Archivi categoria: Migrante

Il quotidiano conflitto per la sopravvivenza dei/delle rifugiati/e. Una storia di dignità e conflitto nella metropoli

TUTTƏ FUORI

Domenica 19 Giugno ci siamo trovatx con tante realtà torinesi sotto le mura del cpr di Corso Brunelleschi, prima di partire in corteo per le strade del quartiere San Paolo e Cenisia, per ribadire che questi Lager vanno chiusi e per ricordare con rabbia tutte le morti di cui quei luoghi e chi li legittima sono colpevoli.

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Nasce un nuovo rifugio autogestito a Cesana in Via Giovanni Battista 18

In quasi un anno dall’ultimo sgombero della Casa Cantoniera di Claviere, siamo rimastx qua, in questa valle, su questa sanguinosa e razzista frontiera, vicino alle persone che ogni giorno la sfidano e la superano, nonostante siano costrette a farlo “illegalmente”: controllate, respinte e violate dallo Stato e dalle sue forze armate. Nella stessa valle dove transitano indisturbatx migliaia di “migranti” con documenti in regola, chiamatx turistx. Nella stessa valle dove solo a gennaio di quest’anno la frontiera ha ucciso due persone, Fatallah Belhafif e Ullah Rezwan. Continua la lettura di Nasce un nuovo rifugio autogestito a Cesana in Via Giovanni Battista 18

TUTTƏ FUORI – Chiudere i CPR, Liberare tuttə 

Il 23 maggio di un anno fa nel C.P.R. di Torino moriva Moussa Balde, ventitrenne di origine guineiana, vittima di un sistema ingiusto e razzista, che permette la privazione della libertà personale e dei diritti fondamentali delle persone senza documenti. Continua la lettura di TUTTƏ FUORI – Chiudere i CPR, Liberare tuttə 

WEAPONS ARE BORDERS

Biciclettata contro la guerra, venerdì 22 aprile, ore 17,30, partenza Piazzale Duca d’Aosta, davanti alla Statua del Fante.

La guerra parte anche da qui, proprio da Torino, che ospita le sedi di Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, tutte aziende che sviluppano tecnologie utilizzate in contesti di guerra, e che si appresta a diventare sempre più città di riferimento nello sviluppo di tecnologie belliche. Continua la lettura di WEAPONS ARE BORDERS

Armi e frontiere: come fare cassa sulla/e crisi. 

E’ passato poco più di un mese dall’invasione Russa dell’Ucraina e la guerra è ancora in corso.

Gli Stati nazionali europei e gli USA, sempre più parte attiva del conflitto, condannano la Russia di Putin, stabilendo sanzioni sempre più salate e inviando armi che non faranno che prolungare i combattimenti, incrementare il clima di odio tra popolazioni, e rendere la pace sempre più lontana.

Gli interessi economici dietro questo conflitto sono molteplici: i grandi colossi del settore energetico e degli armamenti si stanno sfregando le mani di fronte alla crisi economico-umanitaria-ecologica che sta accadendo. Continua la lettura di Armi e frontiere: come fare cassa sulla/e crisi. 

Call for organizzazione pedalata contro la guerra

Di fronte alle bombe sui civili e alla narrazione che ne viene fatta dalle istituzioni e dai media sentiamo il bisogno di confrontarci e di mobilitarci contro la guerra e contro chi la alimenta, di portare la nostra solidarietà ai popoli, che subiscono questo conflitto causato dai giochi di forza tra due grandi potenze imperialiste. Le istituzioni europee sono corresponsabili di morte e devastazione, a partire dalle nostre università. Continua la lettura di Call for organizzazione pedalata contro la guerra

Il business della detenzione amministrativa – Aggiornamento

Questo è stato il periodo delle scadenze e dei rinnovi degli appalti di gestione dei Centri di Permaneza e Rimpatrio, in più parti d’Italia.
Da qualche giorno abbiamo la conferma di chi sarà l’ennesimo complice della violenza razzista di stato nel CPR di Torino,la multinazionale Ors tramite l’appendice italiana ORS Italia srl . Continua la lettura di Il business della detenzione amministrativa – Aggiornamento

Due giorni contro le frontiere

Le notizie provenienti dalle frontiere interne ed esterne dell’Europa si accavallano e si intersecano quotidianamente. I video e le frammentate notizie su quanto accaduto al CPR di Gradisca d’Isonzo, le condizioni dei detenuti al CPR di Torino, la morte di un altro giovane al confine tra Italia e Francia e la detenzione nei deportation camp europei di un cittadino afghano richiedente asilo, sono solo gli ultimi ennesimi avvenimenti che rimarcano il razzismo e la violenza istituzionale, tessere di un mosaico che ben conosciamo.

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