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Giov 20 Febbraio 2014 – #StopDistacchi

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GIOVEDI’ 20 FEBBRAIO 2014

#STOPDISTACCHI
Incontro e Dibattito sulla questione delle utenze con i compagni greci del MOVIMENTO 136 per l’acqua pubblica di Salonicco (http://www.136.gr/article/che-cosa-è-liniziativa-136)

Ore 19:30 – Apericena
Ore 21:00 – “Lotta per le utenze e pratiche di riappropriazione” Incontro e Dibattito con Dimitris Daskarolis del Movimento 136

CSOA GABRIO – Via Millio 42 – Zona San Paolo Antirazzista – Torino

#17G #Ribaltiamo l’austerity con…LA RIAPPROPRIAZIONE!! #RIPRENDIAMOCILACITTA

Tris per il diritto alla casa

1523526_476305822474782_30828500_oNell’epoca del neoliberismo la crisi viene utilizzata come leva per lo spoglio dei diritti fondamentali. Tutte quelle conquiste sociali ottenute attraverso la lotta ci vengono oggi negate grazie alle politiche di austerità, alla morale del sacrificio, della competitività, della produttività. A questa narrazione bisogna contrapporre la nostra volontà di sottrarci alle logiche della precarietà e dello sfruttamento utilizzando due importanti strumenti: la ricomposizione e la riappropriazione. Ricomposizione delle lotte, prima di tutto, per dare più forza alle nostre idee e allargare lo spettro della nostra azione. Tutte le ricadute della crisi sulle nostre vite devono essere combattute, così da sviluppare un immaginario unificante e un riconoscimento politico e sociale delle nostre vertenze. Ed è proprio nella connessione tra territori e istanze differenti, per trovare obiettivi comuni praticabili, che mettiamo in pratica la riappropriazione, vista come uno strumento efficacie per rispondere collettivamente ai bisogni immediati e per inceppare il meccanismo di precarizzazione dell’esistenza. Questo percorso, che ha visto una delle sue tappe fondamentali il 19 ottobre, è stato rilanciato dalla rete ‘Abitare nella crisi’ all’interno della settimana di mobilitazione (15-22 gennaio). Continua la lettura di #17G #Ribaltiamo l’austerity con…LA RIAPPROPRIAZIONE!! #RIPRENDIAMOCILACITTA

Una stella non si spegne…Ciao Walter, partigiano dei nostri giorni.

“Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.”
B. Brecht

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Walter è stato uno di questi, indispensabile.
Una vita dentro la militanza, controcorrente, lottando con la determinazione di chi crede per davvero nella possibilità di un alternativa da conquistare collettivamente, verso la quale tendere dentro la quotidianità, sporcandosi le mani, essendo presenti, stando davanti.

È difficile e fa male oggi sfogliare i ricordi di anni vissuti fianco a fianco, schiena contro schiena, e provare a raccontarne alcuni per descrivere Walter.
Qualcuno ricordandoti ha scritto che eri uno che c’era da prima, che c’era da sempre. Sempre contento quando il centro sociale riusciva ad aggregare in quartiere, e per questo ti sei speso moltissimo negli anni. Presente ad un’infinità di iniziative di lotta e vita collettiva, sempre lontano dai riflettori, ma sempre pronto a fare quando c’era bisogno e a progettare e sognare nei tanti momenti di quotidianità condivisa.

Fino a pochi giorni fa eri con noi, ci tenevi a festeggiare “l’ultimo capodanno di via revello”, un’ occasione Continua la lettura di Una stella non si spegne…Ciao Walter, partigiano dei nostri giorni.

Ciao Walter…

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Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili.
Ciao Walter…amico, compagno, fratello…bandiere rosse al vento!
Le sorelle e i fratelli del CSOA Gabrio

 

Intorno al 9 Dicembre. Quello che è sicuro, è che non è un pranzo di gala.

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Quella di lunedì sarà una mobilitazione oggettivamente complessa, dove gli sfruttati si troveranno in piazza con i loro sfruttatori. In buona parte, infatti, l’iniziativa sarà in mano ai padroncini ed ai padroni degli autotrasporti, dei mercati, dei magazzini generali. Luoghi in cui lo sfruttamento in alcuni casi raggiunge il livello della schiavitù.


E’ innegabile però registrare come la “rivoluzione italiana” e la data del 9 dicembre stiano catalizzando l’attenzione e la rabbia di una buona fetta di quella che potremmo definire come piccola borghesia. Uno strato sociale che da alcuni anni soffre di un impoverimento sempre più evidente e che manifesta da una parte una disaffezione decisa verso le forme della politica istituzionale…”.

