio alle risorse e all’austerity
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# Contro il piano casa del governo Renzi e per l’immediata
cancellazione dell’art.5 contro le occupazioni abitative
# Blocco di sfratti, sgomberi e pignoramenti
# Contro le speculazioni, il consumo di suolo e la svendita
del patrimonio pubblico
# Contro la distruzione del welfare, utilizziamo le
risorse regionali per casa, scuola, reddito, sanità
# No alla truffa dell’housing sociale per un rilancio
dell’edilizia popolare
# Stop al pagamento dei 480 euro da
parte degli inquilini ATC per
l’accesso al fondo regionale per la casa

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Stiamo assistendo ai proclami quotidiani del governo Renzi, che dipinge una ripresa economica forte, la risoluzione del problema occupazionale e sensazionali misure che dovrebbero garantire una casa anche alle fasce più deboli.
Ma la realtà che viviamo nei nostri territori tutti i giorni è ben diversa e la ricetta proposta dal nuovo governo è in piena continuità con il governo dell’austerity prima di Monti e poi di Letta.

Nei nostri territori, sempre di più i movimenti ed interi spezzoni sociali si sono organizzati per costruire un alternativa reale basata su processi conflittuali che rivendicano una vita dignitosa.

In risposta ad un’emergenza abitativa sempre più estesa, i movimenti per il diritto all’abitare hanno moltiplicato gli sportelli casa Continua la lettura di Sab 29 Marzo 2014 – Corteo regionale per il diritto alla casa

Ven 28 Marzo 2014 – Proiezione del documentario “EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA”

proiezione_ultima_frontieraVenerdì 28 Marzo 2014 @ Csoa Gabrio
Via Millio 42 – Zona San Paolo Antirazzista

Per la prima volta a Torino – PROIEZIONE del documentario
“EU 013 – L’ULTIMA FRONTIERA”

Ore 20 – Apericena
Ore 21 – Proiezione
Sarà presente Raffaella Cosentino autrice del documentario e giornalista freelance

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“Eu 013 l’ultima frontiera” è il primo documentario girato
all’interno dei Centri di identificazione e di espulsione italiani (Cie), dove ogni anno circa
8mila persone vengono trattenute per un periodo di tempo che arriva fino a 18 mesi, in
regime di detenzione amministrativa, cioè senza avere commesso un reato penale e senza
essere stati giudicati nel corso di un processo. Sessanta minuti di immagini inedite che
mostrano i retroscena del controllo delle frontiere italiane e la vita quotidiana nei centri.

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Film documentario 62′, Italia 2013
Uscita: 2 dicembre 2013 54esimo Festival dei popoli di Firenze. Di Alessio Genovese (regia) e Raffaella Cosentino

Sinossi

Ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (C.i.e.) italiani per non avere un regolare permesso di soggiorno. Possono restarvi rinchiusi fino ad un anno e mezzo senza aver commesso reato e senza essere stati condannati da un giudice. La detenzione amministrativa in Europa è la conseguenza estrema del funzionamento delle frontiere all’interno dell’area Schengen.

Sono gli operatori della polizia di frontiera di Ancona e Fiumicino, seguiti nelle normali procedure di controllo e contrasto all’immigrazione irregolare Continua la lettura di Ven 28 Marzo 2014 – Proiezione del documentario “EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA”

#17G #Ribaltiamo l’austerity con…LA RIAPPROPRIAZIONE!! #RIPRENDIAMOCILACITTA

Tris per il diritto alla casa

1523526_476305822474782_30828500_oNell’epoca del neoliberismo la crisi viene utilizzata come leva per lo spoglio dei diritti fondamentali. Tutte quelle conquiste sociali ottenute attraverso la lotta ci vengono oggi negate grazie alle politiche di austerità, alla morale del sacrificio, della competitività, della produttività. A questa narrazione bisogna contrapporre la nostra volontà di sottrarci alle logiche della precarietà e dello sfruttamento utilizzando due importanti strumenti: la ricomposizione e la riappropriazione. Ricomposizione delle lotte, prima di tutto, per dare più forza alle nostre idee e allargare lo spettro della nostra azione. Tutte le ricadute della crisi sulle nostre vite devono essere combattute, così da sviluppare un immaginario unificante e un riconoscimento politico e sociale delle nostre vertenze. Ed è proprio nella connessione tra territori e istanze differenti, per trovare obiettivi comuni praticabili, che mettiamo in pratica la riappropriazione, vista come uno strumento efficacie per rispondere collettivamente ai bisogni immediati e per inceppare il meccanismo di precarizzazione dell’esistenza. Questo percorso, che ha visto una delle sue tappe fondamentali il 19 ottobre, è stato rilanciato dalla rete ‘Abitare nella crisi’ all’interno della settimana di mobilitazione (15-22 gennaio). Continua la lettura di #17G #Ribaltiamo l’austerity con…LA RIAPPROPRIAZIONE!! #RIPRENDIAMOCILACITTA

Una stella non si spegne…Ciao Walter, partigiano dei nostri giorni.

“Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.”
B. Brecht

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Walter è stato uno di questi, indispensabile.
Una vita dentro la militanza, controcorrente, lottando con la determinazione di chi crede per davvero nella possibilità di un alternativa da conquistare collettivamente, verso la quale tendere dentro la quotidianità, sporcandosi le mani, essendo presenti, stando davanti.

È difficile e fa male oggi sfogliare i ricordi di anni vissuti fianco a fianco, schiena contro schiena, e provare a raccontarne alcuni per descrivere Walter.
Qualcuno ricordandoti ha scritto che eri uno che c’era da prima, che c’era da sempre. Sempre contento quando il centro sociale riusciva ad aggregare in quartiere, e per questo ti sei speso moltissimo negli anni. Presente ad un’infinità di iniziative di lotta e vita collettiva, sempre lontano dai riflettori, ma sempre pronto a fare quando c’era bisogno e a progettare e sognare nei tanti momenti di quotidianità condivisa.

Fino a pochi giorni fa eri con noi, ci tenevi a festeggiare “l’ultimo capodanno di via revello”, un’ occasione Continua la lettura di Una stella non si spegne…Ciao Walter, partigiano dei nostri giorni.

Ciao Walter…

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Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
Ciao Walter…amico, compagno, fratello…bandiere rosse al vento!
Le sorelle e i fratelli del CSOA Gabrio

 

#18D: Le lotte contro austerità e precarietà non hanno frontiere! Presidio ore 17 – Torino

18d-migranti

Mercoledì 18 Dicembre 2013

PRESIDIO ORE 17 • PIAZZA CASTELLO ANG. VIA GARIBALDI • TORINO
#18D: LE LOTTE CONTRO AUSTERITA’ E PRECARIETA’ NON HANNO FRONTIERE!

Il 18 Dicembre è la Giornata d’Azione Globale per i diritti dei migranti e dei rifugiati. Si manifesterà in tantissime città del mondo, d’Europa e del nostro paese.
Chiudere la vergogna dei CIE. Stracciare la Bossi-Fini senza tornare alla Turco- Napolitano. Conquistare una legge organica che garantisca il diritto d’asilo. Spazzare via il business dell’accoglienza per conquistare condizioni di vita degne per chi arriva in Italia, riconoscendo, soprattutto il diritto alla casa e all’abitare.

 

Intorno al 9 Dicembre. Quello che è sicuro, è che non è un pranzo di gala.

Forconi-scontri-polizia-a-Torino

Quella di lunedì sarà una mobilitazione oggettivamente complessa, dove gli sfruttati si troveranno in piazza con i loro sfruttatori. In buona parte, infatti, l’iniziativa sarà in mano ai padroncini ed ai padroni degli autotrasporti, dei mercati, dei magazzini generali. Luoghi in cui lo sfruttamento in alcuni casi raggiunge il livello della schiavitù.


E’ innegabile però registrare come la “rivoluzione italiana” e la data del 9 dicembre stiano catalizzando l’attenzione e la rabbia di una buona fetta di quella che potremmo definire come piccola borghesia. Uno strato sociale che da alcuni anni soffre di un impoverimento sempre più evidente e che manifesta da una parte una disaffezione decisa verso le forme della politica istituzionale…”.

Scrivevamo così qualche giorno fa a proposito della scadenza del 9 dicembre, una data che vedevamo nella nostra città circolare con sempre maggiore intensità dopo essersi saldata con una certa rabbia ed esasperazione degli ambulanti che già si era palesata nelle settimane scorse. Ci interrogavamo e continuiamo doverosamente a farlo, perchè quella che è partita lunedì è stata oggettivamente una mobilitazione complessa.

È stata nella settimana precedente etichettata da alcuni portali di movimento piuttosto frequentati come una mobilitazione spinta ed egemonizzata da alcuni settori organizzati della destra anche estrema. Proprio mentre leggevamo i primi contributi dei ‘giri di compagni’ ci si sono aperte davanti le prime contraddizioni frutto di rimandi, chiacchiere da mercato più che da bar e varie voci di zona. Secondo alcuni il Gabrio ci sarebbe stato, secondo altri eravamo lo spauracchio utilizzato per minacciare i negozianti che avessero deciso di tenere aperto (se apri arrivano gli squatter del gabrio e ti rompono le vetrine). Altri ancora ci hanno cercati e dopo aver annusato l’aria che tirava all’assemblea cittadina della settimana scorsa indetta dal Coordinamento, ci è sembrato, non senza qualche dubbio, che quello che stava succedendo andasse valutato direttamente per provare a leggerlo e interpretarlo almeno parzialmente.

Nel territorio, crediamo che uno dei veicoli principali per la circolazione della scadenza siano stati proprio i mercati rionali, realtà forte e fortemente radicata nella città di Torino che ne conta ben 35. Gli ambulanti non sono un soggetto nuovissimo sulla scena politica cittadina, non solo per la mobilitazione di un paio di settimane fa contro l’aumento della tassa rifiuti, ma anche per le mobilitazioni contro la direttiva Bolkenstein di qualche tempo fa. I mercatari sono un blocco sociale che negli anni è stato tendenzialmente orientato a destra, base di consenso per la Lega “di lotta e di governo” o per la Forza Italia miraggio per tanti lavoratori autonomi. Un blocco sociale che però, nel corso degli ultimi anni è andato via via impoverendosi Continua la lettura di Intorno al 9 Dicembre. Quello che è sicuro, è che non è un pranzo di gala.

