Archivi categoria: Antiproibizionismo

Quanto costa amare un centro sociale…ciao Nick!

per-nick-1

Ci sono parole che non vorremmo mai scrivere nè leggere, cose che non vorremmo mai fare come quella di salutare un compagno che ci lascia. Oggi per l’ultima volta salutiamo Nico nella sua, nella nostra casa.

La sua casa è stata Il Gabrio, fino alla fine.

Il Gabrio non è solo picchetti e cortei, serate e concerti, ma è soprattutto un luogo dove si intrecciano relazioni, si costruiscono percorsi di vita ed è forte il senso di comunità.
Senza retorica crediamo che Nick, come e più degli altri, in tutti questi anni abbia saputo incarnare lo spirito di questo posto. Lo ha fatto da persona speciale quale era: disarmante, diretto, a volte irritante ma sempre sorridente. Chi ha conosciuto Nico negli anni non può non ricordalo come Nik 2000 , L’alieno Continua la lettura di Quanto costa amare un centro sociale…ciao Nick!

7 Agosto 2013: Mercoledì per Nick

A3-NICK-WEBCome un pugno chiuso insieme…” CIAO NICK!

7 AGOSTO un mercoledì per Nick:

– Appuntamento alle 9.00 in P.zza Adriano.
– Alle 9.30 corteo fino al Gabrio e momento di saluto.
– Alle 11.30 appuntamento in V. Catania.
– Alla sera dalle 19.00 ricordo collettivo al Gabrio.

C.S.O.A. Gabrio – Via Revello 3 – Zona San Paolo Antirazzista

Ven 10 Maggio 2013 – AFRICA UNITE live Babilonia e Poesia Tour (Benefit spese legali Comitato Aldo Bianzino)

575515_369087026529996_700096585_n

Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio presenta:

24 Maggio 1995 – 10 Maggio 2013:
18 anni dopo. Stesso posto. Stessa Band. Stessa carica!

—-> AFRICA UNITE Back in CSOA Gabrio <—-
BENEFIT SPESE LEGALI COMITATO ALDO BIANZINO

Babilonia e Poesia Tour 2013

On Stage:
Bunna | Madaski | Papa Nico | Max Casacci | Paolo “De Angelo” Parpaglione | Gianluca “Cato” Senatore | Drummy Sir jo

Ingresso a sottoscrizione 5 euro
BENEFIT SPESE LEGALI COMITATO ALDO BIANZINO
Apertura porte ore 22
No prevendite

Prima e dopo il concerto DJ Set by:
KUMINA BEAT
ROOTIKAL DUB FOUNDATION
MIRAFLOWERS
BLUTO SELECTER

—————
C.S.O.A. Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista
Torino
—————

gabrio.noblogs.org
ilovegabrio.noblogs.org

—————

CHI ERA ALDO BIANZINO?

Nella mattinata del 12 ottobre 2007 4 poliziotti, una poliziotta ed un finanziere dell’unità cinofila con un mandato di perquisizione firmato dal PM Petrazzini, fanno irruzione nel casale di Aldo Bianzino. L’operazione, eseguita dall’isp. Maurizio Alessandrini e dal dirigente Alessandro Belsito dura diverse ore e al termine della perquisizione trovano solo alcune piante di marijuana e 30 euro in contanti. Aldo viene arrestato e condotto al carcere di Capanne in una cella di isolamento.
Domenica 14 ottobre Aldo è trovato agonizzante nella sua cella Continua la lettura di Ven 10 Maggio 2013 – AFRICA UNITE live Babilonia e Poesia Tour (Benefit spese legali Comitato Aldo Bianzino)

25 Aprile 2013 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo! La storia non si svende, il quartiere non si vende

25 aprile

25 Aprile 2013 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo!

————————————————
LA STORIA NON SI SVENDE, IL QUARTIERE NON SI VENDE
————————————————

Programma completo:

Ore 15:00 – CORTEO per le vie di Borgo San Paolo Antifascista
Contro banche e palazzinari difendiamo la memoria operaia e resistente del nostro quartiere

a seguire

* Spettacoli Teatrali
* Mostre Fotografiche
* Distro
* Mercatino
* Musica
* Allenamento collettivo “Palestra Popolare Dante Di Nanni”
* Spazio bimbe e bimbi
* Bar
* Grigliata
and more…