Scrivevamo così qualche giorno fa a proposito della scadenza del 9 dicembre, una data che vedevamo nella nostra città circolare con sempre maggiore intensità dopo essersi saldata con una certa rabbia ed esasperazione degli ambulanti che già si era palesata nelle settimane scorse. Ci interrogavamo e continuiamo doverosamente a farlo, perchè quella che è partita lunedì è stata oggettivamente una mobilitazione complessa.

È stata nella settimana precedente etichettata da alcuni portali di movimento piuttosto frequentati come una mobilitazione spinta ed egemonizzata da alcuni settori organizzati della destra anche estrema. Proprio mentre leggevamo i primi contributi dei ‘giri di compagni’ ci si sono aperte davanti le prime contraddizioni frutto di rimandi, chiacchiere da mercato più che da bar e varie voci di zona. Secondo alcuni il Gabrio ci sarebbe stato, secondo altri eravamo lo spauracchio utilizzato per minacciare i negozianti che avessero deciso di tenere aperto (se apri arrivano gli squatter del gabrio e ti rompono le vetrine). Altri ancora ci hanno cercati e dopo aver annusato l’aria che tirava all’assemblea cittadina della settimana scorsa indetta dal Coordinamento, ci è sembrato, non senza qualche dubbio, che quello che stava succedendo andasse valutato direttamente per provare a leggerlo e interpretarlo almeno parzialmente.

Nel territorio, crediamo che uno dei veicoli principali per la circolazione della scadenza siano stati proprio i mercati rionali, realtà forte e fortemente radicata nella città di Torino che ne conta ben 35. Gli ambulanti non sono un soggetto nuovissimo sulla scena politica cittadina, non solo per la mobilitazione di un paio di settimane fa contro l’aumento della tassa rifiuti, ma anche per le mobilitazioni contro la direttiva Bolkenstein di qualche tempo fa. I mercatari sono un blocco sociale che negli anni è stato tendenzialmente orientato a destra, base di consenso per la Lega “di lotta e di governo” o per la Forza Italia miraggio per tanti lavoratori autonomi. Un blocco sociale che però, nel corso degli ultimi anni è andato via via impoverendosi Continua la lettura di Intorno al 9 Dicembre. Quello che è sicuro, è che non è un pranzo di gala.

Giov 5 Dicembre 2013: Presentazione del libro “I pappataci del sociale – Una storia nel terzo settore” con l’autore Claudio Muto

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Giovedì 5 Dicembre 2013
Ore 21
CSOA Gabrio – Via Millio 42 – Zona San Paolo Antirazzista
Presentazione del libro
“I pappataci del sociale – Una storia nel terzo settore”
con l’autore Claudio Muto

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Questo libro si propone, attraverso la narrazione della storia romanzata del protagonista, di abbattere le retoriche sulla cosiddetta economia della solidarietà.
Una realtà completamente diversa da quella proposta dalle immagini romantiche degli operatori e degli enti, che appartengono alla ormai lontana fase pionieristica, a venti o trenta anni fa.

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Claudio Muto, ex operatore del settore sociale, è socio fondatore
e amministratore di una cooperativa che si occupa
di ecovillaggi e bioagricoltura.

#25N: Assedio al Comune di Torino

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Lunedì 25 Novembre 2013
#Assedio al comune di Torino!

Dopo 2 occupazione dell’anagrafe centrale, 5 incontri e tante vane promesse, il comune di Torino continua a non concedere la RESIDENZA a rifugiat* e occupant* di case.
L’amministrazione nega questo diritto fondamentale costringendo centinaia di persone in una condizione di precarietà e non esistenza!

LA PAZIENZA E’ FINITA – RIPRENDIAMOCI TUTTO!!

Ore 16:30 – P.zza Palazzo di Città – Torino

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I Rifugiati e le Rifugiate dell’exMoi, gli spazi occupati di Zona San Paolo, gli occupanti e le occupanti di Pietra Alta e Corso Traiano vi scrivono per chiedere il vostro sostegno e la vostra solidarietà.
Siamo uniti dalla lotta per il riconoscimento della nostra esistenza sul territorio torinese. L’amministrazione comunale ci nega il diritto ad avere una Residenza e, di conseguenza, ci nega l’accesso a molti contratti di lavoro, l’accesso ai servizi sociali, l’accesso agli asili nido per i nostri figli, l’accesso ai corsi di formazione professionale e, in alcuni casi, la possibilità di rinnovare permesso di soggiorno. Ci siamo mostrati, durante questi sette mesi, estremamente disponibili a un dialogo costruttivo con le istituzioni. Abbiamo incontrando il sindaco e la presidentessa della camera. Abbiamo ottenuto diversi incontri con l’assessore Gallo, ma abbiamo raccolto unicamente vaghe promesse; l’ultima è stata l’impegno di tenere un ulteriore incontro, da fissare entro il 10 novembre, per formalizzare le modalità secondo le quali avremmo potuto accedere a un nostro diritto.
Ad oggi non abbiamo avuto risposte e nessun incontro è stato fissato. Per questo e per rifiutare la precarietà a cui le istituzioni di questa città e di questo paese ci condannano vi chiediamo di aderire alla nostra protesta e di sostenerla, non con beni materiali, ma con la vostra presenza fisica. Lunedì 25 novembre, alle ore 16.30 ci ritroviamo in Piazza Palazzo di Città per assediare il comune di Torino e, a testa alta, chiedere delle risposte serie, tese alla risoluzione reale di un problema non a temporeggiare Continua la lettura di #25N: Assedio al Comune di Torino

