Archivi categoria: Zona San Paolo

La vita, i desideri, le ambizioni, le preoccupazioni, le difficoltà della gente della Zona e come il gabrio c’entra.

ATC vergogna!

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Ancora in corso Racconigi 25.
Dopo l’iniziativa di ieri pomeriggio di presenza e volantinaggio nella case popolari di corso Racconigi 25 per discutere con gli inquilini del complesso circa lo sgombero eseguito in forze martedì mattina di una famiglia (che aveva recentamente occupato un alloggio ATC vuoto da anni in seguito ad uno sfratto subito), oggi pomeriggio siamo ritornati in nello stesso cortile dove c’era l’alloggio occupato. Giusto due interni più in là, c’è un altro alloggio vuoto, che ATC lascia da anni nel degrado e nell’incuria, a seguito di un incendio. Uno dei tanti alloggi -500 per ATC, quasi il doppio secondo altre fonti- che invece di essere ristrutturati (e si trovano tutti in palazzine per il resto abitate!) e assegnati vengono lasciati marcire…
Oggi aprendo questo alloggio rubato da ATC abbiamo voluto toccare solo una delle nefandezze della gestione politica del Presidente Elvi Rossi, e ribadire ancora una volta che case senza persone e persone senza casa è un lusso che Torino non si può permettere.
Chissà se ora questo alloggio, ATC intenderà sistemarlo e assegnarlo o se invece verrà montata l’ennesima porta blindata? E chissà se queste porte sono poi così blindate da fermare chi è decide di prendersi un tetto per affermare la casa è un diritto…
ATC VERGOGNA!

Questo il volantino diffuso ieri nei cortili delle case ATC di corso Racconigi 25

SU MARTEDI’ 16/4
UNA GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA

Questo volantino intende spiegare a chi vive nelle case popolari di Corso Racconigi 25, quali sono stati i motivi che hanno spinto nella giornata di ieri, 11 camionette ed oltre 150 appartenenti alle forze dell’ordine a blindare per l’intera mattinata i cortili e le vie limitrofe Continua la lettura di ATC vergogna!

Zona San Paolo/Sfratto Day: La Questura non attacca i picchetti antisfratto ma oltre un centinaio di agenti sgomberano una famiglia di 5 persone.

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In questo 16 aprile, ennesimo terzo martedì del mese in cui sono concentrati moltissimi sfratti la Questura si rende protagonista di una nuova azione vigliacca, effettuando in forza uno sgombero che ha il sapore della vendetta.
Le forze dell’ordine hanno scelto di girare alla larga dai picchetti anti-sfratto organizzati in zona San Paolo, per presentarsi poco prima delle sei davanti all’alloggio ATC che S. e la sua famiglia avevano occupato un mese fa, quando sfrattati dall’alloggio in cui vivevano avevano scelto di non piegare la testa, non rimanere in strada e aprire una delle tante case che l’agenzia territoriale della casa lascia vuote.
Immediate un mese fa furono le dichiarazioni del pidiellino presidente ATC Elvi Rossi, che aveva detto che “chi occupa una casa popolare è un ladro di case”.
E così questa mattina 11 camionette di polizia e carabinieri hanno letteralmente militarizzato i cortili delle case popolari di corso Racconigi 25, oltre 100 agenti più alcune decine di Digos per sgomberare un alloggio al piano terra occupato da una famiglia di madre, padre e tre figli giovanissimi.
La risposta dai picchetti in zona che almeno da un paio d’ore stavano presidiando tre case in cui erano previsti sfratti per oggi non si è fatta attendere e in tutta la zona tra corso Racconigi, via Frejus e corso Vittorio il traffico è stato completamente bloccato nonostante le forze dell’ordine abbiano tentato a più riprese di uscire dai cortili e rimuovere le barricate.
Intanto dal quartiere San Salvario è arrivata la notizia di un picchetto duramente caricato dalle forze dell’ordine per eseguire uno sfratto in calendario per oggi: a chi è stato sfrattato e ai solidali va ovviamente tutta la nostra solidarietà.
La giornata di lotta prosegue, continuano gli altri picchetti antisfratto, continua la resistenza per affermare ancora una volta che la lotta per il diritto alla casa non si ferma!
…seguiranno aggiornamenti

Giov 11 Aprile 2013: “Omero Hardcore”, secondo appuntamento della Rassegna Teatrale Resistente verso il 25 Aprile

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Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio presenta:

————->Verso il 25 Aprile<—————

——— RASSEGNA TEATRALE RESISTENTE ——–

Giovedì 11 Aprile 2013

– OMERO HARDCORE Migranti e migrazioni. La storia di un’odissea contemporanea. A cura di Sudatestorie.