ZONA PEDONALE VIA DANTE DI NANNI
Zona San Paolo Antirazzista
Torino

Organizzano gli SPAZI OCCUPATI ZONA SAN PAOLO

per info e programma completo

gabrio.noblogs.org
ilovegabrio.noblogs.org
sniarischiosa.noblogs.org

“E cento volte l’hanno ucciso ma tu lo puoi vedere…gira per la città, Dante Di Nanni…”

——-

25 aprile. Come ogni anno saremo in piazza per festeggiare la Liberazione dal nazifascismo. Saremo in piazza per onorare la Resistenza, quei partigiani e quelle partigiane che per un mondo migliore lottarono e si sacrificarono. E onoreremo loro e loro solo perché non vi può essere riconciliazione con chi ancora esalta le
“bontà” del ventennio, con chi vuole mandare in soffitta l’antifascismo, con chi dichiara che alla fine nelle guerre civili hanno un po’ tutti ragione.
Noi manteniamo viva la memoria della Resistenza Continua la lettura di 25 Aprile 2013 di RESISTENZA contro fascismo e razzismo! La storia non si svende, il quartiere non si vende

Ven 5 Aprile 2013: Festa della Semina 2013

semina-2013_web

Centro Sociale Occupato Autogestito Gabrio presenta:

Venerdì 5 Aprile 2013

FESTA DELLA SEMINA 2013

 

Scambio di semi e piantine | Condivisione di saperi | Controinformazione | Autoproduzione
—- Ore 21:
Verso il primo Cannabis Social Club Torino: Incontro con i pazienti

—- Dalle 23:

Live from Torre del Greco (NA)

|||||||| FUNKY PUSHERTZ ||||||||
aka Boom Buzz, Red Dog, Mastu Nzò, Kayaman, Tonico70

||||||| Mr. T-Bone meets DJ Pachelo |||||||

dancehall by:

||||||| Gigawave |||||||

NO POLICE | NO SMAZZO !

CSOA Gabrio Torino | CSA Terra di Nessuno Genova | Ex-Colorificio Liberato Pisa

———-

Ingresso a sottoscrizione 5 euro
CSOA Gabrio
Via Revello 3
Zona San Paolo Antirazzista

————–

FUNKY PUSHERTZ
La crew Funky Pushertz nasce nel 2003, con l’intento di ricercare il proprio sound nelle radici della black music: il Funk.
Nel 2004 esce il loro primo lavoro autoprodotto “Breakfast“, che colpisce tutta la scena hip hop campana e non solo per l’originalità del suono e per l’intraprendenza di questi 5 ragazzi, giovanissimi ma già consapevoli del loro potenziale. Da ciò l’inserimento di alcuni loro brani in varie compilation e vari loro featuring in album Continua la lettura di Ven 5 Aprile 2013: Festa della Semina 2013

Festa del Raccolto 2012 – Considerazioni

Le ultime due settimane di Novembre hanno visto la partecipazione di più di 8000 persone alle feste del raccolto organizzate da Terra di Nessuno di Genova e dal Gabrio di Torino. La sinergia tra le due realtà antagoniste in collaborazione con i PIC (pazienti impazienti cannabis) ci ha permesso  di promuovere un confronto rispetto al modello dei Cannabis Social Club,  avviati da tempo in alcuni Stati, tra cui Spagna, Belgio, Olanda, Nuova Zelanda, Germania e Slovenia. Hectors Brotons (avvocato della FAC, lega dei CSC spagnoli) e Joep Oomen (coordinatore di ENCOD) ci hanno raccontato i percorsi che hanno dato vita a queste esperienze  che tuttora cercano riconoscimento nei rispettivi Paesi. Lo spirito che caratterizza i CSC è quello della condivisione: gruppi di consumatori che invece di rivolgersi al mercato nero per procurarsi la sostanza decidono di costituirsi in una forma associativa, mettendo insieme le risorse necessarie per coltivare e dividendosi successivamente il raccolto, in base alle loro rispettive esigenze ed in ogni caso senza nessuno scopo di lucro. Chiaramente questo modello è in grado di fare uscire le sostanze dal mercato, contrastando il fenomeno globalizzato del narcotraffico prodotto da anni di politiche  proibizioniste e dalla cosiddetta cultura della legalità: oggi ci troviamo di fronte all’assurdo paradosso di dover promuovere un atto considerato illegale, quello della coltivazione ad uso personale, per fare fronte agli ingenti danni arrecati alla società proprio da chi si dovrebbe invece preoccupare di tutelare la nostra salute! Mafia e criminalità, carcere, pestaggi controllo sociale, limitazioni delle libertà personali di chi usa sostanze, medicalizzazione dei consumi, sono infatti le terribili conseguenze di politiche fallimentari che i potenti si ostinano a portare avanti nonostante le evidenze scientifiche. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla cultura veicolata dalle leggi e dalle convenzioni internazionali in materia di sostanze stupefacenti: chi consuma ancora oggi si nasconde, pensa più a non farsi beccare che a non farsi male e  crede che lo spaccio sia l’unico strumento per disporre di una droga. Non ci stupiamo che queste dinamiche siamo fortemente presenti negli eventi che organizziamo, perfino durante il raccolto tanti e tante arrivano ancora con la convinzione di pagare per avere in cambio qualcosa da fumare, nonostante ogni anno ribadiamo in tutti i modi possibili che non è lo spirito che lo caratterizza, e che la festa si pone proprio in antitesi allo spaccio. Questa forte contraddizione ci porta a considerare che difficilmente questa barriera culturale possa essere superata se non vengono proposti dal basso  modelli e  pratiche che siano in grado da fare assumere altri punti di vista, propedeutici ad un cambiamento radicale. Pertanto crediamo che le feste del raccolto e della semina vadano attraversate e superate, ed i nostri prossimi passi andranno nella direzione di un avvicinamento ai cannabis club, consapevoli del fatto che non potranno mai partire da aperture legislative, ma assumendosi dei rischi, come le esperienze internazionali ci suggeriscono. A questo proposito un gruppo di avvocati di diversi territori si è dato disponibile a sostenere questo tipo di percorso  e  per noi è un buon presupposto per intraprenderlo. Stay tuned!