Nuovi Progetti in Via Millio 42

NuoviProgetti_25ASSEDIOAl CSOA Gabrio, nel nuovo bellissimo posto in via Millio 42, stanno partendo due nuovi progetti.

L’incontro di Lunedì 25 -h.18- per la CUCINA POPOLARE è rimandato per partecipare all’ #ASSEDIO al comune di torino

CONFERMATO: Mercoledì 27h.20- vogliamo incontrarci per mettere su il MERCATINO DEL BARATTO: uno spazio dedicato allo scambio e alla voglia di stare insieme in autogestione. Come e quando lo decidiamo insieme secondo le disponibilità di ognuno.

PARTECIPA non DELEGARE!

Incontro con Passoni: come è andata?

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La campagna I love Gabrio, partita più di un anno fa poneva al centro due problematiche: la bonifica ambientale dell’area Gabrio di via Revello nella garanzia della continuazione delle attività, della vita del Centro Sociale come luogo di socialità, lotta e controcultura. Questo ultimo punto ha avuto la sua realizzazione nell’occupazione della scuola di via Millio 42,  nuova sede del Gabrio.

Per la bonifica, invece, abbiamo sempre e da subito identificato nel Comune il responsabile della presenza di amianto al Gabrio e il soggetto deputato alla sua rimozione, ponendolo di fronte alle sue inadempienze.
Ebbene, a circa 14 mesi dal lancio della campagna e dopo innumerevoli inviti ad un confronto pubblico su questi temi con l’ass.Passoni (decisamente caduti nel vuoto…), finalmente mercoledì 13 Novembre un nutrito gruppo di abitanti del quartiere San Paolo-Cenisia (compagn* ed amic* del CSOA Gabrio, semplici cittadini, comitato Sniarischiosa), ha potuto confrontarsi con l’assessore.
Chiariamo subito che è per coerenza e chiarezza nei confronti del nostro percorso e del nostro territorio che ritenevamo necessario questo passaggio: non riponiamo alcuna fiducia in coloro che svendono patrimonio pubblico per regalarlo alle banche, che affossano i servizi sociali, che non sanno trovare soluzioni per il problema degli sfratti. In un contesto del genere però ognuno si deve prendere pubblicamente la responsabilità delle proprie parole ed azioni Continua la lettura di Incontro con Passoni: come è andata?

Lasciamo?…no rilanciamo!Tutto da prendere niente da perdere!

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È il nostro solo rifugio, e questo
è fatto così
Bertold Brecht

Ci sono momenti nei quali è necessario fare scelte coraggiose per riprendere con più consapevolezza un cammino radicale.
Quando un anno fa lanciammo la campagna I love Gabrio eravamo coscienti che ci avrebbe portato a decisioni importanti eppure ci mettemmo in gioco per amore del nostro quartiere, per realizzare quella bonifica dall’amianto che tutelasse le/gli occupant* del Centro Sociale e gli abitanti di San Paolo e Cenisia. Lo facemmo sapendo che ciò avrebbe portato alla ridiscussione dell’uso degli edifici di via Revello, la nostra casa da ormai 19 anni, e lo facemmo con l’intenzione di uscirne rafforzati, magari buttando qualche castagna in più nel fuoco di chi, di quell’isolato, voleva farne l’ennesimo bacino di speculazioni.
19 anni, tanti ne sono passati tra lotte di strada e concerti, tra momenti di socialità e cortei. Un patrimonio di esperienze, gioie, sofferenze, attività, relazioni che, scrivemmo, si sarebbe difeso. Così è stato e così sarà ancora una volta.
Perché il Gabrio è soggetto sociale e politico, radicale, non conciliante, fatto di relazioni e scambi, antifascista e antirazzista, antisessista e antiproibizionista; perché il Gabrio è NOTAV. Perché il Gabrio è far vivere concretamente uno progetto in cui non si sia consumatori, ma protagonisti delle proprie vite, in una comunità solidale, attenta e partecipe, che attraverso l’azione dia un argine alla crisi.
Perché il Gabrio è unico. E per questo deve continuare Continua la lettura di Lasciamo?…no rilanciamo!Tutto da prendere niente da perdere!