14-15 Dicembre 2013: Assemblea della rete “Abitare nella Crisi”

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14/15 DICEMBRE 2013
ASSEMBLEA DELLA RETE ABITARE NELLA CRISI
Cosenza – Centro-Sud Italia • Torino – Centro-Nord Italia

Per riprendere la discussione e rilanciare nuovi appuntamenti di lotta e mobilitazione

Sabato 14
Assemblee tematiche
Cosenza ore 16:30 @ Occupazione ex canossiane, viale della repubblica
Torino ore 14:00 @ CSOA Gabrio, via F.Millio 42

Domenica 15
Assemblea plenaria ore 10
Cosenza @ Occupazione ex canossiane, viale della repubblica
Torino @ Ex-Moi occupata, Via G.Bruno 201

Una sola grande opera – Casa e Reddito per tutt*
www.abitarenellacrisi.org

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È passato meno di un mese dall’incontro nazionale degli scorsi 9/10 novembre a Roma, nella quale oltre a valutare le forze e la mobilitazione del 19O, avevamo collettivamente assunto una serie di tappe che riportavano la mobilitazione e l’assedio nei territori.
Gli studenti e le studentesse che hanno riempito le piazze il 15, le mobilitazioni del 16 dalla Val di Susa al grande corteo di Napoli, la giornata di lotta romana contro il vertice Letta-Hollande, le mobilitazioni diffuse per il diritto all’abitare del 29 e 30 novembre… sono state alcune delle tappe attraverso le quali la mobilitazione ha dato respiro ai territori e alle singole lotte, in un percorso che mette sempre più al centro la destinazione del denaro pubblico, Continua la lettura di 14-15 Dicembre 2013: Assemblea della rete “Abitare nella Crisi”

#9D: Tutto da prendere Niente da perdere – RESIDENZA SUBITO!

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TUTTO DA PRENDERE NIENTE DA PERDERE!!

Lunedì 9 Dicembre 2013

Ore 16:30 – P.zza Palazzo di città – Torino

Dopo l’#assedio del #25N continua la mobilitazione di rifugiat* e occupant* a cui l’amministrazione nega il diritto alla RESIDENZA! Dopo le promesse pubbliche da parte del Comune, torniamo in Piazza Palazzo di città per ribadire che indietro non si torna!!

RESIDENZA SUBITO!

#9d #residenza #sollevazione

#25N: Assedio al Comune di Torino

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Lunedì 25 Novembre 2013
#Assedio al comune di Torino!

Dopo 2 occupazione dell’anagrafe centrale, 5 incontri e tante vane promesse, il comune di Torino continua a non concedere la RESIDENZA a rifugiat* e occupant* di case.
L’amministrazione nega questo diritto fondamentale costringendo centinaia di persone in una condizione di precarietà e non esistenza!

LA PAZIENZA E’ FINITA – RIPRENDIAMOCI TUTTO!!

Ore 16:30 – P.zza Palazzo di Città – Torino

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I Rifugiati e le Rifugiate dell’exMoi, gli spazi occupati di Zona San Paolo, gli occupanti e le occupanti di Pietra Alta e Corso Traiano vi scrivono per chiedere il vostro sostegno e la vostra solidarietà.
Siamo uniti dalla lotta per il riconoscimento della nostra esistenza sul territorio torinese. L’amministrazione comunale ci nega il diritto ad avere una Residenza e, di conseguenza, ci nega l’accesso a molti contratti di lavoro, l’accesso ai servizi sociali, l’accesso agli asili nido per i nostri figli, l’accesso ai corsi di formazione professionale e, in alcuni casi, la possibilità di rinnovare permesso di soggiorno. Ci siamo mostrati, durante questi sette mesi, estremamente disponibili a un dialogo costruttivo con le istituzioni. Abbiamo incontrando il sindaco e la presidentessa della camera. Abbiamo ottenuto diversi incontri con l’assessore Gallo, ma abbiamo raccolto unicamente vaghe promesse; l’ultima è stata l’impegno di tenere un ulteriore incontro, da fissare entro il 10 novembre, per formalizzare le modalità secondo le quali avremmo potuto accedere a un nostro diritto.
Ad oggi non abbiamo avuto risposte e nessun incontro è stato fissato. Per questo e per rifiutare la precarietà a cui le istituzioni di questa città e di questo paese ci condannano vi chiediamo di aderire alla nostra protesta e di sostenerla, non con beni materiali, ma con la vostra presenza fisica. Lunedì 25 novembre, alle ore 16.30 ci ritroviamo in Piazza Palazzo di Città per assediare il comune di Torino e, a testa alta, chiedere delle risposte serie, tese alla risoluzione reale di un problema non a temporeggiare Continua la lettura di #25N: Assedio al Comune di Torino