 CSOA GABRIO   &

CSOA TERRA DI NESSUNO

Festa del Raccolto 2012

Tredici anni fa siamo partiti da una provocazione il cui scopo era quello di squarciare il velo di ipocrisia proprio del proibizionismo, denunciare le pratiche assassine di uno stato che con una legge vieta la libertà di autodeterminare le proprie scelte ma la cui politica rende possibile comprare ed assumere qualsiasi sostanza. L’importante è che rientri nella logica consumistica, ove le scelte non sono libere ma indotte, esasperate e spesso prive di qualsivoglia coscienza ed autocontrollo, soprattutto in menti poco inclini alla critica, strumento dialettico che sempre più si vorrebbe reprimere nel nome dell’omologazione finalizzata al profitto (dei pochi). L’esperienza estatica del consumo è sfruttata ad arte per fini di controllo sociale e poco importa che i danni generati vadano a discapito dell’intera collettività, minando la diffusione di anticorpi naturali in grado di limitare i rischi di abusi e dipendenze ma soprattutto aumentandone notevolmente la portata attraverso la repressione ed il carcere per i singoli consumatori e alimentando la criminalità che costituisce un male non necessario per l’intera società. Tuttavia, sebbene il consumo di sostanze abbia assunto proporzioni di massa, pur gravato dall’azione deleteria delle logiche proibizioniste, è ormai chiaro come nella maggioranza dei casi si risolva in consumi affatto problematici o nella remissione degli stessi.
La guerra alla droga, iniziata per meri fini di protezionismo economico si è evoluta attraverso la spettacolarizzazione dei consumi in uno strumento di controllo sociale e di gestione occulta degli introiti economici che ne derivano. In un simile scenario, l’attività utilizzata per garantire gli obiettivi ha una sola declinazione: la violenza.
La violenza in un sistema proibizionista è lo strumento di controllo principe, è praticata nella lotta fra tutori dell’ordine e trafficanti, quest’ultimi spesso “vittime” a loro volta del mercato illegale delle sostanze, la cui valenza, soprattutto nel caso del “piccolo spaccio” è quella di “carne da macello” per le forze dell’ordine e “bassa manovalanza” – dunque sacrificabile – per le organizzazioni criminali che lo gestiscono. E la repressione operata non sposta di un millimetro tale egemonia, anzi, la rafforza. Ma la violenza colpisce duramente anche coloro i quali si trovano nel mezzo delle due fazioni e al pari di un conflitto – perché di guerra si tratta, la “guerra alla droga” – a farne le spese sono i consumatori – o presunti tali – di sostanze ritenute illegali ma rese largamente disponibili in nome di un profitto che non interessa solo le economie mafiose. Coloro i quali si trovano ad essere più vicini a chi è colpito ma in seconda battuta l’intera società, sono vittime indirette del proibizionismo, al pari di una vendetta che lambisce concetti nemmeno troppo astratti di nemesi storica. Il proibizionismo ogni qualvolta ferisce innesca una faida che si riflette su famiglia, amici, conoscenti, attraverso danni che vanno al di là di quelli diretti. Genera mutazioni nell’intera società che vanno dalla negazione dei diritti fondamentali alla produzione di elementi patogeni quali stigma e discriminazione, all’intromissione e sconvolgimento nei naturali processi autoregolativi delle persone. Continua la lettura di Festa del Raccolto 2012