Inizio spettacoli ore 21 – Free Entry
C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista
gabrio.noblogs.org

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OMERO HARDCORE
http://www.sudatestorie.it/sudatestorie/node/20
Immaginiamo ora una Barca, ora un Molo, ora un qualsiasi luogo da cui poter osservare.
Di fronte il Mare. O qualsiasi luogo da attraversare.
Ad attraversare i Corpi, le Voci, i Gesti di una nuova Odissea Contemporanea.
A chi osserva la responsabilità di raccontarla.
A chi osserva, e che in genere resta fermo, la curiosità e le necessità di porsi sulla stessa traiettoria di chi ci viene incontro a tutti i costi. Pur di vivere meglio. O morire meglio.
Omero Hardcore è un esigenza di Sguardo. Da appoggiare su un altro sguardo.
Omero Hardcore, alla stregua di un Concerto Punk-Melodico-Hardcore Continua la lettura di Giov 11 Aprile 2013: “Omero Hardcore”, secondo appuntamento della Rassegna Teatrale Resistente verso il 25 Aprile

SANPAOLORTO semina e resisti!

Domenica scorsa, un gruppo di coltivatori ribelli ha seminato e piantato verdure e fiori in un piccolo giardino dietro la zona pedonale di Via Di Nanni, un nuovo angolo per condividere e coltivale la terra che la città sofffoca!

L’appuntamento è per ogni Domenica alle 16 in Via Chiomonte angolo via San Paolo

e venerdi 12 un’altra azione per le autoproduzioni verdi 2013 in zona Colletta…alle 17!

Zona San Paolo resiste conto sfratti, sgomberi e speculazioni!

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In diverse centinaia nella giornata di sabato 6 aprile abbiamo percorso le strade del quartiere San Paolo, per un corteo contro sfratti, sgomberi e speculazioni.

Ci sembrava importante che la solidarietà che sostiene la resistenza agli sfratti in zona si desse un appuntamento di mobilitazione pubblico, oltre alla quotidianità di lotte e picchetti, di resistenza e risposte il più rapide e sostanziali possibili alla violenza degli sfratti. Ci sembrava importante soprattutto dopo gli avvenimenti dell’ultimo periodo, che ha visto aumentare l’arroganza di ufficiali giudiziari e della Questura, che attaccano le resistenze agli sfratti per provare a fiaccarle con escamotage al limite della loro legalità e con procedure d’urgenza che altro non mostrano se non la grande difficoltà a gestire un bisogno e una rivendicazione sociale di fronte a cui le istituzioni continuano a balbettare dimostrando ancora una volta la loro inconsistenza.
A fronte di questa situazione le resistenze agli sfratti, la solidarietà, le occupazioni di case e la riappropriazione di spazi pubblici che si vorrebbero svendere ai privati, dimostrano che oltre le parole vuote della politica ufficiale, nei quartieri maturano scelte immediatamente praticabili, risposte concrete ai bisogni che non delegano più coloro i quali hanno già ampiamente dimostrato di non voler trovare una soluzione. Continua la lettura di Zona San Paolo resiste conto sfratti, sgomberi e speculazioni!

Sab 6 Aprile 2013: Corteo contro sfratti, sgomberi e speculazioni

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SABATO 6 APRILE 2013

Ore 15 – Piazza Sabotino – Zona San Paolo – Torino

CORTEO CONTRO SFRATTI SGOMBERI E SPECULAZIONI!

Difendere le case occupate!

Difendere gli spazi sottratti alla privatizzazione!
Difendere i territori che si liberano dai ricatti della crisi!

Contro l’austerity Azione diretta!


Sportello Diritto alla casa Zona San Paolo
Comitato Snia-Rischiosa

info su:
gabrio.noblogs.org
sniarischiosa.noblogs.org
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Torino capitale degli sfratti. Famiglie buttate in mezzo alla strada; ma anche solidarietà, portoni chiusi da anni che si riaprono, case lasciate vuote, tantissime volte per interessi economici e speculativi, che tornano a vivere.
Poco meno di 4mila le persone sfrattate senza una casa, poco meno di 50mila gli appartamenti vuoti nella nostra città; circa un migliaio le case popolari che potrebbero essere sistemate e assegnate, invece che lasciate vuote, protette da serrature sempre più blindate che la polizia municipale installa su ordine di ATC.
Le istituzioni, primo fra tutti il Comune di Torino, balbettano, parlano di legalità per non assumersi le proprie responsabilità politiche Continua la lettura di Sab 6 Aprile 2013: Corteo contro sfratti, sgomberi e speculazioni

Giov 4 Aprile 2013: “Restiamo Umani”, primo appuntamento della Rassegna Teatrale Resistente verso il 25 Aprile

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Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio presenta:

————->Verso il 25 Aprile<—————

——— RASSEGNA TEATRALE RESISTENTE ——–

Giovedì 4 Aprile 2013
RESTIAMO UMANI Urla e lacerazioni da Vittorio Arrigoni e dal Popolo Palestinese. A cura di UltimoTeatro.

Giovedì 11 Aprile 2013
OMERO HARDCORE Migranti e migrazioni. La storia di un’odissea contemporanea. A cura di Sudatestorie.

Giovedì 18 Aprile 2013
MONIKA Liberamente ispirato al libro “La ragazza che vendicò Che Guevara”. A cura di TeatroOP.