30 Novembre / 1 Dicembre 2012: Festa del Raccolto

CSOA GABRIO | CSA TERRA DI NESSUNO | P.I.C. presentano:

———————–> FESTA DEL RACCOLTO 2012 <———————-
Due giorni di condivisione e socialità contro proibizionismo e narcomafie

—> Venerdì 30 Novembre / Sabato 1 Dicembre 2012 <—

* Venerdì 30 Novembre:
ore 21
DIBATTITO con Joep Oomen (Coordinatore Encod)
L’esperienza dei Cannabis Club in Spagna e Belgio, percorsi costruiti dal basso

ore 23
Sala 1 Dancehall area

Liguria Reggae Yardies All Stars
RAPHAEL \ outta Eazy Skankers
RANKIN \ outta Groove Yard
CUFFA SOUND \ Dancehall Jugglin’ from Genova

VIRTUS \ Special Guest from Roma
ZIZZAPAWA POSSE \ from C.S. Cantiere Milano
SHANTI \ from Torino
TORINO BASS CULTURE \ Neeko, Ri-C, BioSelecta
GIGAWAVE \ The sound from Torino

Sala 2 Dub Militant

DREAD LION HI-FI (Dj set) \ Dub Sound from Berghem
ROOTIKAL DUB FOUNDATION
MIRAFLOWERS
KUMINA BEAT

———————–

* Sabato 1 Dicembre 2012:

Sala 1 Rebel Sound

BLUTO SELECTER
DJ GRISSINO \ Balkanica Torino!
LA BUNDU BAND \ from Barcellona (Esp)
reggae-folk i musica elettronica Continua la lettura di 30 Novembre / 1 Dicembre 2012: Festa del Raccolto

Una storia di ordinaria follia

(leggi il comunicato della Hazard Unitz Crew)

Nella Milano che brulica di locali notturni, club e discoteche alla vigilia della festa commerciale di Halloween,  un evento inaspettato invade la periferia sud della città nel week end: il rave party organizzato dagli Hazard per festeggiare i loro dieci anni in collaborazione con i francesi Nonem ed altre due sound. L’avventura comincia venerdì sera quando il tentativo di piazzarsi in un capannone nel bergamasco viene scoperto dai carabinieri che intervengono denunciando a piede libero 26 persone, bloccando l’evento e scortando la carovana fino al casello autostradale. Un secondo tentativo da parte degli organizzatori viene fatto in piena notte a Limbiate nei pressi di Milano, ma le forze dell’ordine ormai sulle tracce del rave, riescono nuovamente a mandare via tutti. Si decide allora di entrare nella periferia della città, nei pressi di Viale Europa, dove c’è un ex deposito della Standa oramai dismesso. Le sound riescono a montare gli impianti, prendono accordi con un funzionario di polizia che gli assicura li avrebbero fatti suonare fino a domenica e la festa ha inizio. Ma qualcosa non va. Improvvisamente verso le 21.00 di sabato  la presenza di polizia e carabinieri nel posto si fa più massiccia, si bloccano gli accessi ed arriva la celere con i vigili del fuoco che buttano giù le reti esterne dello stabile per permettere agli agenti in tenuta antisommossa di entrare per sgomberare. A questo punto iniziano i pestaggi a cui ormai purtroppo siamo abituati, partono i lacrimogeni e volano manganellate, il cane di una ragazza viene ammazzato, una violenza senza senso ed ingiustificata che costringe i ravers ad organizzare una qualche forma di resistenza con i pochi mezzi che avevano a diposizione. Il bilancio della fantastica operazione della questura è di 50 feriti, numerosi fermi ed una ragazza di Cuneo in coma perché travolta mentre tentava di scappare  inseguita dagli agenti: bel risultato se si considera che il blitz era stato ordinato dal Dipartimento Politiche Antidroga della presidenza del consiglio dei ministri che aveva segnalato preventivamente la “pericolosità” dell’evento pensando  di poter tutelare in questo modo la salute dei partecipanti al rave!   La festa è stata sgomberata, vengono sequestrati impianti ed alcuni furgoni, ed arrestate quattro persone. Continua la lettura di Una storia di ordinaria follia