Inizio spettacoli ore 21 – Free Entry
C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista
gabrio.noblogs.org

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RESTIAMO UMANI
http://act-theatret.blogspot.it/2011/10/teatro-e-resistenza.html
Restiamo Umani è uno spettacolo più che corretto che chiarisce le idee pure a chi sa le cose o crede di saperle! Restiamo Umani per continuare a parlare ancora di Palestina e del problema Israeliano Sionista. Restiamo Umani perché anche se i primi Continua la lettura di Giov 4 Aprile 2013: “Restiamo Umani”, primo appuntamento della Rassegna Teatrale Resistente verso il 25 Aprile

La lotta per la dignità non si ferma!

2013-03-30 14.15.16NUOVA OCCUPAZIONE DI RIFUGIATI DELL’EMERGENZA NORD AFRICA.

Oggi, sabato 30 Marzo 2013, un nutrito gruppo di circa 200 rifugiati arrivati due anni fa dalla Libia e abbandonati dalla cosiddetta “Emergenza Nord-Africa”, ha occupato uno stabile dell’ex Villaggio Olimpico a Torino per dare una risposta concreta ad una necessità più che mai impellente; avere un tetto sulla testa.

Per capire al meglio come si è giunti a questo punto crediamo siano necessari alcuni passi indietro.

Quella dell’emergenza nord-Africa è una tipica storia italiana fatta di promesse, inefficienze, organizzazione improvvisata e business. Una storia iniziata due anni fa, quando durante le primavere arabe e la guerra in Libia (bombardata dalla Nato) migliaia di profughi si sono riversati sui barconi per raggiungere Lampedusa.

L’allora ex Ministro Roberto Maroni dichiarava l’inizio dell’invasione da parte di un milione e mezzo di profughi che avrebbero messo in ginocchio l’Italia e il 12 Febbraio 2011 puntualmente veniva dichiarato lo stato di emergenza sul territorio nazionale.

Si susseguono mesi di sbarchi, rimpatri, promesse, accordi e decreti: il 13 Aprile un ordinanza del Presidente del Consiglio nomina il Capo Dipartimento della Protezione Civile come Commissario delegato per la realizzazione di interventi necessari per contrastare la criticità della situazione. Cosa c’è di meglio per far passare mediaticamente qualcosa come un’emergenza grave, che affidarlo ad una struttura che normalmente si occupa di catastrofi?

Ma la vera catastrofe sarebbe iniziata da li a poco ed avrebbe riguardato le vite delle circa 23.000 persone inserite in quello che più volte abbiamo definito come “business dell’accoglienza”.

Come già detto l’emergenza passa tutta attraverso la Protezione Civile nazionale.

Questa funziona come un organo semi-militare: dà ordini (anzi fa “ordinanze”), assegna e manda numeri di migranti secondo una logica simile alla distribuzione di pacchi postali e ha il mandato di spedire più persone possibile da Sud a Nord.

Ma dove sono finite queste persone per quasi due anni?

Semplice. Sono stati letteralmente parcheggiati in strutture quali hotel, campi e così via, gestiti dal quel variegato mondo che è il privato sociale; cooperative, ONG, centri diocesani e ancora altri soggetti che hanno percepito circa 46 euro Continua la lettura di La lotta per la dignità non si ferma!

Chi ruba a chi?

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“Chiunque occupi abusivamente un alloggio popolare e’ un ladro di case: non solo commette un reato ma calpesta anche i diritti delle tante famiglie in difficoltà che hanno fatto domanda e sono in attesa di un tetto”.

Questa la dichiarazione -immaginiamo studiata e ponderata- del Presidente di ATC Torino Elvio Rossi in merito all’occupazione di ieri da parte di una famiglia sfrattata di un alloggio popolare nel complesso di corso Racconigi. Nel comunicato di ATC si legge anche che l’alloggio occupato era in attesa di lavori di ristrutturazione e bonifica e che sarebbero circa 500 gli alloggi ATC vuoti in Torino. Iniziamo a fare alcune precisazioni su queste ultime affermazioni: l’alloggio occupato era vuoto da circa due anni e gli unici soldi spesi sono stati quelli per rafforzare le serrature della porta; da fonti giornalistiche risulterebbero circa 900 gli alloggi ATC, ma non ci interessa qui una disputa sui numeri dato che anche solo 500 alloggi vuoti sono un’enormità per un’agenzia territoriale della casa che ogni anno assegna -se va bene- 500 case popolari!

Ci dicono appunto che molte case vengono lasciate vuote perchè i soldi non ci sono, ed è una tiritera che tante, troppe volte abbiamo sentito, ma siccome il Presidente Elvio Rossi usa parole forti -”ladri”- anche su questo è bene fare un po’ di chiarezza.
E allora vediamo se i soldi non ci sono o piuttosto qualcuno se li ruba… Alla legge che prevedeva un tetto massimo di retribuzione per le cariche del Consiglio di Amministrazione delle ATC pari a: 60.000 euro annui per il Presidente (5.000 euro mensili) e 30.000 euro annui per il VicePresidente (2.500 euro mensili) e che assegnava un gettone di presenza per ogni seduta del CdA pari a 70 euro Continua la lettura di Chi ruba a chi?